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The Bureau: Xcom Declassified

The Bureau: Xcom Declassified

Dopo Enemy Unknown, un gioco che ci ha lasciati a bocca aperta, ecco lo sparatutto tratto dalla serie. E, per certi versi, è una sorpresa.

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Perché si dovrebbe creare uno sparatutto di Xcom? Questa è la domanda che ci siamo posti quando il gioco conosciuto come The Bureau: Xcom Declassified è stato annunciato. I fan della serie classica non erano felici, e il gioco è presto scomparso dai radar. Come un UFO schiantatosi a terra.

Firaxis ha poi creato Xcom: Enemy Unknown, che ha placato i fan oltraggiati da Declassified che temevano l'eccessiva distanza dal materiale di partenza. Tutto ad un tratto, uno sparatutto Xcom non sembrava più una pessima idea, anche se è giusto presumere che ci sarà comunque un sacco di gente ancora dubbiosa.

Io ero uno di loro. Anche se non mi definisco profondamente scettico, ero curioso di vedere cosa avrebbero fatto. Dopo aver messo le mani sul gioco, sono meno preoccupato. The Bureau: Xcom Declassified è promettente, anche se non si sa ancora quanto.

The Bureau: Xcom Declassified
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Prende in prestito da una varietà di fonti diverse. La più ovvia delle fonti di ispirazione è Xcom: Enemy Unknown. Era un gioco eccellente, ambientato nello stesso universo. Le altre influenze sono meno evidenti. Il senior producer Nico Bihary ha citato film come The Day The Earth Stood Still. Dal punto di vista culturale, è facile vedere quale sia l'eredità del gioco, ma da un punto di vista di gameplay è difficile non ignorare l'impatto che la serie Mass Effect di Bioware ha avuto sullo sviluppo di questo gioco. Permettetemi di spiegare.

In Xcom si controlla una squadra di tre uomini a caccia di alieni. È possibile controllare direttamente uno - Carter - e dare ordini agli altri due. Gli ordini sono impartiti tramite un menu radiale che rallenta il tempo, e la squadra svolge diligentemente le istruzioni, andando in copertura ed eliminando la feccia aliena.

È tutto molto familiare, e una volta che i tasti sono mappati nel nostro cervello, non ci vuole molto a fare i conti con l'interfaccia di gioco. In questa fase iniziale, il gioco è anche molto facile. Ero del tutto metodico, e volevo provare una varietà di trucchi e manovre, così ci ho messo un po' di più ad attraversare il livello della demo, ma il nostro collega Dori Halldórsson non era così meticoloso nel suo approccio, ed è riuscito a impiegarci la metà. Entrambi eravamo d'accordo su di un punto: al momento il gioco non presenta una sfida sufficientemente elevata.

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Ma questo non significa che non sia stato divertente. Ho apprezzato molto le tattiche da attuare al volo, ho inviato le mie truppe in posizioni fiancheggianti, utilizzando un potere di sollevamento per sollevare i nemici più potenti in aria, in modo che Carter e la sua squadra potessero riempirli di proiettili/plasma, e utilizzando la capacità di impulso per tirare i nemici fuori dalla loro copertura.

I corridoi portano in gallerie piene di punti copertura, e ogni area ci mette alla ricerca di nemici pericolosi e di punti panoramici da cui a sparare. La mancanza di sfida nella demo si è tradotta in una sostanziale assenza di tattiche avanzate, ma le ho impiegate a prescindere, come ho detto, dato che il gioco non sarà sempre così facile.

C'è un menu di dialogo anch'esso in stile Mass Effect, e le conversazioni sono presentate in modo molto simile, anche se le scene che abbiamo visto erano poco flessibili. Detto questo, gli sviluppatori sono stati efficaci nel fornire la narrazione, e la voce recitante sembrava decente.

Uno degli elementi chiave presi da Enemy Unknown è la morte permanente. Era un aspetto del gioco di Firaxis che aveva una massima importanza. La gente ha amato questa funzionalità, che imprimeva il proprio peso su ogni decisione. Non c'è niente di peggio che perdere un soldato di alto livello che era stato con voi fin dall'inizio di una campagna di Enemy Unknown. Ricordo ancora le gesta dei soldati che sono morti sotto il mio comando, che hanno pagato con l'estremo sacrificio il tentativo di fermare l'invasione aliena e salvare il pianeta. In Declassified, Carter può far rivivere le sue truppe, ma è un intervento delicato, e se si lasciano le proprie truppe al loro destino per troppo tempo se ne andranno per sempre.

The Bureau: Xcom Declassified
The Bureau: Xcom DeclassifiedThe Bureau: Xcom Declassified

Ci sono altre somiglianze. Anche se non presenta uno stile a fumetti come il gioco di Firaxis, Declassified mantiene un'estetica simile. Armi e nemici ci ricordano cose che abbiamo già visto. Ci sono un paio di nuovi tipi di personaggio, ma molti vecchi avversari sono presenti, tra cui i Sectiods e i Mutons. Le armi e le abilità dei personaggi possono essere aggiornate tramite l'XP guadagnata nel gioco, che permette ai giocatori di personalizzare la propria esperienza.

Ciò che distingue il gioco dagli altri sono l'impostazione e il ritmo con cui si svolge il gioco. L'ambientazione anni Cinquanta è stata spostata in avanti di dieci anni fino all'epoca di JFK, della Baia dei Porci e della Guerra Fredda. È una differenza sottile, ma funziona abbastanza bene.

Il Bureau ha il compito di coprire le invasioni e le usurpazioni sul suolo americano, e non passa molto tempo prima che ci si renda conto che i clandestini sono da un po' più lontani di quanto non si pensasse prima. Le missioni sono suddivise tra operazioni maggiori e minori, e siamo in grado di inviare squadre per combattere in alcuni punti cadi e ottenere le notizie dal fronte, sotto forma di ritagli di giornale.

The Bureau: Xcom Declassified

Il principale cambiamento arriva dalla prospettiva in terza persona del gioco, e anche se la transizione non è senza soluzione di continuità, è convincente. Nico Bihary lo paragona al football americano: Enemy Unknown veniva giocato da bordo campo, mentre Xcom Declassified si gioca dal punto di vista del quarterback, dettando l'azione dal campo di gioco. Si tratta di una analogia appropriata.

In ultima analisi, il gioco ci ha permesso una visione di insieme abbastanza limitata. Ci sono problemi che coinvolgono la difficoltà, e visivamente il gioco non è stimolante quanto ci si potrebbe aspettare, dato il tempo in cui è rimasto in produzione. Ma questi potrebbero rivelarsi essere solo dei piccoli inconvenienti (anche se non è sorprendente, il gioco non è certo brutto alla vista), e se tutto il resto verrà messo al posto giusto, il gioco in agosto potrebbe rivelarsi una sorpresa inaspettata.

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