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Doom Eternal

Doom Eternal - Provato

Lacrime e sangue. Il nuovo gioco di id Software ci ha messo a dura prova, ma ne siamo usciti appagati.

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Brutale, spietato, ineluttabile. Come la morte. Avviare Doom Eternal è come scendere a patti con il diavolo: sai sin da subito che ciò che ti attende, una volta varcato quel limen tra l'attesa e l'azione vera e propria, si scaglierà contro di te e ti renderà la vita un inferno. Ma non è esattamente questo il motivo per cui si ama la serie di id Software, in fin dei conti?

In occasione di un recente evento milanese organizzato da Bethesda, abbiamo potuto trascorrere tre ore in sua compagnia, probabilmente le più intense di nostra recente memoria. Ben 180 minuti con uno dei giochi più attesi di questo 2020 fatto di continui rimandi e ritardi, che si è fatto attendere a sua volta (la prima release era prevista per novembre 2019) e che si prepara a debuttare su PC, PlayStation 4, Google Stadia e Xbox One il prossimo 20 marzo (e successivamente anche su Nintendo Switch).

La build che abbiamo provato è praticamente una versione quasi completa del gioco, con sottotitoli e doppiaggio completamente in italiano, e ci ha permesso di dare un assaggio (mortale) a ciò che lo studio, con base in Texas, ha in serbo per noi. Maledetti loro. Se il reboot di Doom del 2016 aveva già dato dimostrazione di quanto il franchise fosse ancora estremamente attuale e vivo, nonostante i suoi oltre 20 anni di attività, Doom Eternal suggella quelle premesse, in quello che si rivela un vero e proprio show di sangue e violenza, dove agire d'astuzia e tattica è la chiave per il successo. Nel limite delle tue possibilità, ovviamente.

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Doom Eternal

Saremo dannatamente sinceri con voi: abbiamo versato lacrime e sangue durante la nostra prova, nonostante abbiamo deciso in modo deliberato di provare l'esperienza in modalità "Fammi male", che è uno dei livelli di difficoltà meno ardui. In realtà, il community manager di Bethesda ci aveva avvertiti al momento del briefing pre-preview: pagherete a caro prezzo le scelte che farete in Doom Eternal, che è esattamente come è andata. Già, perché temporeggiare o prendere sottogamba determinate dinamiche o situazioni è l'errore più comune in cui è facile imbattersi quando si gioca al nuovo titolo di id Software. Non stiamo mettendo le mani avanti, sia chiaro, ma il nuovo Doom sa esattamente come fregarti e più provi a fare il furbo e più ti punirà. In fin dei conti, è una questione di scelte, ce lo avevano detto.

Ma cos'è Doom Eternal? L'anticamera dell'Inferno, lo abbiamo detto, ma in realtà questo aspetto è sempre stato un carattere distintivo della serie; ciò che fa il nuovo gioco di id Software è provare a spronarti a pensare in modo intuitivo, prevedendo ciò che può accadere in qualsiasi momento e monitorando costantemente salute e proiettili. Già, i proiettili, quelli che devi imparare a centellinare già in fase di tutorial in vista dei demoni più resistenti, e che puoi risparmiare usando tecniche alternative. Esattamente come il Pugno di Sangue, con cui il nostro Doom Slayer - una volta stordita una creatura, assumendo una colorazione gialla - può effettuare un'uccisione letale a mani nude e recuperare anche preziosi punti salute che con l'uso delle armi andrebbero sprecati. E vale la pena sfruttarlo anche solo per gustarsi le brutali animazioni che connotano il momento in cui si infligge il colpo letale.

Eppure, non sarebbe un gioco Doom senza le armi, che ancora una volta costituiscono una delle colonne portanti dell'esperienza. Oltre all'iconica moto-sega e al lancia-fiamme, Doom Slayer può sguazzare in un arsenale di fucili (a pompa, al plasma, etc), lancia-razzi, cannone pesante e molto altro, tutto perfettamente aggiornabile e moddabile per non restare mai a corto di fantasia. Abbiamo potuto solo grattare la superficie in questo frangente, ma ciò che Doom Eternal si prepara ad offrire sarà senza dubbio molto gustoso da questo punto di vista. Oltre alle armi, un altro aspetto fondamentale nel gioco sono le rune, che permettono al giocatore di rallentare il tempo quando si è a secco di salute e molte altre cose, spingendo ancora una volta sull'aspetto tattico e non solo pesantemente aggressivo del gioco.

