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Call of Duty: Black Ops 2

Call of Duty: Black Ops 2

Abbiamo visto in azione l'attesissimo nuovo titolo della serie Call of Duty. Quest'anno il gioco punta sulla trama e si spinge oltre i confini dello sparatutto. Scopriamo perché.

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Call of Duty: Black Ops è diventato il più gioco più venduto e più consolidato di Activision, nonché il più diffuso in tutto il globo.

Qualcuno potrebbe dire che l'intervento di Treyarch si nota già in Call of Duty 3, World at War, Big Red One e Modern Warfare 3, ma è in Black Ops che Treyarch ha reso la serie propria. A differenza dei precedenti giochi di guerra, lo spin off narra di una realtà fittizia, con radici nella crisi missilistica cubana, e la narrazione forte è una cosa che, senza sorprese, lo studio è riuscito a mantenere anche per Black Ops 2, che funziona come un sequel diretto del suo predecessore.

Inizialmente veniamo spiazzati da Mark Lamia, il boss dello studio di sviluppo, che rilassatamente passeggia nella sala conferenze, presentandoci i suoi colleghi e chiedendoci gentilmente: "Qualcuno di voi ha sentito parlare di minerali rari?"

Alcuni nella folla cenno di sì. Alcuni no. Lamia sorride, e spiega. I minerali rari sono un gruppo di minerali utilizzati per la produzione di quasi tutta la tecnologia che usiamo nella vita quotidiana: smart phone, tostapane, computer, altoparlanti. Gli equipaggiamenti militari, in particolare, dipendono molto da questi minerali, e senza minerali non c'è tecnologia militari.

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Call of Duty: Black Ops 2

Fino ad ora la cosa potrebbe avere poca rilevanza a livello globale. Il fatto è che la Cina siede sul 95% dei minerali rari presenti sul nostro pianeta, per un valore di svariati miliardi di dollari e con esportazioni attive in tutto il mondo.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha recentemente affermato che saranno adottate delle misure se la Cina continuerà con le restrizioni sulle esportazioni - e voilà, cominciamo a capire quella che sarà la ragione del conflitto in Black Ops 2.

Treyarch continua a spiegarci tutta la ricerca effettuata per costruire le basi della trama, continuando a insistere sull'importanza dell'"autenticità plausibile", un termine che funge da punto di partenza sia per la storia che per la progettazione del gioco.

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In Black Ops 2, il problema diventa reale nel 2025, e il cattivo centrale del gioco, Raul Menendez, sfrutta la più grande debolezza della guerra del futuro: la violabilità informatica.

In un futuro in cui il campo di battaglia è fortemente invaso da robot autonomi e droni, il controllo dell'informatica diventa l'alfa e l'omega. Nonostante tutta questa tecnologia, Lamia durante la presentazione ha continuato a porre l'accento sull'umanità, e su come la trama del gioco si concentri specificamente sulla umanità del "perfetto" arci-cattivo, paragonandolo al Joker di Heath Ledger nel film Il Cavaliere Oscuro. Non è la sola connessione a Batman: il copione di Black Ops 2 è scritto da Davis S.Goyer, lo sceneggiatore di Batman Begins.

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Con questo, possiamo guardare al futuro in cui viene ambientato Black Ops 2. Una sequenza di gameplay ci mostra una Los Angeles sotto attacco - che è possibile individuare già nel primo trailer - e il giocatore si ritrova nel bel mezzo della metropoli. Le armi sono avanzate, come può vedere in un fucile da cecchino che consente di vedere e sparare attraverso i muri, e da un controller legato al polso che permette al giocatore dare ordini ai propri droni da battaglia.

La battaglia e il conseguente fuoco incrociato non lascia alcun dubbio che si tratta di un gioco della serie Call of Duty, ma è chiaro che le ambientazioni e personaggi sono stati rivisitati da un punto di vista grafrico. Il livello di dettaglio è tale che è improbabile che qualcuno si potrà lamentare del lavoro di Treyarch.

Anche se è troppo presto per discutere dei dettagli del multiplayer, Lamia ci parla della "Modalità Zombie" che avrà "un numero doppio di zombie" e "il doppio dei giocatori". Questi suggerimenti stuzzicanti ci portano alla vera novità: Black Ops: Strike Force.

Si tratta di uno pseudo-RTS con personaggi scambiabili in stile Battlefield. Visto da una prospettiva panoramica, consente di prendere il controllo di una porzione del campo di battaglia, fornendo droni e altre unità controllabili. Con la scelta di un tipo di soldato (uno dotato di esplosivi, uno con un fucile, un mech, un'unità di supporto, ecc), da questa prospettiva il giocatore può assumere e ricoprire il ruolo di quella classe in prima persona. Con il passaggio tra i ruoli individuali e il controllo generale del campo di battaglia, si possono raggiungere i vari obiettivi - come installare quattro bombe o mantenere una posizione particolare.

Sia la dimostrazione di gameplay a Los Angeles che il rapido sguardo alla modalità Strike Force mostrano il potenziale di questo gioco. La sensazione frenetica di essere nel bel mezzo di una guerra mondiale nelle sue fasi più cruciali, di far parte dei suoi punti di svolta, è ancora intatta. Ma ancora più "Black Ops-styled", come ci dice Treyarch.

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Quando uscì Black Ops, molti trascurarono la storia e lo stile. Invece, si è trattato del più grande cambiamento nella serie dai tempi di Call of Duty 4, e la consacrazione dello "stile Treyarch".

Non è necessariamente a causa del fatto che il giocatore potrà influenzare il risultato della guerra attraverso varie scelte in alcuni punti cruciali del gioco, creando campagne ramificate.

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Piuttosto, si tratta del conflitto stesso, qualcosa che ormai è caduto nel dimenticatoio quando si parla di videogiochi di guerra. Minerali di inestimabile valore. Singapore, Cina, Yemen, Los Angeles. Un supercattivo sociopatico e visionario. Anno 2025, una guerra che è cambiata drasticamente rispetto a quella contemporanea, ma che non è al passo con la società di oggi. Le teorie cospirative. Una visione alternativa della Guerra Fredda.

Tutti questi fattori costituiscono la base di due pensieri: Black Ops 2 sarà un degno sequel - e forse il miglior Call of Duty finora creato.

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