Italiano
Gamereactor
articoli

The Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses

Il nostro resoconto, con annesse immagini, dalla tappa milanese del concerto di Zelda.

HQ

Un'emozione lunga due ore. E' ciò che abbiamo provato, ancora frastornati dalla meraviglia di quell'esecuzione, uscendo dal Teatro degli Arcimboldi di Milano lo scorso 24 aprile, non appena si è conclusa la prima delle due tappe italiane di The Legend of Zelda: Symphony of The Goddesses, il nuovo tour sinfonico mondiale dedicato al celebre franchise di Nintendo. Dopo aver mancato l'appuntamento nel corso del precedente tour del 2011 - tenutosi in occasione del 25simo Anniversario della serie - che ha toccato solo poche e fortunate città (inclusa Londra, di cui tuttavia potete leggere il resoconto entusiastico di un nostro collega a questo link), nulla al mondo mi avrebbe impedito di perdere anche questo straordinario concerto, soprattutto se così vicino casa. E' così che, stringendo entusiasta tra le mani il mio "biglietto d'oro" come Charlie in La Fabbrica di Cioccolato (acquistato con mesi e mesi di anticipo), sono entrata nel celebre teatro disegnato dall'architetto milanese Vittorio Gregotti, e mi sono accomodata nelle sue comode poltrone. Mani sudatissime, cuore che batteva all'impazzata: ecco che sale sul palco la direttrice d'orchestra Amy Andersson, la quale - splendida nella sua chioma dorata - si inchina al pubblico e recupera la sua bacchetta. Archi accordati, fiati pronti, pianoforte in pole position: la magia di Symphony of The Goddesses prende ufficialmente il via.

The Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses

I trent'anni di un'epica storia in musica

E' stato un vero e proprio viaggio nel tempo che ha toccato quasi trent'anni di storia. Incalzando l'orchestra a suon di bacchetta, la Andersson ha strabiliato il pubblico degli Arcimboldi - proveniente dalle parti più variegate dello Stivale, ma anche da alcune città straniere - ripercorrendo i brani più celebri composti dall'eccezionale Koji Kondo, oramai uomo-chiave della serie The Legend of Zelda. Capitolo dopo capitolo, Kondo è sempre riuscito ad offrire straordinaria originalità alla colonna sonora di ciascun titolo Zelda. Seppur abbia rimaneggiato alcuni temi divenuti nel corso degli anni dei veri "marchi di fabbrica" indissolubili per la serie, il celebre autore è riuscito sempre a caratterizzarli e a ri-forgiarli sfruttando il mood insito in ciascun episodio: è così che la colonna sonora di Majora's Mask ha toni decisamente più cupi rispetto a quella più radiosa di Ocarina of Time; o ancora, è così che il senso di leggerezza presente nella colonna sonora di Skyward Sword - ambientato tra le nuvole - entra in netto contrasto con i caratteri più oscuri e soffocanti di Twilight Princess.

Annuncio pubblicitario:

A rendere il concerto ancora più emozionante, accanto ad un'acustica assolutamente eccellente nll'incantevole cornice del Teatro degli Arcimboldi, è stata l'atmosfera che si respirava tra gli spettatori. Seppur il conduttore (nonché produttore esecutivo) della serata, Jason Michael Paul, abbia incoraggiato il pubblico "a fare casino", gli spettatori-fan dello spettacolo hanno scelto di sprofondare nel più assoluto silenzio durante ciascuna performance dell'orchestra, come a voler sublimare quell'attimo, per poi scatenarsi con applausi scroscianti e profonde manifestazioni d'affetto alla conclusione di ciascun brano. Pura emozione.

The Legend of Zelda: Symphony of the GoddessesThe Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses

La descrizione di un attimo (indimenticabile)

La brillante esecuzione dell'orchestra è stata accompagnata da un evocativo susseguirsi di immagini su di un mega schermo posto sul fondo del palco, volto a immergere completamente lo spettatore nella suggestiva atmosfera che si respira all'interno dell'opera con protagonista Link. Punteggiando in modo perfetto quel susseguirsi magico di note, i filmati di accompagnamento ci hanno fatto rivivere alcuni dei momenti più entusiasmanti che abbiamo vissuto in compagnia della longeva saga. Il momento in cui il nostro cuore ha letteralmente sussultato è stato nel medley con le musiche di The Legend of Zelda: A Link to the Past e The Legend of Zelda: Twilight Princess, i capitoli della serie a cui sono decisamente più affezionata.

