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Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto

Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto - Hands-on

Un altro grande titolo torna in versione compatta su Nintendo 3DS. Ma solo nella forma.

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È oramai da un po' - probabilmente anche a seguito dell'importante successo che la serie sta iniziando ad ottenere in Occidente - che Nintendo e Square Enix stanno riproponendo sulla console 3DS alcuni capitoli, tra questi anche inediti per questo lato del mondo, di Dragon Quest, la popolare saga JRPG che vanta l'eccellente stile artistico di Akira Toriyama. Dopo aver proposto con grande successo di pubblico e critica Dragon Quest VII: Frammenti di un Mondo Dimenticato - remake del gioco uscito nel 2000 su PlayStation e completamente inedito per il mercato occidentale - uscito lo scorso settembre (e di cui potete leggere la nostra recensione), la casa di Kyoto si prepara al lancio di un nuovo amato capitolo della serie, quest'ultimo uscito alla fine del ciclo di vita di PlayStation 2 (in Giappone nel 2004, in Europa nel 2006), Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto. A differenza del gioco precedente, il titolo è arrivato in Occidente, ma all'epoca il suo lancio passò molto sotto silenzio, principalmente perché il franchise Dragon Quest non era ancora molto conosciuto in questo lato dell'oceano, e all'epoca venne considerato principalmente un gioco di nicchia.

Considerato unanimemente uno dei migliori capitoli della saga, Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto arrivò a seguito la fusione tra Square e Enix ed è uno dei primi titoli dello studio a sfruttare la tecnologia 3D. Recentemente, abbiamo preso parte ad un evento organizzato da Nintendo in cui abbiamo potuto tastare con mano il lavoro compiuto su questo porting che, tuttavia, oltre a riproporre in una forma completamente rinnovata un titolo che ha alle spalle più di 12 anni, offre al contempo un sacco di novità importanti che ci spingono ad etichettarlo con un'esperienza quasi completamente nuova rispetto al glorioso originale. E scopriamo perché.

Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto
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Come dicevamo, sono moltissime le differenze che trapelano in questa versione di Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto rispetto al titolo che uscì ai primi anni del 2000 su PlayStation 2. Nonostante graficamente il gioco sia rimasto sostanzialmente invariato nella versione per Nintendo 3DS (dove tuttavia non è stato applicato l'effetto 3D per non compromettere il framerate), il gioco non andrebbe annoverato tra i porting diretti, in quanto prevede così tante aggiunte da renderlo una sorta di versione definitiva di DQ VIII. Nel caso in cui non conosciate la trama, L'Odissea del Re Maledetto racconta la storia del Re Trode e della principessa Medea, sua figlia, in quali, a seguito di un sortilegio, vengono tramutati rispettivamente in una rana e in un cavallo. Fautore dell'incantesimo è un malvagio giullare che ruba al re uno scettro magico per poter conquistare il mondo, e quest'ultimo intrappola l'intero regno di Trodain in un groviglio di rovi magici, da cui ne escono superstiti il re, la principessa ed Eroe, mentre gli altri abitanti del Regno sono stati trasformati in piante. I tre, accompagnati dal bandito Yangus, la maga Jessica e il cavaliere templare Angelo - incrociati durante il loro percorso - sono così costretti a compiere un viaggio per mettersi sulle tracce del mago, recuperare lo scettro e spezzare l'incantesimo.

Come già abbiamo avuto occasione di anticiparvi, la versione 3DS di Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto è stata rivista sotto molti punti di vista, anche per far sì che l'esperienza risulti moderna e pienamente in linea con i gusti del pubblico contemporaneo. La prima differenza sta nel fatto che, rispetto all'originale, il giocatore ha modo di vedere i nemici sulla mappa e non si trova, in questo modo, coinvolto in incontri casuali, un aspetto che senza dubbio concede una maggiore libertà in termini di azione. Per quanto riguarda, tuttavia, I mostri Elite (creature davvero potenti, capaci di uccidervi in un colpo solo), per ogni zona ce ne sono 2-3 e nella versione originale erano gli unici nemici ad essere visibili sulla mappa; ora, per distinguerli dai nemici standard, sono segnalati da un'icona con due spade incrociate.

Per quanto riguarda, invece, il sistema di combattimento, L'Odissea del Re Maledetto vanta il classico combattimento a turni, tipico del genere, dove però il sistema si basa su punti abilità, in cui ogni personaggio ha 4-5 categorie di skill che possono essere migliorate, e c'è una categoria di abilità unica per ciascun personaggio. Ogni personaggio ha, inoltre, una categoria a cui il giocatore può assegnare dei punti che sono indipendenti da quelle di altri personaggi, e sono principalmente basati sulle classi di armi. Un altro importante cambiamento apportato in questa versione è che i livelli HP e MP dei personaggi si riempiono automaticamente. Un altro aspetto che rende molto moderno Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto per 3DS è che ora il giocatore, se ad un livello più alto, incontrasse nemici di livello inferiore, quest'ultimo può scegliere di velocizzare il combattimento andando "avanti veloce", in modo da rendere più rapidi e snelli quei combattimenti che, in sostanza, servono semplicemente a "grindare" e che verrebbero vinti comunque.

Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re MaledettoDragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto
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Per quanto riguarda le altre novità introdotte in questa edizione, è presente il ciclo giorno/notte (che dura circa mezz'ora ciascuno), e inoltre il giocatore può controllare comodamente la telecamera in tre diversi modi: con d-Pad, tasti R o L e con lo stick "C" (nel caso siate in possesso di una New Nintendo 3DS), un aspetto che permette al gioco di adattarsi alle diverse esigenze dei giocatori. Rispetto alla versione del 2006, Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto vanta in questo caso più scene d'intermezzo rispetto al gioco originale, che danno maggiori informazioni sulla storia del gioco ed è possibile parlare con i membri del party in qualsiasi momento - un escamotage che permette al giocatore di ricordarsi più facilmente cosa sta accadendo e cosa dobbiamo fare, soprattutto nel caso in cui abbandoniamo la nostra esperienza per un po'. La maggior parte delle cutscene è doppiata in inglese, anche se il gioco è completamente localizzato in italiano; tuttavia, sebbene i dialoghi siano rimasti praticamente identici rispetto alla versione originale, va tuttavia detto che Square Enix e Nintendo hanno lavorato sodo comunque e hanno usato l'occasione di offrire una sorta di "definitive edition", rivisitando e curando nuovamente alcuni adattamenti.

Tra le altre aggiunte, se quanto vi abbiamo raccontato finora non fosse sufficiente a farvi incuriosire, abbiamo una macchina fotografica che permette ai giocatori di scattare le proprie foto, salvarle sulla SD card e condividerla con gli altri. A quanto scopriamo, l'aggiunta di questa modalità non è solo un mero vezzo estetico, ma diventa una parte interessante del gameplay. Infatti, circa dopo 4-5 ore di gioco, c'è un nuovo NPC che chiede ai giocatori di fotografare determinate cose nel corso del gioco e, se portiamo a termine queste missioni, riceviamo alcuni bonus. Infine, c''è anche una funzione spot-pass che ci permette di ricevere oggetti gratuiti.

Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re MaledettoDragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto

Tra gli elementi che tornano, seppur in versione migliorata, abbiamo invece il Calderone alchemico, il quale - rispetto al gioco originale - permette al giocatore di creare sul momento gli oggetti (offrendo in questo modo una maggiore velocità) e non obbliga il giocatore ad aspettare determinate ore affinché gli item in questione siano pronti. Anche questa innovazione, ovviamente, è stata introdotta alla luce di un'esperienza di gioco molto più dinamica e moderna rispetto alla sua controparte del 2006. Un'altra modifica che sicuramente farà la gioia dei giocatori è l'introduzione di una funzione di salvataggio rapido, un'introduzione che non obbliga i giocatori ad andare in cerca di chiese in cui salvare. Se non foste già soddisfatti delle tante aggiunte di cui vi abbiamo parlato finora, anche in termini di contenuti abbiamo importanti novità: infatti, Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto vanta nuovi personaggi giocabili (come ad esempio Red, aggiunto nel corso della storia), sono stati cambiati parecchi dungeon (il layout cambia rispetto all'originale), sono stati aggiunti nuovi item, nuovi mostri, mentre i vecchi personaggi sono modificati in termini di statistiche, in modo da offrire comunque un'esperienza fresca e quasi nuovo. Infine, c'è l'arena dei mostri in cui i giocatori possono far combattere i mostri sconfitti in precedenza, e ci sono anche due casino con giochi d'azzardo come black-jack, roulette, ecc. in cui i giocatori potranno trascorrere ulteriore tempo nel mondo di gioco e divertirsi.

Una cosa che certamente salta all'occhio in L'Odissea del Re Maledetto è la cura e l'attenzione che Nintendo e Square Enix hanno messo in questa riedizione e, dopo il nostro breve hands-on, possiamo dirci certamente soddisfatti. A differenza dei classici remake che popolano a dismisura il mercato videoludico contemporaneo, la forza di Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto risiede esattamente nella capacità di reinventarsi, di offrire un'esperienza - nonostante parta da radici fondamentalmente identiche rispetto all'originale - comunque innovativa, fresca, profonda, che sicuramente terrà impegnato il giocatore per ore. La nostra prova può dirsi certamente positiva e, a questo punto, non vediamo l'ora di rimmergerci in questa avventura nelle prossime settimane, in modo da consegnarvi il nostro verdetto in tempo per il prossimo 20 gennaio, quando il gioco sarà finalmente disponibile su Nintendo 3DS.

Dragon Quest VIII: L'Odissea del Re Maledetto

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