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Nier: Automata

Nier: Automata

Platinum Games torna con uno di quei giochi che riesce meglio loro.

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Provate ad immaginare questo: vi fate largo silenziosamente all'interno di un edificio industriale oscuro e cupo. Allineati lungo le pareti, ci sono dei robot, simpatici piccoli robot, che tengono delle torce. L'atmosfera è biblica e tutto ha l'aria di essere mostruosamente sgradevole, e in sottofondo si sente un coro minaccioso. Presto incontrerete il boss dei robot: Robot Priest. Avanti veloce di un paio di minuti. Ora vi trovate sospesi in aria, l'angolo della telecamera è posizionato proprio sopra di voi, siete a bordo di un veicolo simile ad un mecha.

Improvvisamente il gioco si trasforma dall'essere una sorta di Bayonetta ad un mix tra Gradius e Galaga. Equipaggiato con mitragliatrici e missili, avete il compito di decimare tutto ciò che appare sullo schermo, evitando attacchi, e verso la fine, di solito vi può attendere un boss così grande che copre metà dello schermo. Vi sembra tutto un po' curioso? Ebbene, benvenuti in Nier: Automata! Il gioco è un'importante collaborazione tra i Platinum Games, Square Enix e Yoko Taro e l'idea è quella di offrire un titolo action frenetico, liberamente ispirato al titolo di culto per PlayStation 3 e Xbox 360, Nier.

Il gioco è ambientato 10.000 anni dopo il suo predecessore, e interpretiamo 2B, un androide che appartiene ad una YoRHa, una forza speciale inviata dall'umanità che si trova attualmente al rifugio sulla luna dopo un devastante attacco alieno. La grande minaccia sulla Terra è costituita da vari tipi di macchinari e Robot. Spetterà a 2B e al resto della YoRHa fermare l'orrore e per farlo, saremo chiamati ad attaccare, e attaccare, sparare, correre e saltare, e tutto ciò che c'è nel mezzo. La storia è interessante e si concentra su tematiche come la coscienza, i legami familiari e l'obbedire ciecamente agli ordini. Non vogliamo spoilerarvi nulla, ma la storia sarà caratterizzata da interessanti colpi di scena prima di raggiungere il suo incredibile epilogo.

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Nier: Automata
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L'aspetto interessante di Nier: Automata è quello di essere un gioco di ruolo orientato all'azione in terza persona, con una narrazione chiara, un mondo di gioco aperto e dinamico, senza dimenticare un aspetto basilare dei giochi Platinum Games: una giocabilità di rapido accesso. È un po' come se un gioco di Zelda incontrasse Bayonetta, se volete. Il mondo di gioco è immenso, vario e stracolmo di cambiamenti dinamici, segreti e missioni secondarie. Non appena si avanza nelle missioni principali, si aprono davanti a noi nuove aree e nuovi personaggi che hanno bisogno del nostro aiuto, con vari compiti di altrettanta complessità e impegno da parte nostra.

I personaggi che incontriamo vanno da combattenti ribelli a robot che non sono più legati ai loro superiori. Tra questi vi è un pacifista di nome Pascal. Lui e alcuni robot hanno deciso di vivere una vita tranquilla ai margini di una foresta che si trova a pochi passi dalla città. Hanno costruito una piccola comunità e ogni residente può raccontarvi uno spaccato dei loro pensieri e vita. In una delle missioni secondarie, ci siamo trovati a scortare un corteo di robot, vestiti da clown per proteggerli dagli altri robot malvagi, mentre in un'altra missione abbiamo dovuto accompagnare dei ribelli che hanno perso informazioni che potrebbero rivelarsi importanti in questa guerra in corso.

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Le missioni secondarie saranno cruciali in quanto vi ricompenseranno con punti esperienza, materiali e armi. Le missioni principali sono un po' più semplici: bisogna andare al punto A, combattere una varietà di nemici, prestare ascolto ad uno scambio di informazioni. Spesso ci troviamo ad affrontare un boss finale, e sono molto ben fatte e ricche di carattere. Questi tipi di combattimenti si incontrano sin dalle prime fasi del gioco, in cui ci siamo trovati a combattere contro un robot che ha una grande passione per la musica lirica, su un grande palcoscenico, con un vestito gigante e tutto il resto. Altri boss sono creazioni assolutamente gigantesche che richiedono significativamente più potenza di fuoco e un tipo di strategia e tattica molto diversi.

Il passaggio da un personaggio all'altro, soprattutto da 2B all'altro androide 9S, inizialmente ci ha impressionato. 2B è una dura, diretta e mette sempre al primo posto la missione. 9S, d'altra parte, spesso tenta di fare qualche battuta, vuole essere chiamato "Nines", una cosa di cui 2B inizialmente non ha affatto voglia. Gli altri personaggi in cui ci imbattiamo nel gioco appaiono tutti ben scritti e interessanti, e qua e là non mancano riferimenti al gioco precedente, offerti tutti in modo molto sottile. Non è necessario aver giocato anche al precedente per poter apprezzare Nier: Automata, anche perché questo è assolutamente indipendente dal suo predecessore.

