Le collezioni di minigiochi sono la croce e la delizia di Nintendo Wii. La console di casa Nintendo, infatti, ha contribuito alla creazione del social gaming, sostituendosi nelle serate più uggiose ai vecchi giochi in scatola. Al contempo, però, la proliferazione dei party game ha contribuito ad affossare la percezione della console da parte degli hardcore gamer. A un titolo con protagonista Mario, Link o Samus, ne seguono decine costituiti esclusivamente da collezioni di minigiochi a basso costo. E qualcuno si è sentito tradito.
Il problema, però, non è dato dalla presenza dei party game in sé, ma dalla loro qualità. Spulciando una lista di release per la console di casa Nintendo, infatti, troviamo numerosi titoli da dimenticare. Eccezion fatta per le collezioni first party e per qualche rarissimo caso, la maggior parte dei giochi a tematica sociale sono solo buoni per regolare la gamba più corta del vostro tavolino.
Le eccezioni, tuttavia, ci regalano qualche bel momento. Si pensi a giochi come Wario Ware: Smooth Moves, Wii Sports Resort o anche il vecchio Super Monkey Ball: Banana Blitz: titoli certamente dedicati a un pubblico casual, ma con i quali riusciamo ancora ad animare una festa a tanti anni dall'uscita.
L'ultimo gioco facente parte di questo genere si chiama Go Vacation, titolo Namco con cinquanta (!) minigiochi inclusi. Solitamente questo genere di collezioni passano inosservate agli occhi del critico videoludico, ma questa volta un elemento ha attirato la nostra attenzione: la distribuzione. In Europa, infatti, il gioco è distribuito da Nintendo stessa. Generalmente questo tipo di operazioni avviene quando Nintendo crede realmente nel prodotto, e si sa quanto l'azienda di Kyoto sia attenta alla qualità.
In effetti Go Vacation per molti versi sta agli antipodi dei party game malcurati che proliferano sulla console Nintendo. La presentazione è decente, non si ha mai quel senso di "economicità" nella realizzazione, e nel complesso vi è la sensazione che si siano investite più energie del solito.
Come suggerito dal titolo, Go Vacation è un gioco ambientato in un villaggio vacanze ambientato su di un'isola. L'idea, per molti versi, fa il verso a Wii Sports Resort e alla sua Wuhu. In questo caso, però, il luogo si chiama Kawawii (se avete capito il gioco di parole siete dei maledetti otaku) ed è decisamente privo di quell'"anima" di cui parla Miyamoto quando descrive l'isola di Wuhu. Ciononostante, l'isola è visitabile completamente, sia a piedi che con i numerosi veicoli presenti.
Il gioco, infatti, richiede al giocatore di esplorare l'isola al fine di raggiungere le attività da svolgere. È così che ci troviamo a muoverci in lungo e in largo per individuare l'attività giusta per noi e per attivare il minigioco vero e proprio.
Come detto, la collezione di minigiochi è molto variegata: cinquanta attività, che spaziano dagli sport estivi (beach volley, surf, eccetera) fino alle attività un po' più estreme (dalle moto d'acqua al paracadutismo). L'isola vacanze, però, non è il classico luogo dove regnano le attività in costume da bagno: oltre alla spiaggia il giocatore può infatti visitare luoghi decisamente eterogenei, che spaziano dalla montagna innevata alla città, passando per una zona verde con laghi e rapide. L'ambientazione è dunque molto variegata, e le attività praticabili altrettanto dissimili tra loro.
Questo è probabilmente l'aspetto più positivo del gioco: gli sviluppatori sono riusciti a infarcire il gioco con cinquanta diversi sport senza farli somigliare troppo tra loro, una caratteristica assai rara nei giochi third party con tematica sociale.
Lo stesso, però, non si può dire della cura con cui ogni sport è stato realizzato. In ogni collezione di minigiochi è praticamente ovvio che vi siano attività più gradite e meno gradite, ma in certi casi si è notata una vera e propria disparità di produzione, in particolare nei controlli.
Nelle prime dieci attività sperimentate ci siamo trovati a staccare e riattaccare il Nunchuk diverse volte. L'esplorazione dell'isola, infatti, richiede la presenza del Nunchuk per ogni giocatore. Le attività possono richiedere l'uso del solo Wii Remote (click!), l'uso della configurazione con Nunchuk (clack!), l'uso del WiiMotionPlus (click e clack!), il WiiWheel (click!) o l'uso della WiiZapper (dove diavolo l'ho messa?), senza contare la possibilità di usare la Balance Board. Un vero disastro, specie per gli ospiti che non sono molto avvezzi all'uso dei vari accessori Nintendo.
In alcuni casi, e in particolare nel controllo di alcuni veicoli, la configurazione dei controlli è a dir poco ridicola. Per sterzare con una moto d'acqua o con un ATV è necessario inclinare a sinistra e a destra WiiMote e Nunchuk. La sterzata è quanto di più impreciso si possa realizzare e, considerando che i mezzi di trasporto sono spesso fondamentali per attraversare l'isola, il gameplay diventa molto frustrante.
Fortunatamente il reparto tecnico viene in aiuto, fornendo al gioco una grafica attraente (di alta qualità in alcune occasioni) e un sonoro piacevole (splendida la canzoncina iniziale). Go Vacation poteva essere la collezione di minigiochi definitiva per Nintendo Wii se gli sviluppatori avessero riposto un po' più di attenzione nei controlli, che in alcuni casi compromettono completamente la riuscita del minigioco. Dei cinquanta giochi presenti, però, se ne salva almeno una buona metà. Se non avete troppe pretese e cercate una collezione completa di minigiochi, Go Vacation è quello che fa per voi. Non è perfetto, ma rispetto a tante altre collection evita di prenderci in giro con promesse non mantenute.