Italiano
Gamereactor
preview
Fable: The Journey

Fable: The Journey

E' originale, ogni tanto, avere un personaggio principale che è un imbecille.

HQ

Ed è molto facile pensarlo di Gabriel, dato che Lionhead ha passato l'ora iniziale di Fable: The Journey a sottolineare che è inutile e per niente eroico.

Di indole buona, forse, ma un fannullone, e quando si trova davanti la scelta se salvare una donna cieca o fuggire dal pericolo che minaccia di uccidere entrambi, sceglie inizialmente il secondo. Che sembra non cambierà idea (per una poco in realtà), mostra come lo studio ha rapidamente trasferito le sue idiosincrasie su di noi.

E' solo la sua incrollabile devozione al suo destriero Saren che mostra qualcosa di valoroso della sua personalità. Ed è proprio in questo che riusciamo a trovare qualche affinità col protagonista.

Fable: The Journey
Annuncio pubblicitario:

Il protagonista ama il suo cavallo, e, in virtù del fatto che si tratta di un Fable in prima persona, e una parte enorme del gioco è incentrata sull'interazione con Saren, inizieremo a farlo anche noi. E così cominciamo a cercare i legami con questo personaggio di cui controlliamo le mani e forgiamo il destino, con la speranza di trovare in lui qualcosa di salvabile.

E questo è anche l'inizio della storia. E la classica allegoria fantasy, ma in chiave Fable. Per cui osserviamo l'epicentro delle sorti del mondo non da vicino, ma da un punto lontano, da sentieri sterrati battuti dalla nostra con carrozza trascinata dal nostro cavallo. Gabriel è pieno di poteri, ma vuole subito liberarsi di loro. Osservando in una vasca di divinazione il futuro carico di distruzioni, l'unica cosa che lo intristisce è la morte apparente del suo compagno a quattro zampe. La donna cieca si rivela essere una veggente, ma elogiando i le vecchie maniere durante il viaggio ammonisce anche Gabriel con la sua lingua pungente.

Proprio come nella serie Discworld, c'è un equilibrio attento tra la commedia e i momenti drammatici, e ciò che spicca è il calore di entrambi i personaggi e l'ambientazione che rende l'esperienza coinvolgente sin dall'inizio, anche se nell'ora che ci è stata concessa col gioco abbiamo avuto solo il tempo per le presentazioni iniziali dei personaggi e i tutorial per controllare il cavallo e la carrozza, oltre a un breve round dopo che il gioco introduce l'evocazione degli incantesimi con un paio di guanti magici donati a Gabriel.

Fable: The Journey
Annuncio pubblicitario:

Sicuramente non è stato abbastanza il tempo per accertarci se il più grande timore sul gioco - la rigorosa linearità dei percorsi che, a nido d'ape, costellano la mappa di gioco - è fondato o meno, è stato invece sufficiente per metterci a nostro agio ed incuriosirci abbastanza per voler capire dove ci porterà questa avventura.

E' un gioco Kinect che sembra sia in sviluppo da parecchio, non si sa esattamente quanto tempo Lionhead ha lavorato sul titolo prima dell'annuncio lo scorso anno, ma sicuramente aggiunge pressione sullo studio affinché i controlli Kinect siano impeccabili.

Il risultato fino ad ora non è brillante.

I problemi si notano con gli incantesimi. Due volte durante il tutorial col Kinect abbiamo avuto problemi col riconoscimento dei movimenti, chiedendo se volessimo ricalibrare o attenerci alle impostazioni predefinite. Dato l'eccellente lavoro svolto fino a quel momento abbiamo optato per le impostazioni predefinite.

Richiamare gli incantesimi è abbastanza semplice. Basta sollevare la mano destra o sinistra all'altezza della spalla col palmo aperto e poi spostarla verso lo schermo per lanciare un fulmine (destra) o spingere lontano un oggetto o un nemico (sinistra). Ci sono altre mosse aggiuntive, come alzare un braccio al petto per bloccare gli attacchi, oscillare il busto per evitarli, ma colpire o spingere i nemici è il minimo indispensabile delle nozioni di base.

