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GOTY 2015: Miglior Storia

Abbiamo ripercorso le cinque storie che più ci hanno fatto emozionare in questo intenso 2015.

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5) UNTIL DAWN

(PS4 - Supermassive Games) - La recensione

Tra le rivelazioni più interessanti della scorsa estate, Until Dawn dei Supermassive Games si è rivelato un'inaspettata e gradita sorpresa per questa annata poco redditizia per il genere horror videoludico. Sfruttando i fondamenti tipici del teen-horror movie - un genere che al cinema ha visto il suo proliferare soprattutto grazie al contributo di registi come Wes Craven (Scream, Nightmare: Dal profondo della notte, L'ultima casa a sinistra) - il gioco, inizialmente atteso per PlayStation 3 e PlayStation Move, è approdato in esclusiva su PlayStation 4 lo scorso agosto, offrendo un affascinante e suggestivo racconto corale, il tutto condito dalla partecipazione attiva del giocatore alla narrazione, in quanto quest'ultimo determina vita e morte dei dieci diversi personaggi. Seppur, forse, non brilli per originalità in quanto si basa sui caratteri costitutivi di un genere molto in voga nel cinema da oltre trent'anni (con qualche incursione nel soprannaturale che non ha soddisfatto appieno i palati dei giocatori più esigenti), Until Dawn si muove attraverso un racconto particolarmente teso, intrigante, oscuro e ricco di colpi di scena, offrendoci al contempo un'esperienza da brivido con tanta rigiocabilità. Consiglio spassionato: Ponderate al massimo tutte le scelte e variabili (anche emotive) prima di fare una scelta!

GOTY 2015: Miglior Storia
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4) HER STORY
(PC, iOS, Mac - Sam Barlow) - La recensione

Ci siamo avvicinati a Her Story in modo assolutamente casuale, qui a Gamereactor. Intrigati dalla sua patina retrò e da una struttura deliziosamente non-lineare, ci siamo trovati di fronte ad una crime-story gustosa, costruita interamente sulla consultazione di un archivio contenente i filmati degli interrogatori di una giovane e misteriosa donna inglese, relativi al caso di omicidio di suo marito, risalente al 1994. Il nostro compito è quello di rintracciare e archiviare le varie clip, utilizzando parole chiave via via sempre più elaborate, nel tentativo di risolvere il caso combinando tra loro le varie informazioni acquisite. Affascinante, criptico e intrigante: Her Story combina il meglio delle serie TV crime d'autore - un aspetto che ci ha ricordato l'acclamatissima serie HBO True Detective, in cui l'obiettivo non è tanto raccontare l'omicidio in sé, quanto l'oscuro e misterioso background che si cela dietro i suoi protagonisti - con un racconto mozzafiato che ci ha tenuto con il fiato sospeso per tutta la sua durata. Assolutamente imperdibile!

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3) BATMAN: ARKHAM KNIGHT
(PS4, Xbox One, PC - Rocksteady) - La recensione

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Capitolo conclusivo di una trilogia che ha sicuramente contribuito ad arricchire il già affascinante universo del Cavaliere Oscuro, Batman: Arkham Knight ha assestato un vero e proprio pugno nello stomaco nei fan di tutto il mondo del celebre personaggio DC. Calato interamente in un'atmosfera (ancora più) oscura, soffocante e a tratti surreale, l'ultimo capitolo della serie firmata Rocksteady si è rivelato un "canto del cigno" spettacolare, un estremo saluto ad uno dei personaggi più enigmatici, ambigui, ma sicuramente più amati del panorama comic (e non solo) contemporaneo. Teso tra l'essere causa ed effetto di quanto accade e striscia silenzioso nelle strade buie e terrificanti di Gotham City, il ritratto che lo studio britannico confeziona di Batman/Bruce Wayne in questo avvincente epilogo è volutamente sporco, insicuro, schiacciato sotto il peso di una guerra interiore e molto personale, con risvolti nettamente superiori a quanto fatto da Nolan nella sua ultima trilogia cinematografica. Il risultato è quella di una conclusione di grande impatto per una delle saghe videoludiche che, a nostro avviso, è tra le più spettacolari e intriganti viste negli ultimi anni.

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2) THE WITCHER 3: WILD HUNT
(PS4, Xbox One, PC - CD Projekt RED) - La recensione

Pochi, pochissimi prodotti videoludici hanno il privilegio e l'onore di attingere a piene mani da un lore affascinante come quello costruito e sviluppato negli anni da uno degli scrittori di genere più importanti del panorama fantasy, Andrzej Sapkowski. The Witcher 3: Wild Hunt - ultima fatica dei CD Projekt RED ambientata nel mondo di Geralt di Rivia - ha offerto un epilogo perfetto ad una trilogia che, nel corso dei suoi quasi dieci anni di storia, ha stregato e ammaliato schiere di fan da tutto il mondo. Se uno dei punti di forza di The Witcher 3 risiede nei personaggi meravigliosamente caratterizzati e ben costruiti, non da meno è certamente la sua complessa e fitta struttura narrativa, che si intreccia e si avviluppa in un susseguirsi di trame e sotto-trame che hanno offerto agli amanti degli RPG una delle avventure più avvincenti ed appassionanti degli ultimi anni. Lo Strigo più famoso della storia del fantasy è tornato e in gran forma, ma è molto probabile che sentiremo a lungo la sua mancanza, dal momento che il celebre studio polacco è attualmente immerso nello sviluppo di un progetto completamente diverso, sia per ambientazioni sia per atmosfere, Cyberpunk 2077.

GOTY 2015: Miglior Storia

1) LIFE IS STRANGE
(PC, PS4, PS3, Xbox One, Xbox 360 - Dontnod) - La recensione

Siamo stati indecisi fino all'ultimo secondo a chi assegnare questa ambita palmares nella sezione "Miglior Storia". The Witcher 3 aveva tutti i presupposti per capeggiare in prima posizione in questa classifica, ma alla fine a prevalere è stato il nostro lato più "romantico" ed emotivo. Perché sì, l'avvincente storia che fa da sfondo ad una delle esperienze videoludiche più emozionanti di quest'anno, Life is Strange, è principalmente un racconto che fonda tutto su temi forti quanto universali come l'amicizia, la crescita personale e interiore, l'amore, la famiglia, ma che al contempo prende forma e si sviluppa attraverso personaggi straordinariamente scritti e ricchi di formidabili sfumature. Travestito da avventura teen-drama supernatural, il racconto episodico confezionato dai Dontnod si dipana e diventa via via più profondo all'incalzare della storia, dove la scelta del giocatore diventa sempre più parte fondante dell'esperienza, una sorta di guida che lo aiuta a intrecciare rapporti con i diversi personaggi nei modi a lui/lei più congeniali. Se è vero che Life is Strange sacrifica il gameplay, lo fa tuttavia per una giusta causa, offrendo al giocatore un racconto di rara bellezza e intensità, dove ogni scelta e ogni decisione, fino al gran finale, deve essere soppesata.

Ricco di avvincenti colpi di scena e twist narrativi, e complice una colonna sonora di grande intensità, l'avventura dei Dontnod non ha mancato di commuoverci e di regalarci alcuni dei momenti più suggestivi e mozzafiato del più recente panorama delle avventure grafiche contemporanee, con quel tocco unico e delicato che ha già contraddistinto in passato lo studio di Remember Me.

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