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A proposito di tattica, uno degli aspetti da tenere a mente in fase di gioco sono i punti deboli dei nemici più potenti. Una volta abbattuta la torretta di un Aracnotron o dopo aver lanciato una granata nella bocca di un Cacodemone, ad esempio, la creatura diventerà più facile da gestire e sarà decisamente meno difficile da abbattere. E questo ci porta ad un'altra questione davvero fondamentale: imparare a dare priorità alle creature in cui ci imbattiamo, che va data in primo luogo ai nemici più complessi. In Doom Eternal non ci si può prendere il lusso di perdere tempo, ammazzare demoni insignificanti che ci distraggono dall'obiettivo principale; la prima cosa da fare, infatti, è fare piazza pulita dei nemici più tosti e anche più fastidiosi, perché saranno quelli che ti porteranno alla schermata "Game Over" il più delle volte. È vero, la tentazione di fare fuori i demoni più deboli, magari per recuperare punti salute, è sempre molto alta, ma è anche il modo più semplice per rimanere bloccati in un livello e perdere il ritmo.

Già, il ritmo, un altro degli elementi imprescindibili della serie Doom e che resta uno dei cavalli di battaglia anche di questo Doom Eternal. E non stiamo parlando solo della splendida colonna sonora che fa da contorno alla nostra azione, ma di quel ritmo che noi stessi creiamo, continuando a spostarci in modo frenetico per i dintorni della mappa. Il movimento ambientale viene senza dubbio aiutato dall'uso del doppio salto del Doom Slayer, ma anche dalla possibilità di scalare pareti rocciose o oscillare lungo piattaforme o tubi che troveremo disseminati nel mondo di gioco. E qui arriviamo ad un altro punto importante: il comparto grafico di Doom Eternal.

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Abbiamo giocato su un PC da gaming a marchio Asus (di cui puoi trovare le specifiche in calce a questa anteprima) in 1080p a 60 FPS, che ci ha regalato uno spettacolo visivo particolarmente dettagliato. E non parliamo solo della robusta varietà di demoni che hanno accompagnato la nostra prova - dai già citati Aracnotron e Cacodemoni, passando per i Soldati e gli Zombi fino ai nuovissimi Gargoyle e Carcassa - spaventosi e mostruosi in ogni aspetto, ma anche per l'affascinante mondo in rovina che ci accoglie.

Doom Eternal non è solo violenza e sangue, ma - a quanto pare - c'è anche una storia. Sfortunatamente, durante la nostra prova, non siamo riusciti ad andare molto a fondo in questo aspetto, ma ci sono molti riferimenti e indizi da scovare nell'ambiente circostante che permettono a poco a poco di avere un quadro completo di ciò che sta accadendo alla nostra Terra. Non ci aspettiamo certamente una trama particolarmente complessa, ma apprezziamo molto il fatto che - rispetto al passato - id Software abbia voluto lavorare anche su un aspetto sempre un po' trascurato di questo franchise in favore di un'azione adrenalinica senza precedenti.

Come ci sentiamo dopo la nostra prova di Doom Eternal? Esausti, ma soddisfatti. In alcuni punti, il nuovo gioco di id Software sa essere molto frustrante, ma è anche vero che il titolo non promette alcuna pietà sin dagli inizi. Anzi, nelle diverse schermate di caricamento in cui ci siamo imbattuti a causa delle nostre misere performance (velocissime, tra le altre cose, sempre nell'ottica di non perdere mai il ritmo), lo studio esorta esplicitamente a non lasciarsi andare mai, ma di tenere sempre l'occhio vigile perché l'imprevisto demoniaco può essere sempre dietro l'angolo. Siamo andati via dal MOBA di Milano con una voglia indescrivibile di giocare a Doom Eternal nella sua versione completa, quindi attendiamo con impazienza il prossimo 20 marzo quando il gioco sarà disponibile su PlayStation 4, Xbox One, PC e Google Stadia.

SPECIFICHE PC della nostra prova:

PROCESSORE: Intel® Core™ i9-9900K
COOLER: ROG RYUO 240
SCHEDA MADRE: ROG STRIX Z390-F
MEMORIA: 32GB DDR4 3200Mhz
HARD DISK: SSD 500GB NVMe M.2
SCHEDA VIDEO: ROG STRIX RTX2070S GAMING
SCHEDA DI RETE: Intel I219V Gigabit + ASUS Wi-Fi PCE-AC58BT
CASE: ROG Strix Helios
PSU: ROG Thor 850W 80Plus

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