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Cyberpunk 2077

CD Projekt Red: pratiche crunch fino al lancio di Cyberpunk 2077

I dipendenti saranno costretti a lavorare sei giorni a settimana obbligatoriamente.

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Negli ultimi anni le persone sono diventate sempre più consapevoli della "cultura del crunch" praticata da tanti studi di videogiochi, una mentalità che costringe o spinge i lavoratori a fare straordinari regolari o addirittura lavorare ore e giorni extra nelle settimane che portano all'uscita di un gioco. Anche CD Projekt Red, uno degli studi più ammirati tra i giocatori, è stato accusato di avere una mentalità da crunch, in particolare fino all'uscita di The Witcher 3: Wild Hunt. E ora sembra che stia facendo lo stesso per Cyberpunk 2077.

Il collega giornalista Jason Schreier è ancora una volta l'informatore su queste pratiche, divulgando la situazione in un articolo su Bloomberg. Schreier è stato presumibilmente contattato da un dipendente di CD Projekt Red che ha chiesto l'anonimato, dopo aver condiviso un'email interna del capo dello studio Adam Badowski.

Il dipendente afferma che tutti i lavoratori dovranno lavorare obbligatoriamente per sei giorni, ogni settimana prima del lancio di Cyberpunk 2077, atteso il 10 novembre. La giornata verrà pagata come giornata lavorativa extra, secondo la normativa polacca, ma il vero problema è il fatto che sia obbligatorio e non facoltativo.

Adam Badowski aveva precedentemente confermato che il "crunch" faceva parte della cultura del lavoro in studio, ma ha anche reso noto che si stavano prendendo misure per ridurre la necessità di straordinari. In questa presunta nuova e-mail, Badowski avrebbe ammesso che la decisione va contro quanto dichiarato in precedenza e le sue convinzioni, e come tale si sarebbe assunto "il pieno contraccolpo della decisione".

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