Lionhead ha dato anche la possibilità di modificare la direzione dei colpi a mezz'aria, permettendo di spostare l'obbiettivo indicando la direzione nella quale la vogliamo indirizzare il colpo dopo che l'incantesimo ha lasciato la nostra mano.

Fable: The JourneyFable: The Journey

Nel tutorial viene mostrato come colpire le cose posizionate dietro barriere o muri. In pratica si cerca di guidare la sfera dove la si voleva mandare in primo luogo - due volte su cinque i nostri attacchi sono andati a sbattere a vuoto attorno un nemico o scagliati lontano, piuttosto che dove volevamo scagliarli. Diventa così stancante il processo nel primo dungeon che per usare i poteri si finisce con l'aspettare l'uscita allo scoperto dei nemici invece di tentare l'abbattimento da dietro le barriere.

Potrebbe essere un problema di posizione - anche se si gioca da seduti, il sistema chiede di non spostarsi o piegarsi in avanti, una volta che ha iniziato a riconoscere la calibrazione. Ma è un problema che abbiamo bisogno di analizzare in fase di recensione, quando proveremo il gioco in ufficio.

E' un peccato, perché il titolo è promettente. Un tutorial su come utilizzare l'incantesimo per agganciare oggetti e spostarli di lato, che ci fa sentire molto cavalieri Jedi, è un preciso suggerimento della presenza di enigmi a base di porte, che richiedono lo spostamento di sculture scolpite sopra di essere, e colpire le zone indicate per aprirle diventerà sempre più difficile, usando il Kinect in maniera più raffinata di quanto siamo abituati a vedere.

Promettente è anche l'interazione con il cavallo Saren, una bestia disegnata splendidamente i cui occhi e il linguaggio del corpo trasmettono una personalità Disneyana, senza mai sacrificare il realismo, il cui semplice nitrito trasmettere più emozioni di una caterva di dialoghi in alcuni RPG.

Fable: The Journey

Quando viene ferito all'inizio e bisogna rimuovere un coltello dal suo fianco, si diventa istintivamente molto attenti, senza che ci venga suggerito dal tutorial, e quando bisogna correre verso un santuario di cura per salvarlo da un avvelenamento, lo si fa con un senso di impellenza, anche quando si è consci che la sua barra di salute non scenderà mai al di sotto di un certo livello, essendo un evento scriptato.

Ci saranno aree e situazioni da in cui andremo a piedi, ma la maggior parte del tempo sarà speso viaggiando lungo le strade e le caverne del mondo sulla nostra carrozza. Schioccare le redini durante la marcia accelera il passo di Saren, e imparare a gestire i suoi scatti con alcune interruzioni lungo il percorso, in modo da far risalire la barra della stamina, è la chiave per spostamenti veloci.

Bisogna rallentare la corsa (mani al petto) quando si viaggia su un terreno irregolare, in modo da non ferirlo, mentre mettendo una mano sull'altra lo faremo girare, tirando il morso delle redini di lato, anche se, essendo la risposta è un po' generosa, le piccole correzioni di direzione sono più difficili da eseguire, e per collezionare le sfere utili a migliorare le strade, è ancora più difficile fare in modo che si dirigga a destra o sinistra.

Abbiamo passato poco tempo con il gioco, ma è stata la prima volta nel corso di un evento aziendale in cui abbiamo avuto problemi con Kinect, mentre Microsoft è solitamente molto attenta a ottenere la giusta esposizione, quindi siamo ancora più interessati ora a vedere come funziona il gioco a casa. Per non parlare di scoprire quanto è grande la mappa e di come funziona il gameplay e come si espande sulle basi che abbiamo visto finora. Speriamo che Fable abbia imboccato la giusta strada.

Fable: The Journey

Testi correlati

0
Fable: The JourneyScore

Fable: The Journey

RECENSIONE. Scritto da Jonas Mäki

L'attesa era grande. Fable: The Journey sarebbe stato il primo gioco "core" per Kinect. Ma, con l'addio di Molyneux e il gioco nelle nostre mani, le cose sono andate diversamente...

0
Fable: The Journey

Fable: The Journey

PREVIEW. Scritto da Gillen McAllister

E' facile pensare che Gabriel sia un cretino, dato che l'ora iniziale The Journey sottolinea la sua inutilità e il suo scarso eroismo.



Caricamento del prossimo contenuto