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L'acquisto di Bethesda da parte di Microsoft è uno dei motivi della chiusura degli studi interni di Stadia

Lo avrebbe rivelato il boss di Stadia, Phil Harrison in un Q&A con i dipendenti.

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Anche prima del lancio, c'erano persone che sostenevano che Stadia non sarebbe durato a lungo nonostante le tasche piene di denaro e quasi infinite di Google, poiché di solito si tende a non avere pazienza con cose che non decollano subito. Nonostante ciò, Google si è mossa abbastanza bene nel corso del 2020. Fino a due settimane fa, quando hanno deciso di punto in bianco di chiudere tutto lo sviluppo interno legato al gaming e hanno perso molta fiducia da parte dei giocatori.

In un lungo e interessante articolo su Kotaku, si evidenziano alcuni aspetti davvero interessati. Tra questi, c'è il fatto che il boss di Stadia, Phil Harrison, in occasione di una sessione di domande e risposte con i suoi dipendenti dopo la chiusura degli studi interni, avrebbe dichiarato che "creare giochi di prim'ordine da zero richiede molti anni e significativi investimento e il costo sta aumentando in modo esponenziale".

Ha continuato spiegando che l'acquisto di diversi sviluppatori da parte di Microsoft, e in particolare di Bethesda, è stato uno dei fattori che hanno contribuito alla decisione di non fare più affidamento su esclusive di prime parti. Il boss di Xbox Phil Spencer aveva detto in passato di considerare Amazon e Google i principali concorrenti di Xbox anziché PlayStation, quindi sembra proprio che la loro strategia abbia funzionato.

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