Rock Band 3

Harmonix è riuscita a fare un sacco di cose in Rock Band 3. Ma ciò che mi impressiona di più è come siano riusciti a produrre un gioco che sembra nuovo ed emozionante in un genere altrimenti sovraffollato. Da quando ci fu l'esplosione di Guitar Hero qualche anno fa (quattro anni e mezzo fa in Europa) siamo stati letteralmente sommersi da titoli musicali che ci facevano suonare note a noi familiari, ci facevano discutere a lungo per accordarsi con il resto della band sul brano da suonare e ci obbligavano a discutere la rilevanza odierna di gruppi come Aerosmith e Green Day.

Alla fine questi giochi fanno parte di un grande parco, ma la superficie di questo parco sta lentamente diventando sabbie mobili. Ed è dunque logico che Harmonix, prima o poi, avrebbe fatto il salto verso un nuovo livello.

Dopo avere creato o, piuttosto, rivoluzionato un genere con Guitar Hero, lo studio di Boston lo ha rifinito con Rock Band, ha raccolto dei trofei con le licenze di The Beatles: Rock Band e ora sta compiendo un ulteriore passo verso il realismo.

La profondità è la prima cosa che mi colpisce in Rock Band 3. Sin da quando ci consigliavano di "considerare l'acquisto di una chitarra vera", gli sviluppatori hanno sempre avuto l'ambizione piuttosto scontata di diffondere la gioia derivante da un gioco che consente di suonare musica vera. La gioia di renderlo più accessibile e invitante, ma sufficientemente complesso per persone che cercano un elevato grado di profondità. Quali altri giochi possono vantare una tale profondità e dedizione al realismo? Microsoft Flight Simulator, forse. Ma non si tratta di rock 'n roll.

Rock Band 3 è un insegnante di musica ambizioso. Anche se alla maggior parte delle persone non interessa come suonare un do minore, l'opportunità di farlo è a portata di mano. A pochi menù di distanza dal party game del venerdì sera c'è una guida dedicata alla creazione di canzoni. Una cosa tremendamente profonda. Le fondamenta si calano con i nuovi strumenti targati Mad Catz, la tastiera e la chitarra. Quest'ultima è disponibile in due modelli: una replica con 102 pulsanti della Fender Mustang e una Fender Squier con vere corde che può essere collegata a un amplificatore. Un piatto extra è stato aggiunto alla batteria, che questa volta si presenta davvero silenziosa e robusta.

La tastiera è un'ottima aggiunta che consente ad Harmonix di includere altri tipi di canzoni. Non importa se preferite Imagine di Lennon, The Look dei Roxette o i Doors, sapete che sarà sempre qualcosa di nuovo. Inizialmente non vi sentirete una rockstar, strimpellando sulla mini-tastiera, ma ben presto vi renderete conto di esserlo.

L'hardware è eccellente, con un insieme di tasti ampio e un convincente senso di stabilità. Gode inoltre di una grande flessibilità di utilizzo, che consente un uso orizzontale su di un cavalletto o verticale, con una tracolla che trasforma la tastiera in una keytar anni Ottanta. Un rapido movimento con la propria mano sinistra e si raggiunge il pulsante dell'overdrive e il "filtro", una leva che cambia il suono delle note più lunghe. C'è anche un output MIDI che consente di usare una tastiera qualunque con il gioco.

La chitarra, come abbiamo detto, è disponibile in due modelli ma, naturalmente, anche le chitarre dei vecchi titoli sono compatibili con il gioco. Essendo un fan delle vecchie chitarre di plastica, ben presto queste sono diventate i miei strumenti preferiti. La prima impressione, a prescindere dalle precedenti esperienze, è di terrore puro. Impugnare la nuova Mustang con 102 pulsanti è completamente spiazzante, all'inizio.

Personalmente sono riuscito a giocare solo a livello medio in modalità pro, dove suono singole note e qualche accordo. Le note appaiono sullo schermo con un numero alla corda corrispondente, ed è davvero semplice da capire. Anche se il cervello macina una quantità esagerata di informazioni, come ad esempio "piazza il dito sul quarto tasto della terza corda", tutto è molto chiaro e logico.

Quando iniziamo ad imparare gli accordi le cose si fanno più difficili, ma in una maniera piacevole. Harmonix ha creato il suo sistema di illustrare gli accordi con delle forme e simboli per ogni accordo. Si ottiene un numero che ci indica dove piazzare il dito del barrè e il simbolo sullo schermo ci indica come piazzare le restanti dita. Occorre un po' di memoria, ma è indubbiamente logico. comunque, è un po' limitante la possibilità di poter suonare un re maggiore in un solo modo.

