Nomada Studio ha prodotto uno dei successi più importanti dell'anno scorso con Gris, e al GameLab 2019 siamo riusciti a parlare con il direttore creativo Conrad Roset per sapere cosa è stato fatto per dare vita a questa esperienza artistica e commovente.
"Volevamo raccontare una storia emozionante, volevamo concentrarci sui sentimenti, toccare emotivamente il giocatore", ha spiegato tramite un traduttore. "Ecco perché non volevamo raccontare troppi elementi sulla storia, volevamo che avesse un finale aperto, ed è davvero la storia di un'evoluzione personale."
"Direi che il 70% delle persone coinvolte in Gris non proviene dalla tipica industria dei videogiochi", ha continuato Roset parlando dello sviluppo. "C'è gente dal mondo dell'arte, dal settore dell'animazione, dal cinema, dalla pubblicità - non erano gente che lavorava ai videogiochi. Quindi ci ha aiutato a creare un prodotto diverso, e anche per persone diverse, non è rivolto alle classiche persone che giocano ai videogiochi. Si sta aprendo il mercato, è un pubblico più ampio ".
Qui sotto puoi vedere l'intervista completa al Gamelab, in cui Roset parla anche dell'uso dei colori nel gioco e delle influenze quali Shadow of the Colossus e The Last Guardian.
Hai già giocato a Gris?