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Se mai avete giocato a God of War, Devil May Cry o Dante's Inferno, vi troverete subito a vostro agio in questo titolo. 2B ha accesso a due armi diverse e ad affiancarla ha un piccolo robot galleggiante chiamato "Pod". Questo piccolo ometto di latta può avere in dotazione vari strumenti che possono venirci in aiuto. Si parte con una mitragliatrice che potete utilizzare liberamente, senza dover pensare alle munizioni o ad un possibile surriscaldamento. Basta semplicemente tenere premuto "R1" per tutto il tempo per sparare costantemente, e anche se non fa molti danni, può sicuramente salvarci da situazioni precarie.

Non possiamo fare a meno di meravigliarci di fronte alla follia di Yoko Taro. Nier: Automata passa costantemente da un genere videoludico all'altro, ma non per il gusto di cambiare, ma per un desiderio di varietà e per sorprendere il giocatore, per tenerlo incollato al gioco per tutto il tempo. Spesso ricorda un classico vecchio shoot'em up, ma in un mondo 3D, con una diversa struttura per le missioni, il che lo rende un gioco spettacolare.

Gli elementi di ruolo sono implementati molto bene raccogliendo chip e possiamo equipaggiare 2B con nuovi armamentari. Abbiamo a disposizione uno spazio limitato e per questo motivo è importante scegliere con saggezza cosa tenere e cercare di combinare i chip nel modo che meglio si adattano al vostro stile di gioco. Nier: Automata è speciale, nel senso che il gioco non ha alcun salvataggio automatico, ma bisogna piuttosto affidarsi completamente ai terminali di salvataggio che si trovano sparpagliati per il mondo di gioco. Se morite, verrete riportati all'ultimo terminale su cui avete salvato, ma se volete tornare velocemente al punto in cui siete morti, potete utilizzare i vostri esperienza, un po' come funziona in Dark Souls e Bloodborne. Allo stesso modo, potete anche trovare luoghi in cui sono morti altri giocatori, e qui avete a disposizione un paio di scelte da compiere. Una di queste è quella di effettuare una riparazione dell'androide di un altro personaggio, trasformandolo in un alleato che possa combattere al vostro fianco, se ci riuscite. Se non lo fate, vi troverete un nuovo avversario, spesso pericoloso, che pochi riescono a sconfiggere.

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Non ci è voluto molto prima che la musica di Nier: Automata diventasse per noi qualcosa di straordinario. Qui ci troviamo di fronte a brani composti in modo incredibile, che vanno da grandi archi con cori potenti a pezzi più rilassati per pianoforte. Non importa dove siete o cosa fate, la musica è sempre perfetta per la situazione in cui vi trovate ed è una gioia ascoltarla mentre si gioca. Lo stesso vale per il doppiaggio: potete scegliere tra la voce giapponese o quella inglese e, come avrete di certo immaginato, la nostra preferita è stata quella giapponese. Ma, a differenza di Final Fantasy XV dello scorso anno, il doppiaggio in inglese è davvero orribile. Gli aspetti tecnici non sono del tutto perfetti. Il gioco gira a 60 fotogrammi al secondo, ma si trova di fronte un sacco di volte a cali di framerate e altri problemi davvero significativi.

Nier: Automata è anche un po' troppo scuro in termini di scelte cromatiche, dove predominano soprattutto il marrone e il grigio. Con ulteriore marrone supplementare. C'è un sacco di marrone. Tutto è marrone. In una marea di variazioni e sfumature. L'intero gioco è permeato da uno sguardo annacquato che gli dà un aspetto un po' blando. Anche se inondato di sole, il mondo di gioco appare sempre grigio e opaco (e marrone), e il design dei nemici principali del gioco, i robot, è davvero noioso. Certo, sono disponibili in diverse dimensioni e varianti e con "abiti" diversi, ma il design complessivo lascia un po' a desiderare.

A parte questi difetti, Nier: Automata è davvero una gran bella avventura. Le battaglie sono soddisfacenti e ben animate, il mondo è gigantesco e ricco di contenuti. La storia e i suoi personaggi fanno un ottimo lavoro nel riuscire a mantenere coinvolto e appassionato il giocatore per tutta la sua durata. È assurdo, divertente e memorabile, ma soprattutto respira a pieni polmoni le tipiche atmosfere dei giochi Platinum Games; peccato solo per i problemi tecnici e il design un po' anonimo che incide sul nostro voto finale.

Ma a parte questo, Platinum Games riesce ancora una volta a difendersi molto bene e Nier: Automata è il gioco ideale per tutti coloro che amano l'azione frenetica accompagnata da una trama densa di contenuti. A questo si unisce un'interessante sperimentazione sull'uso degli angoli di ripresa, offrendo alla fine un prodotto che è sia classico che moderno al tempo stesso.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
+
Combattimento vario; Controlli ottimi; Colonna sonora fantastica; Personaggi incredibili; Trama travolgente; Bello il mondo di gioco.
-
Inizio un po' lento; Scelta cromatica non esattamente entusiasmante; Alcuni problemi tecnici significativi
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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