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GOTY 2015: Miglior Grafica

Qual è il gioco graficamente più bello di questo ultimo anno?

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5) RISE OF THE TOMB RAIDER
(Xbox One, Xbox 369 - Crystal Dynamics) - La recensione

Non entreremo in polemica, sottolineando il fatto di quanto Microsoft abbia peccato di arroganza scegliendo di pubblicare (e di fatto, sacrificare) Rise of the Tomb Raider nella peggiore settimana dell'anno. Esattamente, proprio nella stessa settimana di Fallout 4, un titolo che orde di fan attendevano oramai da anni e la cui attesa ha sicuramente giocato a sfavore di un gioco che si è rivelato ancora una volta all'altezza della serie che porta il suo nome. Perché la nuova fatica di Crystal Dynamics - oltre a vantare una protagonista caratterizzata dal fuoco vivo e che si è, fortunatamente, ripulita l'immagine andando oltre la discutibile etichetta di icona sexy che si è trascinata per anni - è bella non solo da un punto di vista narrativo, ma soprattutto intrigante da un punto di vista grafico.

Sebbene l'esperienza sia bloccata a 30 fps su Xbox One (non senza qualche lieve calo nelle situazioni più concitate), Rise of the Tomb Raider vanta prestazioni grafiche davvero eccezionali, anche grazie all'engine in-house sfruttato da Crystal Dynamics per questa nuova avventura con protagonista Lara Croft. Tale accuratezza passa principalmente attraverso un eccellente lavoro di rendering sui personaggi (la pelle, i capelli e i tessuti sono forse tra gli aspetti grafici più impressionanti dell'esperienza), sugli effetti (in particolare sporco e sangue che imbrattano i vestiti di Lara), fino allo straordinario uso della neve "deformabile", che ritroviamo soprattutto negli scenari siberiani in cui è ambientato parte del gioco. Insomma, Rise of the Tomb Raider non meritava in alcun modo di essere escluso da questa classifica!

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4) UNTIL DAWN

(PS4 - Supermassive Games) - La recensione

È la seconda volta in due giorni che torniamo a confrontarci con l'ultima esperienza horror firmata dai Supermassive Games per PlayStation 4. Sfruttando abilmente il medesimo motore grafico utilizzato da Guerrilla Games per questa generazione di console - a partire da Killzone Shadowfall - lo studio britannico, di base a Guildford, ha confezionato un'esperienza che non solo vanta una storia particolarmente inquietante, ma anche un eccellente lavoro sulla componente grafica.

I dettagli con cui lo studio ha caratterizzato i dieci diversi protagonisti della vicenda sono davvero impressionanti, in quanto Supermassive Games si è servita di un'avanzata versione della motion-capture con cui ha letteralmente "strappato" il volto degli attori reali per incollarlo su quello dei personaggi del gioco. Questa elaborata lavorazione viene inoltre raccontata attraverso un divertente documentario ad episodi, sbloccabile non appena si conclude il gioco, in cui vengono mostrati le diverse fasi di "scanning" e creazione definitiva del personaggio in pixel. È vero, l'esperienza con Until Dawn non è sempre liscia e fluida come la seta (non sono mancati problemi in termini di cali di frame rate) e in alcuni casi ci siamo trovati di fronte ad alcuni problemi di ottimizzazione, ma nel complesso, l'ultima opera dei Supermassive Games abbaglia.

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3) THE WITCHER 3: WILD HUNT

(PS4, Xbox One, PC - CD Projekt RED) - La recensione

C'erano grandi, grandissime aspettative nei confronti di The Witcher 3: Wild Hunt sotto tutti I punti di vista, a partire da quello grafico. Dopo averci riempito gli occhi di trailer e video di gameplay da far girare la testa un po' a tutti, il capitolo conclusivo della saga RPG firmata da CD Projekt RED si è presentato al mondo impietoso ed esigente dei videogiocatori di tutto il mondo, colpevole di non essere all'altezza delle promesse con cui lo studio polacco aveva presentato il suo gioco da un punto di vista grafico. Presto il titolo è stato accusato di "downgrade" grafico, portando a massicce discussioni tra fan delusi e traditi, che non hanno perdonato con grande facilità la "leggerezza" compiuta da CD Projekt.

È vero, dobbiamo ammetterlo, anche noi di Gamereactor ci siamo sentiti un po' delusi, ma è anche vero che il risultato offertoci da The Witcher 3: Wild Hunt è assolutamente encomiabile. Se si considera la vastità del mondo e l'impressionante quantità di effetti atmosferici, per non parlare del ciclo giorno/notte, con cui lo studio ha condito l'esperienza, il risultato visivo è sorprendente e ricco di dettagli, un vero e proprio spettacolo per gli occhi, che più di una volta ci ha costretto a fermarci per ammirare la bellezza insita in alcuni panorami mozzafiato. Ottimo lavoro, CD Projekt!

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2) BATMAN: ARKHAM KNIGHT

(PS4, Xbox One, PC - Rocksteady) - La recensione

Sebbene il suo lancio su PC non abbia avuto vita facile e solo di recente abbia finalmente trovato un po' di pace, è difficile non apprezzare Batman: Arkham Knight per lo spettacolare lavoro compiuto da Rocksteady in questo capitolo conclusivo della trilogia dedicata al Cavaliere Oscuro. Effetti come la pioggia che scivola sulla tuta dell'eroe, l'eccellente illuminazione (a partire dagli abbaglianti neon e cartelloni pubblicitari in giro per la città), il livello di dettaglio che caratterizza la massiccia mappa che costituisce l'intera Gotham City, hanno permesso all'ultima fatica dello studio britannico di distinguersi nel panorama videoludico contemporaneo e offrendo un'esperienza di gioco tra le più belle e ricche viste in quest'ultima annata.

Eppure non ci crederete, se vi diciamo che dietro a questo spettacolare lavoro si muove con grande fluidità un motore grafico come Unreal Engine 3, offrendo - soprattutto su console - un'esperienza incredibile e piena zeppa di dettagli.

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1) THE ORDER: 1886

(PS4 - Ready at Dawn) - La recensione

Su The Order: 1886 è stato detto di tutto: accusato di aver puntato tutto sulla forma e poco solo sulla sostanza, l'avventura steampunk di Ready at Dawn vanta una cura e un dettaglio nella grafica che difficilmente abbiamo rintracciato in titoli analoghi nel corso dell'ultimo anno videoludico. Lo studio, infatti, ha impiegato diversi anni a creare e sviluppare ad hoc un motore grafico di nuova generazione per dar vita a questa esperienza, il "RAD Engine", un lavoro complesso che tuttavia è stato ripagato da una resa grafica davvero eccellente. Uno degli aspetti che abbiamo più apprezzato del gioco risiede nella massima cura e attenzione con cui sono stati creati non solo i personaggi, ma anche le sue ambientazioni, il tutto ampliato da una vasta gamma di effetti che hanno reso la nostra esperienza nella Londra vittoriana/steampunk ancora più affascinante.

È vero, questa grande cura riposta nei dettagli e nell'apparato grafico è andata a discapito della componente narrativa e del gameplay, ma una cosa è certa: con The Order: 1886, i Ready at Dawn hanno dimostrato di avere tutte le carte in tavola per riuscire a confezionare un'esperienza che fosse all'altezza, almeno da un punto di vista visivo, della console di nuova generazione di Sony. Il prossimo passo per lo studio, dunque, è lavorare un po' di più sul contenuto perché la strada per il successo, a nostro avviso, è più che spianata.

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