Annuncio pubblicitario:

Rivivere sullo schermo la sequenza iniziale di A Link to the Past, in cui il giovane Link dai capelli rosa sonnecchia nel letto, mentre fuori impazza la tempesta, con in sottofondo un tripudio di archi e fiati dal vivo, è stata un'esperienza estatica. Per un attimo, ho avuto un deja-vù. Mi sono rivista bambina, seduta di fronte alla vecchia TV a tubo catodico nel mio salotto di casa, stringendo tra le mani il controller del SNES, la mia prima console in assoluto, acquistata usata con i miei sudati "risparmi" di paghette e regali. All'epoca avevo appena 8 anni, il gioco era completamente in inglese (la mia conoscenza della lingua, all'epoca, era poco più che scolastica per ovvie ragioni anagrafiche!) e, in un'era in cui internet era ancora un miraggio, ho trascorso ore, ore e ore a cercare di capire dove andare ed innamorandomi, attimo dopo attimo, di quel gioco, della mia avventura in compagnia di Link...

Non chiamatemi sentimentale, ma al rivivere quell'attimo - nascosto, ma resistente, in un angolo della mia memoria - mentirei se dicessi di non aver avuto gli occhi lucidi.

The Legend of Zelda: Symphony of the GoddessesThe Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses

...sentimentalismi a parte, un po' di colore con il cosplay

Non c'è evento così grande dedicato ad una delle saghe più importanti del settore videoludico senza un degno concorso aperto ai cosplay, organizzato ufficialmente da Nintendo Italia. E la sottoscritta - portavoce di Gamereactor - non era lì solo in veste di spettatrice, ma anche in quelli di giurata della sfilata. Compito davvero arduo, devo ammetterlo, anche perché i candidati che si sono presentati alla competizione erano tutti davvero bellissimi, e dover scegliere solo tra due vincitori non è stata un'impresa semplice. A trionfare sono stati i cosplayer che, secondo l'insindacabile giudizio della giuria, hanno realizzato gli abiti più scrupolosi e simili agli originali, ma che al tempo stesso hanno portato un tocco di originalità rispetto al classico cosplay a tema The Legend of Zelda. Ed è così che i due vincitori sono stati uno splendido e accuratissimo Link da The Legend of Zelda: Twilight Princess e un'altrettanto incantevole Hilda da The Legend of Zelda: A Link Between Worlds.

Saliti sul palco durante l'intervallo del concerto e introdotti da Nintendo Italia, i due premiati hanno ricevuto un New Nintendo 3DS a testa, che hanno mostrato trionfanti al pubblico in sala, che ha calorosamente accolto la loro trionfante vittoria. Ecco di seguito qualche scatto dal momento della premiazione.

The Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses
The Legend of Zelda: Symphony of the GoddessesThe Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses

The Legend of Zelda: Symphony of The Goddesses è quello che può definirsi emozione e gioia allo stato puro. Dopo due intense e ricche ore di concerto, siamo usciti dal Teatro con il cuore in gola, ancora attoniti dalla meraviglia a cui abbiamo assistito, a cui ricordi e sensazioni fantastiche si sono intrecciati tra loro in un connubio sublime. Il prossimo appuntamento italiano è atteso per il 15 novembre all'Auditorium Conciliazione di Roma, e se non avete potuto esserci alla tappa milanese, fate di tutto per non mancare!

The Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses
The Legend of Zelda: Symphony of the GoddessesThe Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses
The Legend of Zelda: Symphony of the GoddessesThe Legend of Zelda: Symphony of the GoddessesThe Legend of Zelda: Symphony of the GoddessesThe Legend of Zelda: Symphony of the Goddesses


Caricamento del prossimo contenuto