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Dragon Quest XI: Echi di un'era perduta

Il compositore di Dragon Quest è stato al centro di molte polemiche per alcune sue dichiarazioni anti-LGBT

Square Enix ha preso le distanze dalla visione dell'uomo.

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La serie Dragon Quest è indubbiamente una delle più longeve in assoluto, con alle spalle ormai più di una decina di titoli. Una costante della serie è rappresentata dalla colonna sonora dai toni epici e impetuosi, realizzata dal famoso compositore giapponese Koichi Sugiyama.

Proprio Sugiyama è stato recentemente oggetto di numerose polemiche a causa di alcune dichiarazioni fatte sulla TV giapponese, dove l'uomo ha dato voce ad alcune idee piuttosto arretrare in merito alla comunità LGBT e ai diritti delle donne. Il video in questione ha iniziato a circolare sulla rete, e in molti hanno richesto a Square Enix una risposta ufficiale in merito.

Come descritto da GameRevolution, nel 2015 Sugiyama è apparso nel programma televisivo "Hi Izuru Kuni York" a supporto del politico Mio Sugita. Proprio in questa occasione, il compositore avrebbe riso nel parlare del supporto alla comunità LGBT. Inoltre ha anche concordato con Sugita sul fatto che la mancanza di bambini dalle coppie omosessuali potrebbe costituire un enorme problema per la nazione.

Secondo quanto riportato su Anime News Network l'uomo si sarebbe anche opposto alle scuse fatte dal governo giapponese per aver imposto a molte donne la schiavitù sessuale durante la Seconda Guerra Mondiale.

Come dicevamo, Square Enix è stata più volte invitata a fare una dichiarazione ufficiale in merito alle questione, dichiarazione che è puntualmente arrivata, ed in cui la compagnia ha preso le distanze dalle prospettive di Sugiyama:

"Il punto di vista di un individuo non si riflette sulle credenze e sugli sforzi dell'intera compagnia. Square Enix è composta da un personale multiculturale presentante varie credenze, orientamenti sessuali e identità di genere. Secondo la nostra politica, non tolleriamo discriminazioni o molestie di alcun tipo e rispettiamo la diversità della sessualità e dell'identità di genere di tutti gli individui intorno al mondo."

Quando a Square Enix è stato chiesto se interromperà i rapporti con il compositore, la compagnia non ha voluto commentare.

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