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Deus Ex: Human Revolution

Deus Ex: Human Revolution

Mentre bighellonavamo nei bagni, abbiamo trovato un datapad di Eidos Montreal, contenente un sacco di informazioni su Human Revolution. Sarà un degno successore di Deus Ex? Beh, potrebbe essere...

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Eidos ha isolato i "quattro pilastri" che hanno retto Deus Ex, rendendolo uno dei migliori FPA mai creati. "Combattimento, stealth, socialità e hacking" afferma orgoglioso Sebastien Bisch, il marketing director di Eidos Montreal. Ad essere onesti, il suo incarico suggerisce una certa necessità di definire il gioco come la seconda venuta di Nostro Signore, o perlomeno come un sequel in grado di riportare in auge una serie martoriata da Deus Ex: Invisible War. In ogni caso Bisch non deve impegnarsi a fondo per convincerci. Ci ha mostrato una demo dell'E3 e, in parole povere, il gioco è dannatamente bello.

Il mondo di Human Revolution è ambientato in un futuro vicino e cibernetico, con paesaggi "Bladerunnereschi" e cospirazioni retrò. Il protagonista Adam Jenson trova il proprio corpo pieno di parti bioniche, ma nonostante queste protesi gli consentano di scalare grattacieli a mani nude, il personaggio agisce più come un soave investigatore privato di qualche giallo anni Quaranta. Parla, si intrufola, scopre computer palmari, decritta le chiusure di armadietti contenenti armi, valuta le situazioni con molta calma. Sembra quasi che conosca a menadito i quattro pilastri di Eidos, che gli dettano qualunque azione da compiere.

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Adam Jensen: un chiacchierone

Naturalmente, Bisch assicura che durante i livelli si possono assumere atteggiamenti ben lontani dall'Humphrey Bogart descritto, ma facendolo si complicano le cose. Ovvero, si può superare il livello "di forza", ma non è la cosa che ci interessa. Il livello ambientato a Heng Sha che ci viene mostrato ci mostra un'isola altamente urbanizzata, in qualche modo simile a una torta a strati. I ricchi vivono negli strati più alti, mentre nei bassifondi vivono i miserabili.

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Un paragone con la città di Midgar in Final Fantasy VII viene quasi automatico, ma in effetti le strade ricordano gli ambienti di Blade Runner, densi di un'atmosfera al neon. I personaggi non giocabili non fanno altro che acquistare, vendere, parlare, bere e ovviamente lasciarci importanti indizi sui datapad perduti, solitamente con precise istruzioni in merito alla loro ubicazione. L'apparente casualità con cui avvengono gli eventi ricorda la formula del titolo originale. Anzi, è meglio dell'originale: l'atmosfera è più piena, con più NPC e con un fondo di dettagli sul quale si innestano importanti interazioni.

Deus Ex: Human Revolution
Monorotaia, monorotaia, monorotaia!

Heng Sha, benché splendidamente realizzata, non è un ambiente completamente aperto, ma consente solo alcune scelte in merito a come procedere. Si può accedere al nightclub Jensen in modi diversi, ad esempio. Un datapad ci può portare a un'entrata sotterranea, mentre corrompere il buttafuori ci dà accesso dalla porta principale. Bisch inoltre ricorda che con le abilità sociali è possibile farsi strada semplicemente parlando con le persone, che altrimenti risulterebbero riluttanti nel fornire informazioni. Permane comunque la possibilità per il giocatore di compiere numerose scelte: le nostre possibili risposte durante le conversazioni possono condurre a risultati completamente diversi.

Il copione è maturo e, in buona parte, ben recitato. Adam Jensen in qualche modo ricorda JC Denton: stoico, rauco, monotono ma qualche volta espressivo. Il personaggio ricorrente Tracer Tong è realizzato meravigliosamente: minaccioso, robotico, con intenzioni ambigue. Dall'altro lato abbiamo avuto modo di incontrare un capo mercenario con un orribile accento sud-londinese. Ma passiamo oltre.

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Deus Ex: Human Revolution
Ecco uno degli obiettivi sbloccabili, il proprio fantasma.

Eidos sembra avere preso gli elementi fondamentali che hanno reso celebre il primo capitolo. E questa prospettiva non può che renderci felici. Il gioco differisce dall'originale in base ad alcuni concetti. Un sistema di copertura consente a Jensen di nascondersi dietro angoli e sposta la prospettiva in terza persona. Uno strumento per la verità più utile allo stealth che all'azione. Abbattimenti animati aggiungono scorci di violenza durante i combattimenti ravvicinati, utile quando si fa uso di baionette o dell'abilità di Jensen di prendere i nemici per il collo, spezzandoglielo. Si tratta però di elementi strettamente visivi.

Altra tamarraggine si ritrova quando si entrano in alcune particolari location. Ad esempio ci è capitato di entrare in un magazzino da un lucernario: Jensen è atterrato nel mezzo di un gruppetto di guardie e, in una sequenza precalcolata, ha lanciato biglie esplosive dai suoi avambracci, abbassandosi nell'esatto istante in cui hanno iniziato ad esplodere.

Non ci sono ancora stati mostrati alcuni reali dettagli in merito alle meccaniche RPG del gioco. Armi e vestiario sono acquisiti con soldi ed esperienza, quest'ultima ottenuta attraverso qualunque azione compiuta nel gioco. Bonus di esperienza sono inoltre forniti alla fine di ogni livello, in particolare se si sblocano alcuni obiettivi.

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Dai terminali si possono attivare le torrette

Abbiamo inoltre visto una balestra, la quale può letteralmente inchiodare i nemici al muro. I sistemi di telecamere a circuito chiuso si possono disabilitare, consentendoci di penetrare indisturbati in alcune aree (un colpo di classe: se si uccide una guardia dopo che ha effettuato il log-in dal suo terminale, non occorre nemmeno hackerarlo). Analogamente, si possono hackerare terminali per attivare torrette o bot di sicurezza. Oppure è possibile ignorare questi bonus e farsi strada di forza nel livello. Eidos ci ha mostrato la strada più visivamente accattivante, ma si è anche presa il tempo di mostrarci alcune strade alternative attraverso canali di ventilazione, recizioni da scalare, casse su cui arrampicarci, eccetera.

Combattimento, stealth, socialità e hacking. Un semplice ma solido riassunto di quello che era Deus Ex. Se Eidos Monrteal riuscirà a ricostruire il gioco su questa semplice impalcatura, produrranno qualcosa di piuttosto speciale.

Deus Ex: Humar Revolution arriverà nei negozi nel febbraio 2011, ma la prossima settimana vedremo altri dettagli alla GamesCom. Siamo emozionati, e crediamo lo siate anche voi. Gustatevi questo elenco di screenshot per stemperare.

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RECENSIONE. Scritto da Lorenzo Mosna

La rivoluzione umana è iniziata, senza rivoluzione videoludica. Deus Ex: Human Revolution ci riporta una grande serie, virando verso lo stealth e una giocabilità più pacata del previsto.



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