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PS Vita: la recensione

A qualche settimana dal lancio, possiamo analizzare la console che ci ha accompagnati durante qualche viaggio, allietando le nostre serate e, talvolta, sostituendo la nostra console casalinga.

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Prendendo in mano una PS Vita per la prima volta, la cosa che si nota è la sua assenza di peso. La macchina è leggerissima, soprattutto se si considerano le sue grandi dimensioni. Eppure, non appena si accende lo schermo, ogni dubbio viene spazzato via: lo schermo OLED, qualitativamente analogo a quello dei cellulari di fascia alta, che rende il prodotto particolarmente esclusivo.

Ma, come si suol dire, non ci sono rose senza spine.

Il sistema di menu usa il tipico design Sony: non è molto intuitivo e richiede inutili tocchi extra per compiere qualunque azione. Sarà interessante vedere se eventuali aggiornamenti futuri adatteranno il menù alle esigenze e alle idee dei consumatori che, siamo certi, emergeranno nel corso dei prossimi mesi.

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Un'applicazione di benvenuto funge da primo tutoria, per insegnarci ad utilizzare le novità della console, ma a un ritmo che ci fa piangere. Inoltre, la decisione di limitare l'uso della console a un solo utente è semplicemente assurda. Aggiungiamo questo aspetto alla lista delle novità che ci attendiamo nei prossimi aggiornamenti del firmware.

Se giocate senza cuffie, ritroverete spesso il vostro pollice intento a coprire gli altoparlanti stereo, ovattando il suono di tanto in tanto. Eppure, guardando la scocca della console, è difficile trovare un altro punto in cui Sony avrebbe potuto infilarci gli altoparlanti

Riguardo alle due levette analogiche: difficile credere che ci siano voluti così tanti anni per creare una console portatile che fornisse dei controlli paragonabili a quelli casalinghi. A differenza del piccolo e scomodo stick presente su PSP, i due analogici di PS Vita sono comodi e facili da usare (e, a mio personalissimo avviso, persino più comodi di quelli del controller PS3).

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La durata della batteria, con luminosità al massimo e Wi-Fi acceso, raggiunge le tre ore, che diventano quattro se si scurisce lo schermo e si disattivano i servizi di rete.

La nuova funzionalità Near è un mix divertente tra le mappe di Google e la classicla lista amici. In alcuni titoli si possono vincere dei premi aggiuntivi semplicemente trovando un altro giocatore vicino. Si possono anche lasciare doni (ad esempio, un veicolo costruito in ModNation Racers) ai visitatori curiosi. C'è un sacco di potenziale in questo strumento, che crea una sorta di social network alternativo.

Fino ad ora, nel complesso, l'esperienza in compagnia della nuova console è stata comunque positiva. Ai menu ci si può abituare, in fondo sono stati ben implementati, e l'hardware è seducente. Come ci aspettavamo.

Durante queste settimane abbiamo letto di vari problemi legati al software. La console si blocca, diventa inutilizzabile, restituisce strani messaggi di errore. Si tratta di qualche problema che abbiamo verificato noi stessi, ma che nella maggior parte dei casi si risolve semplicemente riavviando la console (ossia, tenendo premuto il tasto di spegnimento per 20 secondi). In un caso abbiamo dovuto formattare la console al fine di far funzionare il servizio Near, che risultava inutilizzabile.

PS Vita: la recensione

E ora, la vera buona notizia: su PS Vita è possibile trasferire la propria collezione di Minis e i giochi PSP acquistati dal Playstation Store. Questo significa che anche i giochi attualmente in vendita sullo store compatibili con PSP sono altresì compatibili con PS Vita: centinaia di ottimi titoli a meno di 10 euro. Abbiamo voluto subito testare Monster Hunter Freedom Unite, uno dei grandi titoli PSP, con buoni risultati in termini di emulazione. Non vi sono filtri grafici, pertanto si ottiene qualche fastidioso ma accettabile effetto pixellato.

Purtroppo, va segnalata l'incompatibilità dei Minis scaricati attraverso il proprio abbonamento Playstation Plus, un problema che Sony ha annunciato di voler risolvere.

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Ma, PSP e Minis a parte, su PS Vita ci sono già un sacco di titoli interessanti. Uncharted: L'Abisso d'Oro e Wipeout 2048 sono ovviamente i grandi titoli, ma anche Rayman Origins e, sorprendentemente, Unit 13 si sono rivelati esperienze da consigliare caldamente a tutti.

Sony ha dimostrato di essere in grado di lavorare anche con le console portatili. PS Vita è una grande macchina, con l'unico limite dato dalla durata della batteria, che ci costringe a girare con l'alimentatore sempre in tasca (a proposito, compatibile anche con una presa USB).

Quando sentiamo il bisogno di giocare un bel titolo per una console casalinga, ma non abbiamo l'opportunità di sederci di fronte a uno schermo con il controller in mano, ecco che PS Vita viene in nostro soccorso, entrando di diritto nella lista delle nostre console portatili preferite. Da un punto di vista del design, la console funziona egregiamente e, considerando i primi titoli a nostra disposizione, c'è davvero molto potenziale.

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