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Darksiders III

Darksiders III - Provato

È Darksiders allo stato puro, con un pizzico di Dark Souls.

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Tutti stanno parlando di giochi come Assassin's Creed Odyssey, Red Dead Redemption 2, Call of Duty: Black Ops 4 e di Battlefield V, ma alla fine di novembre c'è anche chi sta attendendo di mettere le mani sul terzo capitolo di Darksiders. Dopo aver pubblicato le versioni rimasterizzate dei due precedenti giochi, THQ Nordic ha deciso di portare avanti la saga con un gioco completamente nuovo e una nuova protagonista, Fury, che fa seguito a Guerra e Morte.

Di recente abbiamo avuto l'opportunità di passare un po' di tempo con una versione più recente di Darksiders III, anche se molto limitata. Non aveva alcun tipo di storia, introduzione o filmati, e in pratica ci faceva iniziare circa a metà, in un punto in cui l'attenzione era rivolta al combattimento e all'esplorazione.

Circa un anno fa abbiamo rigiocato ai due giochi rimasterizzati, e quindi abbiamo memoria fresca, e ci sono voluti appena pochi minuti per capire che la struttura classica della serie e le sue meccaniche sono rimaste intatte. È Darksider allo stato puro, ma con un pizzico di Dark Souls. Diciamo questo perché, questa volta, quando morirai, perderai le anime che hai raccolto de nemici. Le anime formeranno quindi uno spirito dove sei morto e dovrai ucciderlo per recuperare quelle anime perse. Dopo essere stato ucciso, verrai inviato all'ultima posizione in cui hai incontrato Vulgrim, il mercante di anime presente in tutti e tre i giochi. Come sempre, Vulgrim accetta anime in cambio di punti abilità e oggetti.

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Un'altra differenza è il modo in cui funziona la salute. Nei giochi precedenti, le anime verdi lasciate dai nemici recuperavano automaticamente la salute del giocatore, ma non è così che funziona in Darksiders III. Questa volta le anime verdi sono meno frequenti e invece di recuperare immediatamente la salute, formano un oggetto che puoi usare, fino a un massimo di tre. Questo ti permette di tenere in caldo le anime verdi per dopo, ma almeno in questa demo, la ridotta frequenza delle anime verdi ha reso il gioco più difficile (e i nemici facevano danni considerevoli).

Un particolare curioso che non ci aspettavamo è stata la presenza di umani normali. Abbiamo trovato un uomo in un'area nascosta, vestito in modo casuale, che ha chiesto il nostro aiuto. Fury si è avvicinata a lui e ha usato un oggetto, che - si sperava - trasportasse l'uomo in un'altra posizione. Questo lo ha semplicemente disintegrato, non ne siamo sicuri. In ogni caso, crediamo che questi umani siano una sorta di oggetti da collezione nascosti che il giocatore può trovare.

Da un punto di vista del design e della struttura, questa demo ci ha ricordato i primi Darksiders. È ambientato in un mix di catacombe con fogne, e presentava un design molto lineare, sebbene con diverse aree nascoste. Anche se molti giochi hanno portato ad un livello superiore il genere open world, Darksiders III sembra rimanere fedele alle sue radici relativamente lineari e ci piace. Alcune aree magari avrebbero potuto essere più grandi e più ampie, ma questo non sarà un gioco open world. Il design ricorda ancora una volta le avventure classiche di The Legend of Zelda, in cui dovrai rivisitare le aree dopo aver acquisito un determinato oggetto o la possibilità di accedere alle aree bloccate.

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Anche il gameplay è in puro stile Darksiders. Puoi bloccare la mira e il movimento di Fury su un obiettivo specifico premendo LT / L2, usare l'arma principale (la frusta) con X Quadrato e l'arma secondaria (intercambiabile) con il triangolo/Y. Puoi iniziare una combo con l'arma principale e finire con l'arma secondaria, farlo all'indietro, usare solo una combo completa con un'arma. In questa demo abbiamo avuto accesso a due armi secondarie: una era un enorme martello viola, che provocava danni ingenti, ma era lento. L'altra arma secondaria erano i pugnali, più deboli, ma anche estremamente veloci. Mentre il martello sembrava essere collegato ai poteri roccia, i pugnali avevano l'abilità di fuoco. I capelli di Fury cambiano in base all'arma secondaria che ha equipaggiato, variando tra viola e rosso - un dettaglio curioso, quando è nell'acqua, i suoi capelli "si stingono", tornando al colore nero naturale.

Le armi sono anche usate per interagire con l'ambiente. La frusta primaria può essere utilizzata per muoversi in punti specifici, mentre il martello può rompere le strutture forti e i pugnali possono bruciare ragnatele e materiali infiammabili. Di nuovo, nulla di ciò che non avevamo visto nei giochi precedenti, ma continua a funzionare bene.

Un aspetto che è migliorato in questo terzo capitolo, ma che non è del tutto inaspettata, è la grafica. I modelli dei personaggi, il sistema di illuminazione e le texture sono molto più definite e mostrano dettagli più ricchi. Non sarà il gioco più impressionante che tu abbia mai visto, ma a differenza delle versioni rimasterizzate, potrai dire che Darksiders III è un gioco realizzato per questa generazione.

Siamo rimasti soddisfatti da questo assaggio di Darksiders III. Ci mancano giochi come questo, avventure relativamente lineari che mescolano enigmi, combattimenti, esplorazioni e piattaforme. Siamo anche lieti di sapere che la storia continuerà, poiché l'idea originale è sempre stata quella di raccontare una storia divisa in quattro capitoli e quattro protagonisti. Vogliamo scoprire qualcosa di più sulla trama e sui personaggi, ma ciò che abbiamo visto finora ci lascia fiduciosi per un trionfante ritorno della serie Darksiders.

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