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Project CARS 2

Project CARS 2

Slightly Mad Studios torna con questo secondo racing, creando un simulatore di guida definitivo.

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È stato così facile amare Project CARS. È stata la storia grandiosa di questo piccolo studio che, grazie al crowdfunding, ha avviato un progetto su piccola scala che è cresciuto in modo esponenziale e, con il suo primo tentativo, ha dato non poco filo da torcere a colossi importanti come Gran Turismo e Forza Motorsport. Tuttavia, non abbiamo mai capito cosa passasse per la mente allo studio e al suo publisher (Bandai Namco) quando, sei settimane dopo l'uscita del primo gioco, hanno annunciato il sequel. Alcuni fan non sono sembrati particolarmente contenti o è sembrato strano che Slightly Mad Studios si fossero precipitati così velocemente a lavorare sul secondo progetto, a così poche settimane di distanza dal lancio del primo.

La differenza più evidente che si nota in CARS 2 è palese a pochi secondi dall'inizio del gioco. Stiamo parlando del suo aspetto, naturalmente, che ora è molto migliorato. L'intera introduzione risulta decisamente più elegante maggiormente definita, i menu sono più dettagliati, più rapidi e più fluidi. Gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro mescolando la semplicità di navigazione tipica dei giochi della serie Forza Motorsport con il design elegante di Gran Turismo e, in generale, l'effetto che si presenta davanti ai nostri occhi è di grande impatto.

La modalità di carriera/progressione è stato uno degli elementi che, nel primo gioco, ci erano apparsi particolarmente piatti. Ci è piaciuto perché, a differenza della concorrenza, ci ha dato grande libertà di scelta: in altre parole, non siamo stati costretti a guidare un minibus per nove ore per ricevere in cambio una Fiesta ST. Tuttavia, non abbiamo mai avuto la sensazione di sentirci particolarmente coinvolti oltre la nostra esperienza, in cui abbiamo partecipato ad eventi internazionali di motorsport. E questo problema persiste nel sequel.

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Puoi scegliere "pneumatici" per iniziare a personalizzare la vostra carriera. Coloro che vogliono iniziare con un modesto torneo KZ2 e correre in un go-kart possono farlo e poi - per 20 ore - ripercorrere da cima a fondo quella particolare disciplina. La libertà di scelta è un aspetto che non manca neanche questa volta, anche se siamo convinti che questa modalità fosse un po' forzata e datata (Forza e Gran Turismo hanno lo stesso problema). È obsoleta e, in futuro, ci piacerebbe vedere qualcosa di diverso per quanto riguarda le modalità carriera in queste esperienze racing. Qualcosa deve cambiare.

Non pensiamo che basti il fatto di avere la possibilità di creare il nostro pilota, che riceve e-mail con offerte di sponsorizzazione e viene citato con il suo nome in vari articoli dedicati ai motori. Questa configurazione si è rivelata una maledizione per ogni gioco sportivo nel corso dell'ultimo decennio, e qualcuno ha bisogno di fare qualcosa di nuovo per fare in modo che il giocatore si faccia coinvolgere nella propria carriera. Qui vorremmo avere la possibilità di personalizzare la nostra carriera online, creare squadre con altri dilettanti e competere contro altri, mentre tutti abbiamo la possibilità di scegliere allenatori e team manager veri (un po' come accade in un sim gestionale). Ci sarebbe piaciuto vedere qualcosa di un po' più personale come Toca: Race Driver, e non ci dispiacerebbe provare una storia dinamica piena zeppa di rivalità agguerrite con altri piloti, proprio come accade in un racing vero a più alto livello.

