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Love, Death & Robots Vol. 2

Love, Death & Robots Vol. 2 - La recensione

La serie antologica in miniatura torna con un'altra serie di racconti oscuri e inquietanti.

Cacciatori di taglie, mutanti, amanti del brivido, robot rabbiosi, creature tentacolari, cyborg e viaggiatori spaziali, domande filosofiche sul patrimonio umano, visite da altri mondi, misteriosi enigmi senza risposta, cupe vedute del futuro e storie di sopravvivenza umana. Se tutto questo ti sembra interessante, allora è tempo di allacciare di nuovo le cinture per il secondo round della serie di racconti di Netflix Love, Death & Robots.

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Questa stagione ci porta ancora una volta in un viaggio straordinariamente vario attraverso il tempo, lo spazio e la nostra anima umana. Qui ci sono storie che potrebbero essere sviluppate in lungometraggi perché hanno così tanta passione, personalità e cuore dietro l'animazione e la trama.

I preferiti, quindi? Naturalmente, mi sono innamorato di Pop Squad, che è ambientato in un mondo che ricorda Blade Runner in cui l'immortalità è contrapposta alla riproduzione dell'umanità, e mi sono innamorato dello spietato mondo di Snow in the Desert, dove cacciatori di taglie, mutanti e l'amore si incontra su un pianeta in stile Mad Max, deliziosamente violento. Ho anche apprezzato la simpatica storia di Natale animata in stop motion (credo) All Through The House, che a mio parere punta a diventare un classico natalizio istantaneo in futuro. La migliore storia del volume, tuttavia, è il malinconico e premuroso The Drowned Giant di Tim Miller, che ci offre uno studio della grandezza umana e dell'esistenza insignificante quando un gigante nudo viene portato a riva.

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Sfortunatamente, la magia finisce troppo in fretta. Non è colpa dei cortometraggi di per sé, è solo che io, da bambino viziato alla vigilia di Natale, conto con delusione il numero di regali sotto l'albero di Natale. "Otto episodi?! L'ultima volta erano 18!", risuona nella mia testa. Ne voglio ancora! Allo stesso tempo, tuttavia, capisco che questo tipo di animazione richiede del tempo e talvolta può essere ancora piacevole con una dose minore; la qualità dovrebbe sempre arrivare prima della quantità, e si adatta bene a questo gruppo di cortometraggi ben fatto.

È bello scorrere questi mini film onirici, comici, disgustosi e malinconici. No, potrebbe non esserci un nuovo "The Witness" o "Zima Blue" in questa collezione, dove io, per esempio, mi aspettavo di più da Ice and Tall Grass, ma c'è ancora qualcosa che piace a tutti a un certo livello. È oscuro, deprimente, violento e devastante, ma anche bello, divertente, pieno di speranza e umano. Quando l'unica cosa veramente negativa che posso dire sul volume 2 è che quella crudezza senza compromessi del primo volume sembra essere stata un po' attenuata e che alcuni effetti sonori di serie diventano un po' troppo evidenti in un certo numero di cortometraggi, è probabilmente ancora ovvio che vale la pena non lasciarsi scappare Vol . 2. Insomma, l'attesa per Vol. 3 è ufficialmente iniziata e sembra già un'eternità ...

Love, Death & Robots Vol. 2
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8 / 10
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