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Professor Layton e il Futuro Perduto

Professor Layton e il Futuro Perduto

Il professore col cilindro ritorna nel terzo capitolo di una delle serie più straordinarie presenti su Nintendo DS. Questa volta il tempo è il protagonista e i misteri si fanno più fitti...

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Quando si parla della serie di videogiochi con protagonista il professor Layton viene in mente una sola parola: ingegno. Ingegno sia dalla parte di chi gioca, chiamato a risolvere rompicapi ed enigmi spesso molto originali e cervellotici, sia dalla parte di chi produce il gioco. Level 5, infatti, è riuscita a trasformare una semplice raccolta di indovinelli da Settimana Enigmistica in un'esperienza di gioco unica, imbastendo il tutto con una storia di spessore sempre maggiore e regalandoci ogni volta elementi completamente nuovi.

Il primo Professor Layton fu un fulmine a ciel sereno, capace di conquistare i nostri cuori dopo appena poche ore di gioco. Ricordo di averci passato un anno intero su quel gioco, al quale sarò sempre grato per avermi alleggerito i lunghi viaggi tra casa e università. E credo che, nel suo piccolo, il gioco abbia alleggerito il viaggio anche alle persone che mi accompagnavano ogni mattina, le quali venivano continuamente interpellate da me per la risoluzione di un enigma difficile. Giocare in modo sociale su di un Nintendo DS è un'esperienza rara, e Layton è capace di portarla a compimento.

Professor Layton e il Futuro Perduto

Il secondo gioco fu soltanto la conferma della bontà di questo franchise. Anzi, in qualche modo fu superiore. Vuoi per il doppiaggio finalmente in italiano, vuoi per una storia davvero appassionante, vuoi per gli enigmi ancora di altissimo livello... Layton e il Vaso di Pandora era un capolavoro. Forse più capolavoro del primo, nonostante l'assenza del "fattore sorpresa" che l'anno prima ci aveva fatto cadere dalle sedie.

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Da qualche settimana ho fra le mani Professor Layton e il Futuro Perduto e, ancora una volta, le emozioni provate la prima volta che conobbi il sagace professore col cilindro si sono ripetute. Non userò tanti giri di parole: il terzo capitolo di Layton è un gioco straordinario, perfettamente allineato con i suoi predecessori in quanto a qualità degli enigmi e persino superiore dal lato della giocabilità e della trama.

Professor Layton e il Futuro Perduto

Partiamo proprio dalla storia. Questa volta il professore e Luke si trovano a Londra. Una Londra immaginaria, in un tempo non ben precisato. In effetti una delle magie della serie Layton è proprio la sua capacità di collocarsi fuori dal tempo, in una sorta di mondo parallelo. Londra e le persone che la popolano sembrano un incrocio tra un romanzo di Charles Dickens, un cartoon di Miyazaki e uno stile steampunk. Ergo, è impossibile collocare Layton in un periodo storico. I personaggi sono vestiti in stile tardo ottocentesco, le automobili sembrano vecchie Fiat Topolino e permane un certo senso di prevalenza della meccanica rispetto all'elettronica.

Questo breve discorso sul tempo perché, come suggerisce il titolo, Professor Layton e il Futuro Perduto vede il suo fulcro proprio nella componente temporale. Il professore riceve una lettera da Luke, il suo fidato assistente. Si tratta però di una lettera spedita dal futuro, che spinge Layton e il giovane Luke ad indagare. Nel frattempo in città non si parla che di un incidente avvenuto la settimana prima durante il test di una fantomatica macchina del tempo, nel quale ha perso la vita il primo ministro d'Inghilterra. La macchina del tempo, però, esiste davvero e Layton si trova ben presto a viaggiare nel futuro per scoprire una terribile verità e trovare la sua nemesi. La più insospettabile delle nemesi che l'umana immaginazione possa creare.

