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Uncharted 3: Drake's Deception

Uncharted 3: Drake's Deception

E' facile dimenticare che Uncharted 2 aveva il multplayer

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Non a causa di problemi legati alla qualità. Il multiplayer è stato costruito sulle stesse fondamenta che hanno fatto il successo del single player nel gioco Naughty Dog.

Tra marketing e la reazione della stampa nel lodare l'approccio cinematografico alla storia e i punti salienti della campagna in singolo, l'altra metà di Uncharted 2 è semplicemente stata dimenticata.

E ancora: era necessario il multiplayer? La risposta sembrava un "no" secco. Questa opinione veniva rafforzata dopo aver giocato in single player, che, esattamente come la prima iterazione, è stata un'esperienza fantastica che non aveva alcun bisogno di aggiunte come il multiplayer.

Uncharted 2 è stato una fusione di potenza e ironia con un taglio cinematografico che ha reso molti blockbuster di Hollywood piuttosto noiosi e antichi. Le dodici ore pregne di azione ci hanno rapito e non potevamo davvero immaginare nulla di più insensato del multiplayer in aggiunta. Fino a quando non abbiamo giocato online.

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Uncharted 3: Drake's Deception

Quello che ha reso la serie grandiosa translato splendidamente al multiplayer, con un passaggio costante tra sparatorie e arrampicate, è semplicemente unico. Il gioco era una boccata d'aria fresca in confronto ai concorrenti online. Il multiplayer non sembrava più superfluo, ma una grande aggiunta ad un gioco già fantastico.

Stavolta non c'è problema a dimenticare questa feature in Drake Deception; il multiplayer è stato sottolineata sin dall'inizio e adesso, a circa cinque mesi dalla terza release di Uncharted, ci arrampichiamo e spariamo per farci strada nel testare la versione beta.

Uncharted 3: Drake's Deception aggiunge ora il taglio cinematografico anche al multiplayer. Ad Osservare una partita in azione e senza ulteriori spiegazioni, sembra una parte del gioco single player, grazie anche all'inconfondibile level design.

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In una mappa, ad esempio, un velivolo cargo sfreccia lungo una pista d'atterraggio nel deserto. L'aereo è circondato da piccoli camion e su ognuno di essi c'è una squadra in attesa di attaccare la squadra sull'aereo. Saltiamo di camion in camion e con un pizzico di fortuna arriviamo all'aeroplano, una mano salda al mezzo di trasporto, mentre appesi a mezz'aria spariamo ai nemici. Non sembra di giocare al multiplayer, ma una parte della campagna principale.

Per chi non avesse ancora mai giocato ad Uncharted, basta immaginarlo come un classico sparatutto in terza persona con un pizzico di supereroismo. Nathan Drake e la sue capacità di arrampicarsi unite all'abilità di spiccare salti lunghissimi, tutt'altro che realistici, sembrano uscire da una pellicola Hollywoodiana. L'arrampicata è simile a quella di giochi come Assassin's Creed, Infamous o Prince of Persia e dà una piacevole sensazione di potenza.

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Il multiplayer di Uncharted 2 era già molto coinvolgente, anche se non aggiungeva nulla di fondamentale rispetto ad altri giochi (a parte l'unicità del gameplay). A volte sembra di guardare una clip de Il pianeta delle scimmie, dato il numero di scalatori che cercano di farsi strada verso le parti alte della mappa. Anche se non ricordiamo delle scimmie usare le bombe a mano.

Oltre ai soliti deathmatch, single e team, la modalità multiplayer offre il già noto Loot mode, una modifica del classico capture the flag. Una modalità insolita ma divertente è il deathmatch con tre squadre formate da due giocatori. Il perché questa modalità sia così divertente è difficile da spiegare, ma si può capire dalla sensazione di essere in due contro il mondo.

Novità per la serie è la modalità Power Play nel deathmatch a squadre. Se durante un match una squadra ottiene una lunga serie di vittorie, l'IA del gioco intervenire e tenta di riequilibrare la partita, dando alla squadra avversaria la possibilità di recuperare, facendo improvvisamente ottenere il danno doppio, o altri bonus simili, per un breve lasso di tempo: in questo modo si mantiene altro il ritmo che non diventa solo appannaggio di una squadra.

Uncharted 3: Drake's Deception

Un altra forma molto più avvincente di Power Play è il "Marked Man": il giocatore della squadra vincente in testa alla classifica sarà segnato con una croce rossa visibile a tutti anche attraverso i muri. Se l'altra squadra colpisce il giocatore evidenziato, vengono assegnati più punti. La squadra in testa farebbe quindi bene a proteggere il compagno segnato.

C'è anche una piccola novità estremamente utile: la customizzazione del vostro personaggio. Le opzioni nella versione beta sono limitate, ma ovviamente è un bene potersi differenziare dalla marea di clone di Drake, ed è un piacevole opzione extra.

Il fatto che la campagna single player di Uncharted 3 sembra destinata a essere grande e travolgente, esattamente come nei primi due giochi, è una certezza. Il multiplayer è comunque una felice sorpresa e promette di incollarci al gioco per ancora più tempo, una volta che terminata la campagna single player (o semplicemente se vogliamo prenderci una pausa da questa). Dalla prova della beta, quindi, possiamo ottenere un altro buon motivo per tenere d'occhio il ritorno di Drake durante novembre.

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