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Marchionne, poi non ti lamentare

In Italia non si vendono auto. Marchionne si incazza con tutti: operai, impiegati, governo, eccetera. Credo ce l'abbia anche con noi italiani in generale, che non "cacciamo i soldi".

Ma a Marchionne vorrei dire "...poi non ti lamentare!". Perché se le macchine qualche idiota (io) te le compra, ma non glie le consegni, è possibile che questo idiota (io) si incazzi e disdica il contratto, facendosi ridare caparra, interessi e relativi danni di messa in mora.

Questo è quanto mi è accaduto. Ho comprato un'Alfa Romeo, ordinandola a metà luglio con consegna nella terza settimana di settembre. Convinto che l'auto arrivasse nei tempi pattuiti, ho iniziato a pagare il finanziamento a inizio ottobre. Oggi è Halloween, e sto ancora a piedi. Non che mi faccia male, devo perdere un paio di chiletti. Ma credevo che la mia lauta caparra e l'apertura del finanziamento mi avessero già alleggerito abbastanza.

Una settimana fa ho chiamato la concessionaria per sapere come mai in 3 mesi mi avessero chiamato solo una volta, e la risposta è stata che "la cassa integrazione, i ritardi, le cavallette, bla bla bla". Insomma, in sostanza l'auto sarebbe arrivata a fine novembre. Troppo per me. Mi serve l'auto, e dunque decido di chiedere i soldi indietro e di comprarmi un usato.

Come avviene spesso in Italia, però, appena si parla di soldi accadono i miracoli. Miracoli che non accadrebbero nemmeno in una conf-call tra Medjugorie e Lourdes: il giorno dopo la mia richiesta di rompere il contratto, l'auto viene prodotta e fatturata. Dovrei riceverla la settimana prossima. Mi chiama persino l'Alfa da Torino per farmi sapere che "me la mandano con la prima bisarca disponibile, ma non oggi perché c'è il blocco del traffico dei mezzi pesanti". Insomma, l'auto c'è.

Questa volta, Marchionne, ti è andata bene. Avrai i miei soldi. Ma, se questo è il modo con cui si gestiscono i clienti paganti... poi non ti lamentare!

Marchionne, poi non ti lamentare

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