Dopo circa 14 ore di gioco in modalità carriera, ci siamo stufati di questa parte del gioco e ci siamo trasferiti nelle gare a tempo, nelle corse personalizzate. Ci sono 181 auto a disposizione (il doppio rispetto al primo gioco) e 46 diversi tracciati. Inoltre ci sono diverse versioni di ciascun tracciato, che è davvero impressionante. Ci siamo goduti Eau Rouge in Spa in tutto, dalle tipiche vetture Le Mans alla Nissan GT-R (R35) Nismo. Ci siamo anche goduti il cavatappi a Laguna Seca a bordo della nuova Ford GT 2017 e abbiamo anche corso a bordo della McLaren P1 attorno al Carraciola-Karussel su Nurgburgring. L'unico percorso di cui abbiamo davvero sentito la mancanza è stato quello del Mugello, che consideriamo il miglior al mondo per i racing virtuali.

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Per quanto riguarda la selezione delle auto a nostra disposizione, siamo molto soddisfatti della gamma di opzioni che offre Project CARS 2, sebbene vi sia un'irregolarità nel modo in cui le auto corrono o si comportano in strada. La differenza tra alcune vetture è un po' troppo pronunciata; ancora una volta è chiaro che lo studio si sia concentrato tantissimo su alcune auto, ma sembra anche che si sia dimenticato delle altre. Le vetture da corsa pura sono, naturalmente, l'attrazione principale del gioco e, oltre ad essere più inflessibili nella coppia e nel bilanciamento del picco-potenza, hanno freni decisamente migliori e una maggiore presa nei loro pneumatici. Ciò, naturalmente, si sposa con il fatto che stiamo parlando di macchine da corsa appositamente progettate e leggere, con freni in ceramica e scivolosi. Sono tram da strada come la Nissan GT-R Nismo, la Porsche GT3 RS e la Lamborghini Huracan che andrebbero un attimo riviste, in modo da non competere con i loro omologhi da competizione. Detto in altre parole, sono un po' blande, un po' immobili e per nulla veloci come lo sarebbero nella vita reale.

Pensiamo anche che lo studio non abbia davvero catturato le prestazioni di automobili come LaFerrari, la 918 Spyder, la P1 o la Aston Martin Vulcan. Come in Forza Motorsport, ci teniamo alla larga dal 75% delle vetture in offerta per questa specifica ragione, e anche se sappiamo che questo dipende dal fatto che siamo molto esigenti quando si tratta di automobili e prestazioni, avremmo comunque desiderato una maggiore sensazione di sentirci alla guida di una supercar.

Nel complesso, pensiamo che la frenata di questo sequel non sia abbastanza forte. Sappiamo che la maggior parte dei simulatori esagera in termini di accelerazione e decelerazione perché è impossibile simulare correttamente questa sensazione tramite un controller o un volante di plastica. In ogni caso, lo preferiamo rispetto ciò che abbiamo trovato in Project CARS 2, in cui un'automobile come la Porsche 918 Spyder sembra una Volvo XC70 quando si tratta di frenate rigide. Le prime tre ore sono ci hanno regalato parecchi momenti di frustrazione perché avevamo la sensazione che le auto non frenassero (questo deriva da iRacing, che è ancora il miglior simulatore di corse del pianeta). Le nostre auto preferite in Project CARS 2 sono di gran lunga l'Audi R8 LMS GT3 (2015) e la Porsche Cayman GT4 Clubsport MR 2016. Hanno un sacco di equilibrio, risultano dinamiche e vive, sono veloci e frenano molto bene. Danno anche grandi feedback in termini di grip e bilanciamento a seconda di dove ci troviamo in pista.

Per quanto riguarda la fisica dell'auto, Project CARS 2 è quasi identico al primo gioco. C'è un po' più di dettagli nella fisica dei pneumatici, però, va detto. Spingere le automobili a trazione posteriore al punto in cui si fa drift per tutta la pista è semplice da eseguire e molto difficile da mantenere (che è proprio come dovrebbe essere). Questo lo rende interessante per la modalità rallycross che abbiamo apprezzato, anche se le auto più piccole e più leggere di rallycross risultano un po' troppo ingombranti, un po' troppo pesanti, da essere completamente realistiche.

