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Gamesweek 2011

Anche l'Italia ha il suo evento videoludico: abbiamo partecipato alla giornata inaugurale della Gamesweek 2011 a Milano. Ecco le nostre opinioni su questa prima edizione.

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Questa mattina si è inaugurata a Milano la Gamesweek, il primo evento italiano interamente dedicato ai videogiochi. Devo confessare che, nonostante in questi anni abbia avuto l'opportunità di partecipare ad alcune tra le fiere dell'industria videoludica più importanti del mondo, in qualche modo sentivo la mancanza di un evento del genere a due passi da casa. Certo, le dimensioni dell'evento e le novità presenti potrebbero non attirare il pubblico che ogni anno converge in città come Tokyo, Los Angeles e Colonia, ma per i milanesi e la gente del Nord Ovest in generale, l'occasione è davvero interessante.

In primo luogo, un'idea di fondo: l'Italia a mio avviso dovrebbe essere il paese designato ad ospitare la fiera europea più importante del settore. Certo, la Germania ha un'industria videoludica più sviluppata della nostra (ma minuscola se paragonata all'industria francese) ma, nel complesso, l'Italia è un paese più accogliente, con una cucina molto appetitosa e con un clima decisamente migliore (soprassedendo sulla pioggia battente di oggi). Inoltre, data la totale indisposizione degli italiani nell'organizzare fiere ad agosto, potrebbe tranquillamente spostarsi ad ottobre, consentendo agli sviluppatori di mostrare qualcosa di realmente nuovo e non quel "more of the same" spesso denunciato nelle hall della Koelnmesse. Da qui a dire che la Gamesweek sia una sorta di "prove tecniche di Gamescom italiana" ce ne passa. Vediamo perché.

Gamesweek 2011
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L'ingresso e parte del padiglione visto dal piano superiore
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In primo luogo, come accennavo, la dimensione. Alla Fiera Milanocity la Gamesweek occupava un solo padiglione. Se si pensa che la fiera del marmo di Verona ne occupava almeno quattro, si può tranquillamente capire l'entità dell'evento. Gli espositori sono appena 38, costituiti principalmente dalle succursali italiane dei più importanti produttori più qualche ospite straniero e qualche outsider. Per chi non ha mai partecipato a un evento videoludico, si tratta di un numero basso, ma in questo caso sufficiente: "quelli che contano" ci sono tutti, ed hanno portato con sé tutti i loro prodotti migliori. C'è The Legend of Zelda: Skyward Sword, c'è The Elder Scrolls V: Skyrim, c'è Call of Duty: Modern Warfare 3: tutti i giochi più attesi sono presenti, oltre a qualche succosa anteprima tra cui si segnala l'ottimo Max Payne 3.

In secondo luogo, va considerata la caratura "giornalistica" dell'evento, davvero bassa. L'unica esclusiva annunciata, un fantomatico livello di Max Payne 3, si è rivelato essere la stessa demo mostrata al Comic Con qualche settimana fa, di cui abbiamo già parlato nella nostra ultima anteprima del gioco. I giornalisti che non hanno avuto modo di viaggiare e di vedere i giochi in giro per il mondo possono trovare quasi tutto quello che gli occorre a Milano, ma certamente non vi sono esclusive (fatta eccezione per alcune nuove funzionalità delle quali non potremo parlare fino al 29 di novembre, pena la fucilazione ad opera di un PR travestito da Master Chief).

Gamesweek 2011
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Uno spazio dedicato a Zelda e la conferenza dedicata alla storia della serie
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Fatte queste considerazioni, sono uscito dalla Gamesweek soddisfatto. Lasciando da parte per un istante lo scopo professionale che mi ha condotto a varcare la soglia della Fiera Milanocity, come consumatore sono stato davvero felice di poter vedere in Italia un evento che mi ha ricordato il delirio della Gamescom. L'evento è prettamente dedicato agli amanti dei videogiochi, non ai giornalisti, e ritengo che gli organizzatori abbiano fatto la scelta giusta. Va aggiunto che i professionisti del settore in Italia hanno una flessibilità mentale decisamente diversa da quella degli anglosassoni e dei giapponesi che pullulano nelle più grandi fiere mondiali: l'accoglienza è stata davvero ottima, e tutti sembrano disposti ad accogliere le richieste del pubblico e, soprattutto, a rispondere alle domande. Un evento più caciarone, meno impostato, ma anche più ospitale. Un punto in più per ribadire l'idea iniziale: l'Italia dovrebbe ospitare qualche grande evento.

Gamesweek 2011
Lo spazio Playstation Vita, con console a disposizione di tutti

Detto questo, i complimenti ad AESVI e a tutti i publisher (e ai loro instancabili PR) che hanno lavorato nel mese più cruciale dell'anno per dare ai milanesi e agli italiani la possibilità di godere di un evento dedicato allo straordinario mondo dei videogiochi. La fiera resterà aperta anche domani e domenica. Se siete da queste parti, non perdetevela. In caso contrario, spero vivamente di poter annunciare una seconda edizione il prossimo anno.

(Per informazioni su come raggiungere l'evento date un'occhiata al sito ufficiale)

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