Unfrosted

Il vecchio gigante delle sitcom Seinfeld si è davvero fatto notare con diverse dichiarazioni di alto profilo sia sulla commedia di oggi che sul mondo del cinema e sul suo terribile declino. Nessuno è più divertente, tutti sono pazzi di sinistra politicamente corretti e Hollywood ha effettivamente ucciso tutta l'anima, il fascino e il cervello di quella che una volta era la sua forma preferita di intrattenimento. Parte di ciò che ha detto durante il marketing del suo debutto alla regia Unfrosted ha avuto un senso. C'è, naturalmente, del vero nel fatto che Hollywood oggi vede il cinema quasi esclusivamente come un modo per promuovere prodotti come la Marvel, i Transformers, il nuovo Star Wars e tutto il resto, mentre trovo difficile vedere l'affermazione sul declino della stand-up comedy come qualcosa di diverso da un puro spin.

Sarebbe tutta un'altra cosa se Seinfeld dicesse per primo che la commedia di oggi è stantia, stentata, vigliacca e politicamente corretta - e che il mondo del cinema è morto in termini di creatività e cuore, se poi sostenesse quelle opinioni con una commedia infernale della vecchia scuola, intrisa di riferimenti taglienti, scrittura tagliente, personaggi ben scritti e umorismo che in realtà sembrava fresco e senza paura. Sfortunatamente, con il film Netflix Unfrosted, non fa nulla di tutto questo. Cade in vecchie trappole stanche, più e più volte. Offre quella che mi piacerebbe definire una commedia ruminante, stanca, pigra e flaccida senza una vera ragione di esistere. In Unfrosted, Jerry Seinfeld diventa parte integrante del suo problema.

Ambientato nei ruggenti anni '60, Unfrosted è una storia inventata su come Kellogg's ha inventato le Pop Tarts, l'iconico dessert americano per la colazione che va nel tostapane. Il film è commercializzato come un cosiddetto "biopic aziendale" ma non ha nulla a che fare con la verità, in realtà. Certo, secondo i libri di storia, all'epoca c'era una dura competizione tra giganti dei cereali per la colazione come Post, Quaker State e Kellogs, ma l'intera premessa, i personaggi, la storia stessa e tutta l'estetica costruita come una sorta di Edward mani di forbice, mondo onirico distorto intriso di funky anni '60 e massima saturazione del colore - non ha assolutamente nulla a che fare con la realtà di ciò che è realmente accaduto. Qualcosa che trovo estremamente, estremamente bizzarro.

Come nel caso del film Tetris e soprattutto del film Blackberry, Unfrosted è assolutamente inutile per la semplice ragione che i registi (in questo caso lo stesso Jerry Seinfeld) non sono particolarmente interessati a raccontare una storia celebrativa su ciò che è realmente accaduto, ma invece creano solo una sorta di catena immaginaria di bizzarri incidenti fiabeschi travestiti da "basati sulla realtà" che confonde e rovina. Perché dovrei sedermi e guardare un film sulle guerre della colazione degli anni '60, incentrato su Kellogg's come azienda e sulla loro cultura aziendale interna, che è al 99% fittizia e così sciocca che spesso sembra quasi assurda? Seinfeld si aggira per i dipartimenti di Kellogg, insultando i colleghi, minacciando di picchiare le mascotte di Rice Krispies e facendo del suo meglio per rallegrare uno scontroso Tony the Tiger (Hugh Grant) le cui ambizioni shakespeariane stanno ostacolando la sua missione apparentemente maliziosa di grugnire in vari spot televisivi in bianco e nero. Non c'è alcun valore in questo per me, specialmente quando la storia falsa messa insieme è una sorta di esibizione di surrealismo privo di immaginazione.

Inoltre, diventa dolorosamente ovvio nell'introduzione che la più grande debolezza di Jerry Seinfeld come comico è sempre stata la sua capacità quasi pietosa di attore. Per quanto io abbia riso di Seinfeld, non è mai stato per il personaggio di Jerry o per le cose che diceva. Perché non era naturalmente credibile, bravo o divertente in quello show. Sono stati George e Kramer a creare le risate per se stessi e qui, in Unfrosted, non sembra mai per un secondo che Jerry intenda davvero quello che dice. Non è aiutato dal fatto che il suo amico e comico Jim Gaffigan è ancora peggio nel suo ruolo di Edsel, il capo di Kellogg, o che l'ormai improbabile Melissa McCarthy interpreta se stessa solo per la centesima volta nei panni della corpulenta segretaria Donna. L'unica cosa che salva Unfrosted dal nostro punteggio spazzatura più basso è il fatto che Don Draper e Roger Sterling di Mad Men si presentano per lanciare la campagna pubblicitaria per Pop Tarts e sono così sgradevoli che sono scoppiato a ridere. Ma è stata solo una risata, in 93 minuti. Il resto sono stati per lo più sospiri e sbuffi infastiditi, perché questo è un film spazzatura pura.