Amplitude

I cosiddetti rythm games una volta rappresentavano un vero e proprio business, dal momento che non esisteva nessuno sulla Terra che non possedesse almeno una copia di Guitar Hero a metà degli anni Zero. Anziché lasciarsi coinvolgere in epiche battaglie come un tempo, non mancava occasione, in compagnia dei nostri amici, di sfidarci in fantastiche sessioni a base di rock armati di chitarre di plastiche, il cui unico e solo scopo era quello di riuscire a premere i tasti del manico con tempismo perfetto. Guitar Hero ha conquistato facilmente critica e giocatori e un tempo era molto più di un semplice gioco, ha rappresentato una vera e propria istituzione culturale, tanto che anche la famosa serie South Park ha voluto dedicargli un episodio.

Ma quelli erano tempi diversi, e con l'avanzare del tempo, il mercato in questione è diventato decisamente saturo, anche per colpa di capitoli successivi meno brillanti; inoltre l'avvento di concorrenti, come Rock Band, che hanno introdotto nuovi strumenti musicali in plastica oltre alla chitarra, ha comportato un aumento dei prezzi a dir poco spaventoso, a cui tuttavia non si è affiancata altrettanta qualità. Come con un colpo di spugna, gli strumenti di plastica che una volta abbiamo tanto amato sono stati rapidamente dimenticati e lasciati a prendere polvere in qualche angolo remoto della nostra cantina o soffitta.

Dopo tanto tempo, lo sviluppatore Harmonix - la mente collettiva dietro l'originale Guitar Hero - ha deciso di fare il suo ritorno con il reboot di un loro vecchio titolo de 2003 per PlayStation 2, chiamato Amplitude, un gioco che per molti versi è stato il grande punto di partenza per Guitar Hero, ma è stato anche un titolo che è stato presto accantonato non appena il genere rhythm ha preso il sopravvento.

Forse come ulteriore riprova della impopolarità temporanea dei rhythm/action games, lo sviluppatore non è riuscito a trovare un editore interessato a rinvigorire la serie per l'attuale generazione (questo nonostante il plauso che la critica ha elargito al suo predecessore). Il gioco è stato, però, finanziato con successo grazie a Kickstarter, dimostrando che seppur il genere sia sceso in termini di popolarità, non è stato affatto dimenticato. Si tratta ancora di un cult, e hanno voluto farlo.

Amplitude vede Harmonix tornare ad un'epoca più semplice, un tempo che è stato successivamente spazzato via dallo stile di vita da rockstar. Se avete giocato alla versione del 2003, allora sapete già cosa aspettarvi da questo titolo, in quanto non si discosta molto da quanto visto all'epoca. Il reboot è più di un omaggio al gioco classico, piuttosto che uno sforzo diretto a evolvere la serie o il genere in qualche modo.

Per fortuna Amplitude non richiede l'uso di uno strumento in plastica extra con bottoni. I comandi sono semplicemente i pulsanti L1, R1 e R2. I giocatori si occupano di una nave spaziale che scivola lungo diversi binari colorati, dove ogni binario corrispondente ad un elemento musicale diverso, batteria, basso, voce, ecc. Se il giocatore preme i tasti corrispondenti alla nota presente sul tracciato, le note attivano una piccola porzione del brano. Se il giocatore attiva con successo abbastanza note in sequenza, la traccia viene "catturata" e la sezione suonerà automaticamente per un certo numero di bar, permettendo al giocatore di sbloccare un'altra sezione. L'idea è semplice e il sistema di controllo semplice, ma il senso del ritmo, i tempi e la destrezza necessaria rendono il gioco molto più impegnativo rispetto a quanto la premessa di base vorrebbe far credere.

Amplitude offre un buon livello di creatività compositiva ai giocatori, dando loro dato la libertà di scegliere l'ordine in cui si aggiungono i vari elementi musicali, a seconda di quale tracciato si concentrano i loro sforzi. Il gioco è davvero molto bello e sarà sicuramente molto apprezzato da chi ama la musica.

Nonostante la forte attenzione alla musica e della composizione, Amplitude non perde mai di vista il fatto che, nel suo profondo, è ancora un videogioco. Se si sbaglia pulsante o non suona bene, non solo scoordina la musica, ma questo si traduce anche in un calo di energia della navicella nella barra apposita. Se sbagliate troppo, il game over sarà in agguato. Completare le sequenze correttamente fa aumentare il moltiplicatore che è essenziale per ottenere i punteggi più alti e sono necessari più tentativi per riuscire a padroneggiare bene un brano e raggiungere un elevato ranking nelle classifiche.

Il gameplay si divide tra la campagna e il freeplay, ma visto che la storia è praticamente inesistente, l'unica ragione che ci spinge a giocare la campagna è quella di sbloccare canzoni extra e una volta completata, sicuramente non tornerete a giocarci. In fin dei conti, in titoli di questo tipo, la storia occupa un ruolo molto secondario e superfluo. Molto importante è la selezione musicale, ed è in questo settore che il ridotto budget del gioco viene a galla.

Per quanto non sia riuscita ad ottenere brani con licenza, Harmonix ha ingaggiato musicisti a comporre alcune canzoni, e anche realizzare 10 dei 30 brani inclusi nel gioco. Ciò significa che vi è una palese mancanza di varietà in questa selezione, un aspetto che peserà a coloro che non amano la musica elettronica. La quantità di lavoro necessaria per sbloccare tutti i brani ci sembra un po' esagerato, in quanto alle volte richiedono ripetizioni di altre tracce quasi 50 volte. Ovviamente diventa frustrante.

In un modo un po' simile a Guitar Hero, i livelli di difficoltà più elevati rappresentano una sfida per i giocatori più accaniti che vorranno destreggiarsi nella modalità online. Qui potete sfidare o collaborare con altri giocatori, e funziona anche abbastanza bene. Bloccare il percorso all'avversario o utilizzare i power-up al momento giusto, ha creato dei momenti davvero molto divertente. Si tratta di un bel gioco da condividere con gli amici ad una festa.

Purtroppo, non possiamo ignorare il fatto che le canzoni siano un poco varie e sconosciute, un aspetto che ha un certo impatto sul gioco. Per fare un'analogia, se Guitar Hero Live è la band che riempie i palazzetti dello sport facendo sold-out, Amplitude è quel gruppo che suona il mercoledì in un bar della città, con le loro selezioni musicali. Anche con questi difetti, Amplitude vi condurrà attraverso un viaggio che è altrettanto impegnativo, soddisfacente e ipnotico.