Ho cominciato a giocare Sniper Elite V2, ed ero fiducioso. La saturazione degli shooter ambientati nella Seconda Guerra Mondiale è svanita da tempo, mentre l'idea di concentrarsi sul ruolo di un cecchino è davvero attraente, come già dimostrato dal recente successo di altri giochi simili. Volevo tornare a quel tipo di armi e ritrovare quel tipo di situazioni in assenza di una "guerra moderna", come nei film e nei videogiochi di dieci o dodici anni fa.
Un cecchino si deve nascondere, deve ingannare i gruppi di nemici, possedere velocità intelligenza e l'occhio di un elfo, ma in modo molto più realistico. In questa missione, Karl Fairburne è il nostro uomo. Essendo un tiratore esperto, anziché combattere in prima linea, la sua avventura ci promette una grande quantità di missioni di infiltrazione e colpi precisi da oltre 100 metri di distanza.
È il 1945, il Terzo Reich è nei guai. Alcuni tedeschi importanti si stanno accordando con i russi, e l'intera trama ruota attorno alla temibile bomba V2 3000, un nome che a sua volta indica che questa è la versione moderna del gioco creato da Rebellion sette anni fa.
Le premesse sono buone: la formula di gioco è originale, il contesto è appetibile e lo studio ha esperienza. Cosa può andare storto? Beh, Rebellion ha fatto molte cose esattamente così come si facevano nel 2005.
E non ci riferiamo alla tanto decantata "kill cam". Se siete fra quelli che ripetono più e più volte le fatality di Mortal Kombat, qui troverete qualcosa di mai visto. La telecamera seque tutti i vostri migliori colpi dalla prospettiva del proiettile, attraversando l'intera scena in slow motion e mostrando i danni sugli organi interni e le ossa del nemico, a seconda dell'angolo di impatto. Anche se può essere crudo, l'effetto è molto curioso e spettacolare, per nulla fuori luogo considerando la soddisfazione che si prova quando si riesce a piazzare un colpo preciso da una distanza siderale. Senza dubbio, si tratta di una di quelle funzionalità che vorrete mostrare agli amici.
Ma sembra anche uno di quei film in cui tutto lo sforzo e il budget viene investito in una sola scena. Tutte le buone idee, cioè, si distruggono a causa della qualità complessiva del gioco. Sniper Elite V2 comincia a mancare qualche colpo, e dopo un po' si finisce per perdere tutta la fiducia iniziale.
Le cose peggiori sono le violazioni dell'ABC dello sviluppo di un videogioco. Ad esempio, usare la X per bloccare i nemici quando, di norma, si usa il tasto R1. Non è inoltre normale che lo zoom del cannocchiale si attivi solo occasionalmente, considerando che il fucile da cecchino è la nostra arma primaria per la maggior parte del tempo. Non è bello che il sistema di copertura funzioni saltuariamente, scegliendo quali elementi si possono utilizzare e quali no in maniera casuale. Quando si inizia a morire per questi motivi, tutti i fronzoli diventano scarsamente utili.
Altri errori possono essere perdonati. Mi sembra ridicolo che il protagonista respiri con l'asma quando osserva attraverso il cannocchiale, o che i suoi passi siano sempre rumorosi e goffi. Lo "screen tearing" o il tremolio delle texture si potrebbe anche perdonare, se il gameplay restasse ad un buon livello di qualità, soprattutto perché molti luoghi ed eventi sono stati ben realizzati. Tuttavia, quando alcune azioni non funzionano come ci si aspetterebbe in un gioco che dovrebbe puntare tutto sulla precisione, il gioco cade inevitabilmente nella mediocrità.
Altre buone idee rovinate si riscontrano nel modo in cui si affrontano le missioni. Le missioni sono aperte, e ogni situazione può manifestarsi in modi diversi. Questo funziona in alcune sezioni, in grado di rendere l'esperienza gratificante (al di là dei colpi spettacolari in ralenti). Il problema è che molte sequenze sono rovinate dall'intelligenza artificiale scarsa che governa i nemici. Potete scegliere la strategia che preferite, ma alla fine si finisce troppo spesso per ammazzare tutti. Inoltre, quando si lascia da parte il fucile di precisione o le mine, la sezione "sparatutto" del gioco perde molta qualità: ciò dimostra che Fairburne non è un esperto di fucili come i Luger o i Thompson.
Il guaio è che il gioco ha molto potenziale, perché le missioni sono varie e divertenti. Sniper Elite V2 sa che il ruolo del cecchino non si pone nel centro della battaglia, e quindi alterna sezioni shooter ad altre azioni come il sabotaggio, i furti, gli omicidi silenziosi. Ma anche qui c'è un "ma": perché sono stati inclusi così pochi scenari?
Gli ambienti di gioco sono vari, tuttavia il percorso è di solito lineare e non spinge il giocatore ad esplorare. C'è un obiettivo da raggiungere in uno scenario decente; peccato che non ci sono compiti minori o che non si insista sulle fasi di spionaggio. Le mappe che Fairburne porta nella sua bisaccia sono tanto originali quanto desolanti.
Anche se non si può dire che sia un pessimo gioco o un titolo sconsigliato, Sniper Elite V2 può essere frustrante e, a volte, deludente se si considera il suo enorme potenziale. Alla fine, la sensazione che si prova quando si effettuano calcoli sempre più complessi per centrare un obiettivo dalla distanza è davvero eccellente. Se cercate questo aspetto e l'atmosfera vi interessa, vale la pena provare questo gioco.