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Ciò che riteniamo davvero carente nel gioco è la sensazione di velocità, e in questo settore pensiamo che Project CARS 2 abbia fallito. Non abbiamo mai provato la sensazione che questo gioco fosse veloce, anche in base alla macchina scelta. Un esempio è quando ci siamo diretti verso Andretti Hairpin sopra la pitlane, dritta su Laguna Seca, in una McLaren 720S e il tachimetro diceva che fossimo a 244 km / h, ma in realtà sembrava che andassimo a 100 km / h. Top. Questa è una considerazione difficile per gli sviluppatori che cercano di simulare la corsa reale, quando si desidera che i tempi con la vettura giusta sulla strada giusta corrispondano a ciò che accade nella vita reale, ma in questo settore Slightly Mad Studios deve lavorare ancora tanto. Se non si salta direttamente alle opzioni della fotocamera quando si avvia il gioco per la prima volta e cambiate la fotocamera e il campo visivo, la sensazione è che il gioco sia ancora più lento.

Ai fini di questa recensione, abbiamo giocato a Project CARS 2 usando il Fanatec Clubsport Wheel Base, il Clubsport Forza Steering Wheel (inclusa la base) e i pedali Clubsport V3 e abbiamo anche provato il gioco con un Thrustmaster T300 RS per PlayStation 4 Pro. Abbiamo anche trascorso un paio d'ore su entrambe le console con i rispettivi controller, e anche se sappiamo che questo potrebbe essere un parere molto impopolare, una volta che avete giocato con un volante adeguato, il gioco diventa quasi ingiocabile senza. Naturalmente, è possibile guidare le auto sui 46 tracciati del gioco usando semplicemente un controller, ma non è mai soddisfacente e non si avvicina mai al senso di guida di un'auto reale. Anzi, la sensazione che si ottiene è quella di automobili afflitte dal sottosterzo. Proprio come nel caso di Assetto Corsa, Rfactor e iRacing, questo è un simulatore che vale la pena giocare con il volante. A seconda della console/piattaforma utilizzata, suggeriamo di acquistare un volante Fanatec e una sedia Playseat: questo gioco ne ha bisogno.

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Un reparto in cui il primo gioco si era distinto brillantemente era stata la grafica. Da allora sono trascorsi oltre due anni ed è stato utilizzato lo stesso motore grafico. Anche se gli effetti del tempo non lasciano nulla a desiderare, la grafica è generalmente un po' indietro rispetto a quella che abbiamo visto finora di Forza Motorsport 7. Project CARS 2 è tutt'altro che brutto, ma non ci ha impressionato tanto quanto il primo gioco due anni e mezzo fa. I tracciati sono un po' insignificanti e anche se capiamo perché gli sviluppatori non vogliono aggiungere roba che non c'è nella vita reale (i fan più ossessivi impazziscono se uno sviluppatore aggiunge una bandiera al di fuori del tracciato), ci aspettavamo un po' di più quando si tratta di fedeltà grafica. Le vetture sono fantastiche, ma il modello di danno è molto semplice.

E questa è la sensazione che avevamo addosso una volta abbandonato il volante per scrivere questa recensione. Project CARS 2 è irregolare: sottotono in alcune parti, ma assolutamente incantevole in altre. Slightly Mad Studios ha cercato di fare un po' troppo, ha tentato di dispiegare un po' troppo le ali da corsa e ha trascurato aree che speravamo di vedere migliorate. Come abbiamo già detto per molti dei titoli racing di Polyphony in passato, avremmo voluto un'esperienza più rigorosa, una cosa che avrebbe reso Project CARS 2 il miglior racing con vetture reali.

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08 Gamereactor Italia
8 / 10
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Fisica grandiosa; Ottimo il reparto sonoro; Controlli buonu; Bella presentazione: Un sacco di impostazioni; Frame rate solido.
-
Pessimo senso di velocità; Modalità carriera noiosa.
overall score
Questo è il voto del nostro network. E il tuo qual è? Il voto del network è la media dei voti di tutti i Paesi

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