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Child of Eden

Child of Eden

Rez è stato un grandissimo gioco. Ora è arrivato il momento di conoscere il suo successore Child of Eden, che l'anno prossimo arriverà sulle console in alta definizione

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Sono passati quasi dieci anni da quando ho messo le mani su Rez. Ci ho giocato su Dreamcast, console Sega dal triste destino, ed è uno dei pochi giochi della vecchia scuola a cui gioco ancora oggi. Un paio di anni fa ho abbandonato il vecchio Rez per REZ HD su Xbox Live arcade, ma il gioco è rimasto lo stesso. È difficile riassumere che cosa renda Rez così bello, in quanto si tratta di un semplice shooter su binari che consente al giocatore di andare a tempo con la musica. Ma riesce completamente ad immergermi, e credo che la cosa abbia a che fare con il fatto che è un'esperienza completa, anziché essere un mero insieme di elementi grafici, sonori e di input.

Non è quindi una sorpresa che il momento più emozionante per me in occasione dell'E3 la scorsa estate sia stato quando Tetsuya Mizuguchi è salito sul palco della conferenza stampa di Ubisoft e ha iniziato a giocare con il sequel - Child of Eden.

Child of Eden

Il giorno prima la conferenza stampa che Microsoft tenne in occasione di quella che chiamò Natal Experience lasciò l'amaro in bocca nella maggior parte dei giornalisti videoludici presenti. Child of Eden giocato da Mizuguchi, aiutato dal Kinect, fu sufficiente per riaccendere il mio interesse per la periferica.

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Parlando con James Mielke, ex 1UP e attualmente lavoro a Q Entertainment, siamo giunti alla stessa conclusione. Il gioco a un certo punto aveva fatto parte della line up della Natal Experience, e alla fine ne beneficiò. Mizuguchi stesso non era certo della reazione del pubblico. Naturalmente Rez era ancora un gioco amatissimo, ma era davvero questo quello che i fan desideravano? Un applauso scrosciante nel teatro dove si teneva la presentazione a fugato ogni duio, rendendo Child of Eden il titolo Kinect più atteso dai giocatori hardcore.

Ma non è una esclusiva per Xbox 360, e non è giocabile solo con Kinect. E 'giocabile con il controller standard sia su Playstation 3 che su Xbox 360, e le persone dietro allo sviluppo stavano addirittura esaminando la possibilità di aggiungere il supporto per Playstation Move.

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La versione che Tetsuya Mizuguchi aveva giocato all'E3 era una versione modificata dell'archivio Matrix (un archivio è un livello in Child of Eden), e assomigliava molto a Rez . C'è stato anche un breve cammeo del progetto musicale Genki Rockets di Mizuguchi e del loro brano Heavenly Star. Ho potuto provare la demo da solo in occasione dell'E3 utilizzando il Kinect. I controlli sono abbastanza semplici: protendete due mani di fronte a voi e muovetele per mirare. Si hanno due armi fondamentali a disposizione: i missili, già famosi per chi è abituato a Rez, e un cannone vulcano che può essere utilizzato anche per spingere oggetti ai lati dello schermo. Si cambiano le armi battendo le mani, qualcosa che funziona davvero bene in quanto il Kinect non usa il microfono per la registrazione di questo tipo di input, tracciando al contrario il movimento del nostro scheletro.

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La demo che ho giocato era stata truccata, in modo tale che il giocatore non potesse morire, e c'era una fornitura infinita di "bombe allegre" che si lanciano alzando entrambe le mani, distruggendo tutto ciò che c'è sullo schermo. Nel gioco completo si sarà ovviamente più vulnerabili e si dovranno raccogliere power up simili a quelli di Rez , al fine di ottenere l'accesso alle bombe allegre. Q Entertainment non ha parlato in merito al sistema di visualizzazione dell'energia, ma dal momento Child of Eden è visto da una prospettiva in prima persona, ovviamente, non sarà nella forma di un morphing del proprio avatar. Forse ci sarà semplicemente una sorta di display in alto o una semplice barra della vita.

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Quando ho lasciato da parte il Kinect prendendo il controller classico in mano mi ha colpito quanto mi mancassero le vibrazioni ritmiche della musica nelle mie mani, rispetto a quando ho giocato la partita con Kinect. Tetsuya Mizuguchi mi ha poi detto che è possibile tenere un controller in tasca per sentire le vibrazioni anche se si sta giocando con Kinect, ma non sono sicuro di avere tasche grandi a sufficienza per seguire il suo consiglio.

Mi è stato detto che abbiamo avuto modo di giocare a circa un quarto dell'archivio Evolution, pari a circa cinque minuti, in cui abbiamo visto una balena gigante trasformarsi in una fenice. Sicuramente qualcosa di grande impatto visivo e un'esperienza che mi ha quasi fatto venire la pelle d'oca. La fenice gigante aveva piccoli uccelli (colombe?) che la circondavano, e la demo è iniziata con lenti, placidi beat che ben presto sono diventati più rapidi in termini di tempo. Mi sono sentito molti più a mio agio nel giocare con un controller, un tasto per i missili, un tasto per il Vulcano, un tasto per le bombe allegre. Nessuna esitazione, nessuna possibilità di errore e, nel complesso, un'esperienza molto più rilassata.

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Credo che ciò dipenda dalla mia esperienza pregressa con il gioco, e bisogna ammettere che c'è un senso di potere assoluto appena si inizia ad "orchestrare" l'azione sullo schermo con i propri movimenti, ma io sono ancora sicuro che l'esperienza che preferisco richiede un controller nelle mie mani, mentre me ne sto seduto sul mio divano.

Child of Eden è bellissimo e assomiglia molto a Rez, un gioco che rispolvero di tanto in tanto, a quasi dieci anni dall'uscita. Ti porta via, in un mondo diverso e ti immerge completamente con sa sua grafica e con i suoi ritmi martellanti. Speranza e felicità.

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