Se vi sembra troppo complicato, allora siamo sulla strada giusta. Lo adoro. Il gioco mi chiede tantissimo, ma la soddisfazione che provo quando inizio ad azzeccare le prime note è favolosa. Capire che cosa serve per suonare qualche semplice sequenza di accordi mi ha fatto subito provare un profondo rispetto per i veri musicisti. E come bonus aggiuntivo posso afferrare la mia vera chitarra e mettere in pratica quello che ho appena appreso (una cosa che in Microsoft Flight Simulator non posso fare, a meno che non mi metta a dirottare un Boeing).

Le parti vocali possono essere cantate in tre diverse armonie, un funzionalità introdotta con The Beatles: Rock Band e particolarmente ben riuscita anche in Rock Band 3. Sto ancora giocando a The Beatles: Rock Band per imparare a menadito le armonie più difficili, e avrò molto da lavorare con Rock Band 3 (grazie anche alla versione live di Good Vibrations dei Beach Boys).

Tutti possono cantare e, esattamente come nei precedenti titoli della serie, cantare è un modo eccllente per fare giocare amici che solitamente non giocano con i videogame. Durante le sessioni di Rock Band 3 che ho solitamente effettuato, la regola "sceglie il cantante" è uno standard, e per la maggior parte del tempo ci siamo trovati a suonare canzoni familiari come "Living in America", "I Wanna be Sedated", "Break on Through" e "Bohemian Rhapsody". Non si sfugge a "Bohemian Rhapsody".

La lista di 83 canzoni è eccellente, variegata e in grado di evocare emozioni. "Been Caught Stealing" ci fa saltare, il nanana di "Centerfold" ci fa sorridere, abbiamo a che fare con la semplicità di "Space Oddity" e le voci sibilanti di "Beautiful People". Non dimentichiamoci "Walkin' on the Sun" che fa muovere la testa dei componenti della band come dei piccioni in una piazza.

Se ci lasciamo gli strumenti alle spalle e guardiamo il lato software della cosa, c'è molto di cui essere felici. La modalità tour è stata semplificata questa volta, e al posto di un tour mondiale epico ci sono delle "sfide" nelle quali si suonano alcune canzoni in un colpo. Stelle a parte, si possono anche collezionare delle picche completando delle sfide specificamente dedicate ad alcuni strumenti. Abbiamo visto questo genere di funzionalità in Guitar Hero, e le meta-sfide includono l'attivazione del'overdrive un certo numero di volte.

Le sfide e le loro medaglie di bronzo, argento e oro sono una soluzione intelligente che consente alle band di giocare per un paio di ore tutti assieme fornendo un senso di appagamento generale.

Se volete fare proprio tutto in Rock Band 3, dovrete dedicare una buona parte dell'anno venturo al gioco, in quanto il gioco è assolutamente denso di contenuti. Obiettivi e trofei a parte, ci sono un sacco di mete da raggiungere; tutto, dal completare una canzone con la tastiera in modalità pro alle trivialità come accordare uno strumento. Queste mete sbloccano nuovi strumenti e vestiti per la nostra band. E buona fortuna con "Obsessive Complusvie". L'obiettivo: "Suonare ogni nota in Rock Band 3".

Rock band 3 include una navigazione migliorata e un'esperienza complessiva di qualità superiore. Le tracce sono più facili da seguire, fallendo una canzone la band può comunque scegliere di terminarla, eccetera. È molto semplice organizzare la propria libreria di canzoni e creare una playlist. Rock Band 3 inoltre tiene traccia dei nostri brani preferiti. Ci sono inoltre dei menù separati per ogni membro della band nella parte bassa dello schermo, una soluzione molto buona. Un solo pulsante e si può uscire dalla canzone e cambiare la difficoltà mentre i Dio ci prendono a calci nel culo con Rainbow in the Dark.

Harmonix ha inoltre compiuto un grande sforzo con l'editor dei personaggi di Rock Band 3, che ci lascia personalizzare il look della nostra rock star. Personalmente non mi faccio catturare da questo genere di cose (preferisco perdere tempo a scegliere un bel nome per la band) ma si tratta comunque di un punto in più alla constatazione del fatto che Harmonix questa volta ha tentato di creare il gioco musicale perfetto.

E Rock Band 3 è più o meno perfetto. Certamente una pietra miliare per il genere musicale. L'unica pecca che posso riscontrare è data dall'enorme investimento in termini di tempo che questo gioco richiede per poter essere provato al massimo delle sue potenzialità. Ma potete sempre e comunque utilizzare i vecchi strumenti, e Rock Band 3 potrà regalarvi ore ed ore di divertimento soltanto con una vecchia chitarra di plastica. L'accessibilità, l'archivio delle canzoni, l'ambizione e il puro intrattenimento di questo gioco ci dicono una sola cosa: Rock Band 3 è il miglior gioco musicale di sempre. E il pensiero di cosa potrà esserci in futuro ci lascia semplicemente senza respiro.