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GetsuFumaDen: Undying Moon

GetsuFumaDen: Undying Moon - Prime Impressioni

Dying Moon è una rivisitazione completa dell'originale del 1987.

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Dato che mi precede di circa sei anni ed è uscito esclusivamente su Famicom in Giappone, non ho mai avuto la possibilità di dare un'occhiata a Getsu Fūma Den quando è stato pubblicato la prima volta, ma il più recente Indie World Showcase mi ha entusiasmato ancora di più per il suo remake. Dying Moon rivitalizza completamente l'originale del 1987, poiché presenta uno stile roguelike contemporaneo e sfoggia uno stile artistico giapponese ukiyo-e che ricorda Okami. Non sarà disponibile fino al 2022, ma è arrivato proprio oggi in Early Access su Steam, e ho potuto trascorrere diverse ore avventurandomi nel suo meraviglioso mondo dark fantasy.

Il vero punto di forza di Undying Moon per me è il suo combattimento, poiché è semplice da capire e ci sono molti tipi di armi casuali che puoi ottenere. Qui puoi avere fino a due armi da mischia e due armi a distanza / lanciabili e la chiave per sopravvivere è fare a pezzi i tuoi avversari schivando al momento giusto per evitare i loro attacchi in arrivo. La selezione di armi qui è abbondante in quanto puoi trovare lance, mazze e katane per il combattimento corpo a corpo e puoi usare archi, bombe e shuriken per attaccare i nemici lontani. Ognuna di queste armi ha anche le proprie statistiche ed è una lotta costante decidere cosa tenere.

Se muori durante una run devi ricominciare dall'inizio, ma ciò non significa che i tuoi progressi andranno completamente persi. Man mano che avanzi, ottieni punti che possono essere investiti nell'apprendere e migliorare statistiche come la tua salute generale e la produzione di danni e ci sono anche arti segrete che puoi imparare che ti daranno miglioramenti come iniziare una fase con più oro o poter trasportare più pozioni curative. Ogni arma nel gioco ha anche il proprio albero delle abilità e questo è legato a un sistema di creazione leggera, poiché è necessaria la quantità richiesta di materiali per poter sbloccare un altro potenziamento.

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GetsuFumaDen: Undying Moon

Dying Moon funge come un tipico roguelike poiché il layout della mappa che esplori cambia ad ogni run e il posizionamento dei nemici è sempre alterato. Sebbene presenti elementi casuali, gli incontri con i boss e i nemici che affronterai in ogni livello rimangono gli stessi per ogni rispettiva area. Sentivo che questo andava a discapito del gioco, poiché mi sono ritrovato a padroneggiare rapidamente i modelli di attacco di ogni nemico con essi che venivano ripetuti così frequentemente. Si spera che in un futuro aggiornamento, un cast più vario di nemici potrebbe essere aggiunto per evitare che le cose sembrino prevedibili durante ogni run.

Ho anche riscontrato altri grattacapi derivanti dalla natura roguelike del gioco. A volte un'intera folla di nemici si generava nello stesso spazio angusto e questo mi spingeva a eliminarli da lontano, altrimenti sarei stato rapidamente picchiato a morte. Ho anche scoperto che gran parte del mio successo dipendeva dalla pura fortuna (un problema che non è esclusivo di questo gioco e affligge molti altri roguelike). A volte trovavo una mazza con una statistica di attacco superiore a 400 e mi facevo strada nel gioco, altre volte mi restava un equipaggiamento mediocre e faticavo persino a raggiungere il primo boss.

Come ho detto prima, lo stile artistico è assolutamente stupendo e hai davvero la sensazione di avere il controllo su un dipinto giapponese interattivo. Il gioco è visualizzabile da una prospettiva 2D, ma ha quasi un aspetto a più livelli, poiché sullo sfondo vedrai dettagli come fuochi che infuriano e fiori di ciliegio che fluttuano nel vento. Anche i boss qui sono progettati in modo spettacolare e la loro natura imponente mi ha ricordato molto Dark Souls. Il primo è uno scheletro gigante che ti spara teschi fiammeggianti e cerca di schiacciarti con i suoi pugni e un altro preferito è un gigantesco drago d'acqua a cinque teste.

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Undying Moon sarà un grande successo per i fan di roguelike come Hades e Dead Cells. Il suo combattimento è semplice da capire, la sua selezione di armi è abbondante e la sua splendida grafica è davvero diversa da qualsiasi cosa abbiamo visto nel genere. Detto questo, ho scoperto che il mio successo dipendeva in gran parte dalla generosità del gioco e vorrei che ci fosse una maggiore varietà con i nemici per evitare che le cose si rivelassero ripetitive. Tuttavia, è entrato in accesso anticipato con una solida base e le cose probabilmente miglioreranno da qui in avanti.

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