Dopo che Resident Evil 5 è stato accusato di essere razzista, la costola americana dell'azienda giapponese è diventata più attenta nei confronti dei titoli futuri. "Da quando si è scatenata la controversia su RE4, siamo diventati molto più attenti nel capire quanto è importante essere parte del processo creativo, in modo tale da fare sentire le proprie voci nel prodotto finito" afferma il senior PR manager Melody Pfeiffer su Gamasutra.
"Stiamo producendo contenuti da questo lato dell'oceano, in modo tale da ottenere dei contenuti strategici che abbiano senso nel nostro mercato".
Siamo certi che la prossima Africa dipinta da Capcom sarà abitata da eschimesi. Per evitare il razzismo.