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Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers

Magic: Duels of the Planeswalkers

Il gioco di Wizards of the Coast arriva su PC e XBLA, regalando ai fan di questo "sport cartaceo" la possibilità di ripetere epiche battaglie nel mondo dei videogiochi...

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Il fattore-fortuna nel mondo dei videogiochi conta sempre meno. Certo, in numerosi RPG permangono gli strascichi delle loro controparti cartacee, e talvolta il caso ci aiuta a venire fuori dalle situazioni più critiche. Un danno critico proprio nel momento in cui ne avevamo bisogno e il gioco è fatto. Il gioco di strategia, al contrario, prevede una meticolosa preparazione, uno straordinario senso organizzativo, di gestione delle risorse e delle tempistiche. In altre parole, nei giochi di strategia non c'è spazio per il fattore fortuna. Perlomeno non in modo evidente.

Quando si trascorrono le prime ore su Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers, si ha modo di ricredersi in merito a questo semplice stereotipo. Planeswalkers, cioè, dichiara al mondo che un gioco di strategia può richiedere una certa dose di culo, oltre che la consueta bravura e conoscenza delle proprie capacità.

Ma partiamo dal principio. Quando avevo dieci anni le carte Magic erano una droga. Trascorrevo le mie estati con altri amici in una fumetteria, seduti attorno a un tavolo a scambiarsi carte e a fare partite a squadre. Il gioco aveva regole più complicate della consueta briscola a cinque, le carte erano migliaia, tutte bellissime. Collezionismo e gioco entusiasmante: assuefazione garantita. Ricordo ancora il giorno in cui un avversario mi schiaffò in faccia un Black Lotus (originale, mica fotocopiato), una carta leggendaria che si diceva costasse milioni di lire (e in effetti oggi si trova su eBay intorno ai 2.000 euro). Ricordi di fanciullo, abbandonati in prima superiore quando scoprì qualcosa di più interessante delle Magic: le ragazze.

Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers
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Chiusa questa parentesi e trascorsi più di 10 anni riecco le Magic fare capolino nel mondo dei videogames. Non che la passione per le carte sia scemata - ogni anno si organizzano migliaia di tornei per decine di migliaia di appassionati - in ogni caso fa piacere poter giocare a questo gioco strategico senza entrare nella costosa e avvezzante attività del collezionismo (più o meno, come vedremo).

In Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers non si fa altro che giocare una lunga serie di partite a Magic, facendo uso di un certo numero di carte già assegnate ad altrettanti mazzi già preparati. Ovvero, accedendo a Planeswalkers si hanno a disposizione un numero limitato di mazzi, i quali si compongono da un numero limitato di carte. Il giocatore può sbloccare ulteriori carte e mazzi nel corso delle sue partite, ottenendo strumenti sempre più potenti per poter vincere le sfide. Non vi è dunque la possibilità di crearsi un mazzo a partire da zero: un peccato per chi meticolosamente ama prepararsi i suoi grimori dedicandovi ore.

Per sbloccare carte e mazzi è necessario svolgere una campagna in single player, nella quale si sfidano svariati avversari dotati di grimori molto diversi dal nostro mazzo-base. È dunque necessario imparare a conoscere il proprio mazzo, i suoi punti di forza e i suoi punti deboli, al fine di portare a termine una partita nel modo strategicamente più idoneo. Al contempo, il colore (o i colori) del mazzo avversario ci danno subito un'idea del nemico di fronte a noi, consentendoci di studiare una strategia approssimativa per aprire la partita. Sconfiggendo l'avversario si ha la possibilità di sbloccare il suo mazzo: alla fine dell'avventura ci ritroviamo così con un certo numero di mazzi e carte, le quali ci aprono le porte delle altre sfide in single player o on-line.

Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers
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Dal punto di vista del gioco, tutto si svolge come in una nomalissima partita cartacea di Magic. Si ha a disposizione un campo di battaglia, il proprio grimorio e il cimitero. Si piazzano le terre, si evocano le creature, i muri, si lanciano gli incantesimi, eccetera. Il tutto si accompagna da qualche semplice animazione: nulla di visivamente eccezionale e degno di nota. Lo stesso vale per il sonoro, ripetitivo e poco intrigante. È evidente che il videogame si fonda sul nucleo del gioco cartaceo, senza lasciare spazio a digressioni videoludiche sottoforma di effetti speciali, background narrativi particolarmente significativi o interfacce accattivanti. Tutto è minimale, scheletrico ma tremendamente funzionale. Chi ha un minimo di dimestichezza con il mondo Magic si trova ben presto a proprio agio, pur mancando l'elemento sociale che caratterizza queste sfide.

A chi, al contrario, ha sempre visto nelle carte Magic un mondo misterioso, elitario o complicato, viene data la possibilità di ricredersi. Un semplicissimo tutorial spiega al giocatore le regole principali del gioco, le quali vengono coadiuvate da continui aiuti in-game, i quali possono essere esclusi manualmente dal giocatore. In questo modo non c'è mai il rischio di perdersi una regola, la quale verrà ripetuta ostinatamente fin quando il giocatore, sentendosi sicuro, chiederà al gioco di non ripeterla.

Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers

In altre parole Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers si apre davvero a tutti, evitando proprio l'elitarietà di cui si parlava in precedenza. Al contempo, però, il fattore "culo" di cui parlavo in apertura si fa sentire parecchio: capita spesso di studiarsi una tattica perfetta, di mettersi in gioco e di beccare per quattro o cinque turni consecutivi carte completamente inutili. Il nostro avversario, al contrario, può ricevere carte così potenti da spazzarci via in meno di sei turni. O, ancora, dopo avere preso l'avversario a calci nel sedere eccolo evocare una creatura 7/7 volare, travolgere che non possiamo bloccare. Tre turni e siamo morti.

Insomma, Planeswalkers non fa altro che ripetere gli alti e bassi di quello che, in fondo, è un gioco di carte. L'aleatorietà ci chiede continuamente di pagare il dazio, mettendo a dura prova la nostra pazienza (in particolare nelle fasi iniziali della campagna in cui i nostri mazzi non sono certo l'elogio della potenza). Questo è forse il punto debole del gioco, nel quale si ha spesso la sensazione di non compiere dei reali progressi sconfiggendo un avversario. Ovvero, sono più le volte in cui ci si sente "fortunati" che le volte in cui ci si sente "bravi", specie se si gioca da poche ore.

Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers

Infine il gioco, pur lasciando in secondo piano il fattore collezionismo, durante la personalizzazione dei nostri mazzi continua imperterrito ad invitarci all'acquisto di nuove carte. Fortunatamente i prezzi sono piuttosto onesti, in particolare se paragonati alle cifre che un giocatore cartaceo normalmente spende per ottenere un mazzo competitivo. Ciò che però non convince è il fatto che, per risultare competitivi, si rendano quasi necessari gli acquisti on-line. Questa caratteristica è una peculiarità dei MMORPG o degli MMO gratuiti, i quali vendono armi ed equipaggiamento ai giocatori. Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers fa lo stesso, sebbene in misura meno marcata e con la differenza che il gioco base si paga.

Insomma: Magic: The Gathering - Duels of the Planeswalkers è la traduzione videoludica di un gioco cartaceo. Una traduzione piuttosto fedele, così fedele da non riuscire a fare a meno del fattore-fortuna, un aspetto accettabile quando si ha di fronte un avversario in carne ed ossa, molto meno gradito quando l'avversario è lo stesso computer che randomizza le nostre carte. A parte questo aspetto, il gioco fornisce momenti molto appassionanti. Se siete o siete stati fan delle carte Magic non potete perdervi questo titolo. In caso contrario uno sguardo alla demo non può certo farvi del male... a meno che non vi innamoriate del gioco cartaceo. In quel caso preparatevi a spendere un capitale.

07 Gamereactor Italia
7 / 10
+
Appeal simile al gioco cartaceo, ottimo tutorial, gameplay ricalcato sul gioco originale
-
Grafica scarna, pessimo sonoro, DLC a pagamento, fattore-fortuna imperante
overall score
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