Anche quest'anno tornano i GOTY - Game of the Year 2017 di Gamereactor Italia, in cui abbiamo selezionato, sulla base di dieci categorie, quei titoli che a nostro parere sono risultati i più rappresentativi di quest'ultima annata videoludica.
Per la categoria Miglior Indie, potete curiosare i cinque titoli che, a nostro avviso, vanno assolutamente tenuti d'occhio insieme ai loro talentuosi studi.
Nota di redazione: La classifica di seguito è stata compilata secondo le preferenze di Gamereactor Italia e non per ordine di voto.
N°5: Golf Story
Una lieve mancanza di variazione non altera il fatto che ogni proprietario di Switch debba dare almeno un'occhiata a Golf Story. Come Snipperclips: Diamoci un taglio! prima di esso, questo è un gioiellino che si potrebbe facilmente trascurare, ma speriamo che non accada, perché è una delle migliori esperienze indie che la piattaforma ha da offrire.
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N°4: What Remains of Edith Finch
Per qualche motivo abbiamo sempre aggiunto, a livello inconscio, un punto interrogativo alla fine del titolo di questo gioco. Scopriamo che il punto interrogativo è stato eliminato di proposito. Non c'è un mistero qui, questo è semplicemente un gioco che racconta ciò che resta. È un'esperienza bellissima, molto ben fatta, commovente e altamente memorabile che vale la pena vivere sulla vostra pelle, se avete anche il minimo interesse per queste avventure guidate da una storia.
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N°3: Night in the Woods
Sono i tantissimi dettagli che rendono così memorabile Night in the Woods, e anche se vorremmo raccontarvi come si sviluppa la storia, che cosa esattamente ci viene detto, e in che modo abbiamo vissuto alcune scene memorabili, vi consigliamo caldamente di farlo da soli. La curiosità, la depressione, l'amicizia, la lealtà, la messa in discussione, il dubbio, e il cinismo sono i temi esplorati in questo piccolo capolavoro, e anche se parte un po' lento, il viaggio è un'avventura che non dovrete perdervi per nulla al mondo.
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N°2: Last Day of June
Al netto delle critiche, Last Day of June è un gioco che consigliamo caldamente di "vivere". Grazie ad una storia emozionante, ad una colonna sonora da brividi e da uno stile artistico estremamente bello, il nuovo lavoro di Ovosonico arriva dritta al cuore, ma anche allo stomaco, ricordandoci quanto siamo, purtroppo, oggetti tra le mani del fato, e talvolta impossibilitati ad agire nei confronti di qualcosa che è, senza dubbio, più grande e più potente di noi. In questa considerazione amara risiede probabilmente la forza di Last Day of June, un prodotto dai contorni straordinariamente fiabeschi, che tuttavia ci costringe, di peso, a riportarci con i piedi per terra.
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N°1: Cuphead
Cuphead evoca quel raro, ma ricercato sentimento di gioia sconfinata e instilla in noi quel mantra "ci provo ancora". Tuttavia, se non siete interessati a un gioco difficile ma ripetitivo, non lasciatevi ingannare dal suo stile artistico travolgente. Dopo 23 ore e 653 morti possiamo tranquillamente dire che abbiamo apprezzato molto il nostro tempo con Cuphead e non appena pubblicheremo la nostra recensione, ricominceremo dalla modalità Esperto che abbiamo sbloccato alla fine per vedere fino a che punto questo gioco può spingersi.
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