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World of Warcraft: Mists of Pandaria

World of Warcraft: Mists of Pandaria

Cosa c'entrano i panda in World of Warcraft? E perché gli animali da compagnia combattono in stile Pokemon? Eppure, Mists of Pandaria è un'espansione gigantesca.

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World of Warcraft: Kung Fu Panda. Questo è il modo più rozzo per definire come è stato percepito Mists of Pandaria, la nuova espansione del colosso degli MMO di Blizzard.

Sembrava che gli sviluppatori fossero rimasti a corto di idee, e non sapessero bene quale direzione prendere. Dato che la razza dei Pandaren venne originariamente introdotta come pesce d'aprile ai tempi di Warcraft III, l'annuncio di questa espansione ci ha lasciato con un'espressione dubbiosa in volto.

Ed è proprio questo "pandascetticismo" che gli sviluppatori descrivono appena arriviamo in sala, alla presentazione nel grande campus americano di Blizzard.

"La reazione iniziale nei confronti dei panda è stata 'ah, che cretinata, è un altro pesce d'aprile, perché lo fate, perché proprio ora?'" ci dice Chris Metzen, Vice-Presidente di tutto ciò che riguarda gli universi e le trame dei giochi Blizzard.

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"I panda nacquero mentre stavamo sviluppando Warcraft III. Il nostro direttore artistico, al momento era Sam Didier, amava i panda e amava dipingerli nei panni di guerrieri graziosi", spiega. "Aveva fatto una serie di questi disegni, e la maggior parte di noi pensava che fosse davvero pazzesco, ci piacque molto. E come pesce d'aprile di quell'anno, decidemmo di pubblicarle per farci due risate. Ma amavamo davvero quei personaggi. E abbiamo capito che, forse, un giorno avremmo potuto davvero inserire questi personaggi nel gioco."

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Tra gli altri, questa nuova razza era pronta a rivestire il nuovo membro degli Alliance nell'espansione The Burning Crusade, ha affermato Metzen, ma per varie ragioni
non fu pronta in tempo.

"Vi dico che solo che questa è una sfida che portiamo avanti da molti anni e non è in alcun modo un'idea riciclata. Grazie alla dedizione del team, questa è una delle più ricche e divertenti espansioni che abbiamo mai sviluppato."

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"I Pandaren sono un po' più leggeri rispetto alle solite razze di Warcraft, ma hanno una grande anima, e si distinguono in quanto sono una razza in perfetto contrasto con quanto sta avvenendo nel mondo".

Azeroth è in subbuglio, e si vede. Il casus belli è iniziato in Cataclysm, ma il conflitto tra l'Orda e l'Alleanza raggiunge nuove vette in World of Warcraft: Mists of Pandaria, e i Pandaren si ritrovano loro malgrado nel bel mezzo del conflitto.

A differenza delle precedenti espansioni, non esiste un unico nemico come avveniva con Deathwing, Lich King e Illidan. Il protagonista, ora, è la guerra tra l'Orda e l'Alleanza.

Il continente di Pandaria è stato nascosto per migliaia di anni dietro una fitta nebbia, e solo ora riemerge - ed è raggiunto ben presto da spedizioni di entrambe le fazioni rivali.

Entrambi si alleano rapidamente con alcune delle razze locali: l'Alleanza con i Jinyu, gli uomini-pesce, mentre l'Orda con gli scimmieschi Hozen. Si sviluppa una sorta di guerra per procura, e il conflitto armato fa riemergere l'energia Sha. Sha è una forza oscura che si alimenta di paura, violenza, odio e disperazione, e che può manifestarsi sotto forma di esseri fisici. L'arrivo del conflitto minaccia l'esistenza stessa di Pandaria, ed è questa minaccia che il giocatore deve combattere in Mists of Pandaria. Almeno in un primo momento.

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"Questa volta stiamo facendo qualcosa di un po' diverso con le patch", spiega Metzen. Sia nel gioco base che nelle espansioni precedenti, la resa dei conti finale e la fine delle storie sono stati aggiunti attraverso dei download, ma in questo caso sarà diverso.

