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Destiny

Destiny - Hands-On

Abbiamo fatto un salto nel mondo condiviso di Bungie per assaggiare un altro boccone di Destiny.

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Il mondo hub è parte di ciò che differenzia Destiny dalla maggior parte dei suoi fratelli sparatutto, così come, in realtà, dall'intera opera del passato di Bungie. Più che altro, il fatto che ci troviamo ad esplorare questo ambiente in terza persona, è indice che ci troviamo in un MMO. Poi ci sono i venditori, sparsi per La Torre, in attesa di venderci armi nuove e migliorate, o aiutarci a personalizzare il nostro aspetto e distinguerci così dalla massa.

Il Viaggiatore - il defunto essere celeste che da centinaia di anni ha protetto l'umanità dall'estinzione dopo la scomparsa di quello che una volta era un impero dalle dimensioni del sistema solare - resiste in lontananza, come un ricordo costante. La vista è da lasciarci a bocca aperta, l'architettura è audace e sorprendente. È qualcosa di impressionante, e sappiamo che saremo contenti di trascorrere un sacco di tempo qui in futuro, livellando i personaggi e aggiornando il nostro equipaggiamento.

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Non è da qui che inizia la nostra demo, però. Il nostro primo assaggio della build E3 di Destiny ci vede fare una semplice incursione in territorio nemico. I Caduti (allegoria di Covenant Elite) sono disseminati in un sandbox polveroso, raggruppati in alcuni punti di riferimento e dalle caratteristiche geografiche interessanti. Proprio come andare in bicicletta, non abbiamo dimenticato le basi del combattimento e rapidamente ci lanciamo all'avventura in cerca dei nostri avversari. Il nostro subconscio urla MMO quando più tardi ritorniamo sui nostri passi e troviamo ad aspettarci gli stessi nemici nello stesso punto, pronti a ricevere lo stesso trattamento, anche se fortunatamente ogni incontro conserva ancora il marchio di fabbrica (di qualità) di Bungie. Si tratta, in primo luogo, di uno sparatutto.

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Ci troviamo ad esplorare la vecchia Russia, un sandbox che sarà subito un piacevole ricordo per gli appassionati di Halo. E' nuovo, ma al tempo stesso familiare. La nostra prima missione è quella di dirigerci verso una vecchia stazione radar, per scoprire cosa i Caduti stanno proteggendo/nascondendo. Dopo aver seminato il panico tra i nemici, arriviamo alla fine della missione, una battaglia con un miniboss fluttuante. Lo abbattiamo e lo spediamo nell'aldilà, sconfiggendo ondate di scagnozzi Alveare (per farvi capire, pensate ai Flood di Halo) nel frattempo.

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Dopo aver completato questa missione introduttiva, ritorniamo all'hub per aggiornare il nostro personaggio in vista di viaggi futuri. C'è la possibilità di armeggiare con l'aspetto e hardware simili, e poi ci sono angolini e anfratti da esplorare, con quattro aree ben segnalate, ognuna pullulante di diversi punti di interesse.

Una volta che abbiamo fatto i nostri acquisti, ci mettiamo nuovamente alla ricerca di una nuova avventura. C'è solo una zona da esplorare - la vecchia Russia - ma è dannatamente grande. Abbiamo già potuto farci un'idea grazie alla missione di apertura, esplorando l'intero sandbox per conto nostro (raccogliendo quest secondarie), oppure possiamo darci a qualche Missione Strike, che abbiamo testato nei nostri primi hands-on. Scegliamo la seconda, e questa volta ci muoviamo ad oltranza fino ad abbattere il boss - simile ad un gigante Guilty Spark. Mentre ci avventuriamo verso questa battaglia, ci troviamo a difendere un nostro compagno IA durante un lungo hackeraggio, a respingere ondate e ondate di nemici che ci vengono incontro. Più tardi, ci siamo trovati a crivellare di colpi un carro armato nemico a sei zampe, fino a quando non è caduto schiacciato dalla nostra implacabile pressione. La missione termina in un combattimento con la sfera di cui sopra, anche se questo è stato forse il meno impegnativo.

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Finita la missione, ci siamo messi ad esplorare. Abbiamo chiamato il nostro Sparrow, e a bordo della nostra moto spaziale abbiamo esplorato tutto questo ambiente polveroso, qualcosa che ci ha fatto venire in mente i landspeeder di Star Wars. La corsa è stata piacevole e semplice da controllare (basta usare gli stick analogici per muoversi, accelerare con un trigger, frenare con l'altro), cosa che in realtà ci aspettavamo, visto che i veicoli in Halo hanno sempre dato soddisfazioni in quanto a maneggevolezza. Andando a tutta velocità, abbiamo scoperto qualcosa di più della mappa e intrapreso alcune missioni, attivate tramite lampeggianti che si scoprono durante i nostri viaggi. Per accedere a queste missioni, non bisogna far altro che scannerizzarle con il nostro dispositivo, o andare direttamente lì e passarci accanto. Abbiamo trascorso un sacco di tempo a caccia di marcatori, toccando il touchpad del DualShock per richiamare il nostro punto di riferimento. Tuttavia, andare fuori dai sentieri battuti rivela un sacco di distrazioni, anche durante questa demo limitata. Caverne e gallerie ci invitano ad essere esplorate, mentre le strutture fatiscenti hanno interni ingannevolmente complessi. Tutte queste strutture sono piene di nemici da uccidere e di XP da guadagnare, e completare le missioni secondarie disseminate nei vari angoli della mappa, rivela una profondità inaspettata e la complessità ad ogni partita.

Ci sono tre classi disponibili. I Titani sono potenti, basati sul combattimento e in grado di spaccare la terra in battaglia. I Cacciatori possono evocare una pistola dotata di fiamme e sono più adatti per gli attacchi a distanza. Gli Stregoni possono manipolare l'energia per creare un effetto devastante.

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Abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo a giocare nel ruolo di Stregone, il che ha significato un potente ma limitato uso dell'attacco corpo a corpo, e una granata che scatena un vortice che durava più a lungo dell'esplosione stessa. Successivamente, abbiamo sbloccato una mossa speciale - Super - che ci invia momentaneamente in una terza persona, mentre scateniamo una potente Nova Bomba contro i nostri nemici. Ci sono attacchi potenti simili per tutte le classi, e anche se non abbiamo avuto modo di esplorarli tutti allo stesso modo, i diversi Super e salti (doppio salto, scivolata) per le diverse classi significano che avremo stili di gioco differenti e tanta varietà nel gameplay.

Abbiamo sperimentato una varietà di armi differenti, dai fucili scout a fucili da caccia, da cannoni a mano a fucili a impulsi, con armi primarie e secondarie sempre a portata di mano. A differenza di Halo, è possibile averne una terza, che offre maggiori opzioni tattiche. Non è un cambiamento significativo, e gli scontri a fuoco in generale non vengono tanto influenzati da questo cambiamento.

Destiny mi ha fatto un'ottima impressione. Vogliamo esplorarlo più a fondo, scavare più in profondità e scoprire cosa c'è sotto la superficie. Non abbiamo visto nulla, in realtà, solo una piccola porzione del gioco finora, e siamo veramente soddisfatti da quello che già è. Seppur sia innegabilmente un MMO, è comunque uno sparatutto Bungie. Il mondo condiviso potrebbe spaventare alcuni potenziali fans, ma non noi, anzi non vediamo l'ora di saperne di più.

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