Ci sono due ragioni probabili per cui quella che una volta era un'esclusiva PS Vita, Assassin's Creed III: Liberation, si sta facendo strada su PC, PS3 e Xbox 360 come titolo in download digitale. Con un fatturato su Vita modesto, Ubisoft ha voluto che molti più fans di Assassin's Creed potessero godersi questa side-story con protagonista la bella Aveline, ed è anche probabile che volesse rientrare di alcuni investimenti persi, dal momento che le vendite del gioco per Vita probabilmente non hanno soddisfatto le aspettative aziendali.
Nell'autunno del 2012 Assassin's Creed III: Liberation è stato accolto con recensioni ampiamente positive, soprattutto se confrontato con l'altra grande uscita sul sistema all'epoca, Call of Duty: Black Ops Declassified. E' un capitolo abbreviato della saga Assassin's Creed, ambientato nella seconda metà del 18° secolo a New Orleans e con un paio di location anche nel Golfo del Messico. Non abbiamo un vasto open world da esplorare e le attrazioni collaterali sono di gran lunga minori rispetto allo standard di Assassin's Creed.
Così, dopo 15 mesi, lo stesso gioco giunge su console e PC e con ancora fresco il ricordo dell'eccellente Assassin's Creed IV: Black Flag, non possiamo fare a meno di sentirci delusi. Sembra un qualcosa di ridotto, e lontana da un'offerta completa di Assassin's Creed, anche se la maggior parte delle componenti del franchise ci sono, in qualche modo. Rispetto ad altre uscite digitali non è terribilmente breve, è solo che le troppe meccaniche (soprattutto in un piccolo gioco come questo) hanno semplicemente poco senso in un titolo in cui non si ha a disposizione un gigantesco mondo aperto. Dove abbiamo trascorso un sacco di tempo in Black Flag sulla Flotta del Kenway per guadagnare soldi, l'incentivo non è lo stesso in Liberation HD.
Molte cose tradiscono le radici di Liberation in quanto gioco portatile. Le sequenze brevi e la memoria accorciata ci lasciano insoddisfatti sul grande schermo, mentre avevano perfettamente senso su un dispositivo portatile. La grafica e le texture tradiscono la risoluzione originale più piccola e ci sono difetti tecnici che forse non si notavano tanto sugli schermi più piccoli (alcuni personaggi galleggiano chiaramente a diversi centimetri dal suolo). A volte il design e le immagini sono impressionanti, ma il più delle volte il gioco risulta banale riguardo agli edifici e alle ambientazioni. È un miscuglio, in altre parole.
Un aspetto su cui i titoli Assassin's Creed sono molto forti è il modo in cui incatenano una serie di eventi in una quest-line o in una sequenza. Si inizia con una dritta, allora bisogna inseguire qualcuno, origliare una conversazione, magari uccidere e rubare un oggetto per poi sfuggire alla situazione. Queste sequenze sono molto più brevi in Assassin's Creed. Quando si stalkera qualcuno è spesso solo per pochi isolati e poi irrompe un filmato. Raramente si riesce a sfuggire a qualsiasi distanza reale, se non del tutto, dopo un assassinio. Sembra un tradizionale gioco di azione-avventura piuttosto che un titolo Assassin's Creed.
Ci sono però degli aspetti positivi, e il fatto che Aveline sia la prima protagonista femminile della serie è certamente uno di questi. La storia, mentre segue una trama familiare in stile soap-opera, è anche decorosa, seppur non eccessivamente memorabile. L'idea di utilizzare tre differenti personaggi è bello, anche se non è stato sfruttato al massimo. La frusta è un'arma interessante e tematicamente appropriata.
Per un gioco che è stato rilasciato 15 mesi fa, Assassin's Creed: Liberation HD vanta sicuramente un sacco di difetti e imperfezioni. Non si tratta solo delle missioni, della lunghezza complessiva e della portata del gioco che appaiono ridotte, ma anche le animazioni non sembrano all'altezza. Questo va bene finché non crea problemi al gameplay, ma in alcuni casi si può rimanere intrappolati mentre si scivola giù, in un modo che è insolito per la serie. Una volta abbiamo dovuto aspettare che il timer si esaurisse e il sopraggiungere della nostra conseguente morte per poter ritentare una particolare sezione. Un'altra volta siamo rimasti bloccati tra una corda tesa e Chichen Itza in un'animazione scorrevole, assolutamente impossibilitati da saltare.
Non ci aspettavamo che Ubisoft Sofia ristrutturasse completamente e rifacesse il gioco daccapo per il suo rilascio sul grande schermo, e alcuni dei difetti ce li aspettavamo, ma è ancora difficile immaginare qualcuno, ad eccezione dei fans hardcore di Assassin's Creed, che possa trovare interessante questo titolo. Anzi, ad essere onesti è qualcosa di scansabile rispetto all'intero franchise. E' uno di quei titoli Assassin's Creed che è possibile saltare, dal momento che Ubisoft continuerà ad aumentare il numero di uscite del franchising. Sembra piuttosto ironico che il gioco si chiami Liberation, quando la libertà è l'aspetto che più manca rispetto ad altri titoli Assassin's Creed.