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Non proseguo oltre. La trama, come si diceva, è straordinariamente appassionante e i tasselli del mistero combaciano piano piano. I filmati d'animazione - splendidi come sempre - sono in numero ancora maggiore rispetto agli scorsi anni e contribuiscono pesantemente allo scorrimento della trama. Dopo quattro ore di gioco si è a malapena in grado di comprendere cosa stia succedendo e gli indovinelli risolti sono circa un quinto del totale. La longevità, in altre parole, è sempre molto elevata. Si consideri, inoltre, che come sempre esiste una certa percentuale di enigmi nascosti che spingono il giocatore a perdere molto tempo nelle varie schermate di gioco, scandagliando con il pennino qualunque angolo del touch screen.

Dal lato del gameplay, tutto è uguale a prima. Gli indovinelli spaziano da semplici puzzle a complicati giochi matematici, passando naturalmente per complicatissimi enigmi in cui è necessario osservare ogni minimo particolare. Il piccolo schermo del DS Lite non aiuta in questi casi. Tutto migliora con il DSi e diventa perfetto con il DSi XL. Questo non significa che i possessori di un Nintendo DS Lite non possano godersi pienamente il titolo, tuttavia in alcuni enigmi è necessario aguzzare la vista, forse anche più del dovuto.

Professor Layton e il Futuro PerdutoProfessor Layton e il Futuro Perduto

Un elemento comune è dato dal tempo: sono molti, infatti, gli enigmi basati su orologi e calcoli che includono ore, minuti e secondi. Una caratteristica certamente in linea con il tema dell'intero gioco, e non sorprende che molti degli enigmi più difficili abbiano proprio come tema il tempo che scorre.

Per nostra fortuna le monete aiuto si rivelano provvidenziali negli enigmi più complicati, considerando inoltre che al prezzo di due monete è possibile sbloccare un aiuto che, sostanzialmente, ci mette in bocca la risposta. Scarsamente consigliato a chi intende mantenere la difficoltà di gioco elevata, imprescindibile negli enigmi che ci fanno sbattere sistematicamente la testa contro la parete.

Il sistema degli appunti è ai massimi livelli: è possibile prendere appunti in ogni singolo enigma, attivando una modalità disegno che pone un velo semitrasparente sopra l'enigma, lasciandoci ragionare armati di gomma e matite colorate dal tratto di vario spessore. Talvolta la chiave dell'enigma consiste proprio nella sua schematizzazione attraverso gli appunti, pertanto la possibilità di avere a disposizione carta e penna virtuale in qualsiasi momento è graditissima.

Professor Layton e il Futuro Perduto

Infine, come in ogni titolo Layton, ci sono un paio di minigiochi che si sbloccano nel corso dell'avventura. Uno di questi è caratterizzato da una macchinina da portare a un traguardo attraverso un labirinto a scacchiera. Ci viene dato un certo numero di frecce da posizionare nel labirinto, le quali variano la direzione della macchinina. Detto così sembra piuttosto facile, ma con un rapido calcolo si può facilmente capire che le possibilità di posizionare le frecce sono centinaia e il percorso corretto è sempre e solo uno. Un vero minigioco contorto, in pieno stile Layton.

Insomma, anche quest'anno Layton ci sorprende con il suo gioco quasi perfetto. Diciamo quasi perché, al terzo capitolo, le novità non sono poi così tante. Ovvero, pur avendo apportato delle piccole migliorie, il gioco è sostanzialmente uguale a se stesso dal suo primo capitolo. Si tratta comunque di uno dei titoli per DS più interessanti e piacevoli di sempre. Un vero e proprio must per i possessori della console portatile DS.

09 Gamereactor Italia
9 / 10
+
Storia appassionante, ottimo design, enigmi impegnativi
-
Poche vere novità
overall score
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Recensioni degli utenti

  • Momo87s
    Trovo difficile impostare la recensione di un titolo di questo genere, d'altronde ci troviamo di fronte ad un gioco che non fa del gameplay il suo... 9/10

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