"Mists of Pandaria è la scoperta di questa nuova terra. Alcune piccole squadre dell'Orda e dell'Alleanza si avventurano su questa terra al livello più alto livello del gioco. Scopriranno queste antiche culture, come i Pandaren, e altre razze che sono lì da sempre."

"Ma risolveremo anche dei problemi, vivremo un'avventura, risolveremo il mistero di questo luogo, scoprendo perché è stato reso accessibile solo ora. Sveleremo i misteri di Pandaria. Risolveremo il motivo per cui è emerso dalle nebbie solo oggi. E alla fine avremo risolto in buona misura questa grande avventura, avremo aiutato le persone con i loro problemi, avremo imparato un po' su noi stessi. Si tratta di un'avventura molto densa. Ma poi comincia 'il capitolo selvaggio", dice Metzen.

Le patch, infatti, aggiungeranno parti di storia. Proprio quando avrete salvato Pandaria dai suoi problemi interni, il luogo diventerà un nuovo campo di battaglia nella guerra tra l'Alleanza e l'Orda.

"Siamo davvero entusiasti delle patch. Quando arriveranno, il conflitto guadagnerà davvero il centro della scena", dice Metzen. Ci saranno inoltre un sacco di sviluppi politici all'interno delle due fazioni, e il conflitto si farà più intenso. E laddove Pandaria non avrà inizialmente un supercattivo come Deathwing o Lich King, altri emergeranno lentamente attraverso la storia.

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"Ricordate quando Thrall si prese una sorta di vacanza, e Garrosh ne prese il posto come Warchief? Nel momento in cui abbiamo fatto quella scelta, le persone si sono infuriate", racconta Metzen.

"Non volevano che Thrall se ne andasse, non sapevano chi fosse questo stronzo di nome Garrosh. Quelli dell'Orda non erano certo felici, e non riesco a immaginare nemmeno che i giocatori dell'Alleanza ne fossero entusiasti.

"Così nell'ultima manciata di anni nella storia della fiction targata Warcraft, dopo l'uscita di Cataclysm, Garrosh è arrivato al centro della scena ed è diventato un grande conquistatore, una sorta di warchief della vecchia scuola. E poiché i fatti di Mists of Pandaria raggiungeranno uno strato più elevato di violenza, Garrosh compirà delle scelte altamente discutibili. E creerà delle spaccature all'interno dell'Orda".

Così come siamo finiti a combattere il Lich King in Wrath, e per combattere Deathwing in Cataclysm, l'ultima patch di Pandaria porterà allo scontro finale con Garrosh. Sia l'Orda che l'Alleanza assedieranno ogni Orgrimmar per porre fine al regno di Garrosh. Wow.

"La trama partirà in quinta, e stiamo creando una storia che Warcraft non vedeva da molti anni", ci dice Metzen con visibile emozione.

Ma questo avverrà in un futuro più lontano, prima dobbiamo salvare Pandaria. Ma cosa sarà esattamente questo luogo? Dopo l'annuncio alla BlizzCon dello scorso anno, Pandaria è passata da cinque a sette zone, e tutto lascia pensare che questa sarà l'espansione più densa creata fino ad ora per World of Warcraft.

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Visivamente e geograficamente, c'è ovviamente molta ispirazione all'architettura classica cinese, e alcune aree sembrano uscite da un film wuxiapian. Ma c'è anche un influsso asiatico più generico, e, tra gli altri, vediamo i caratteristici fiori rosa dei ciliegi e i paesaggi montani simili a quelli dell'Himalaya; Pandaria offre anche la montagna più alta mai vista in World of Warcraft, e sì, ci si può arrampicare fino alla vetta.

La zona Valley of the Four Winds ospita la razza dei Pandaren. Qui si trovano campi di grandi dimensioni, e un cosiddetto "mercato della fattoria" dove è possibile aiutare gli agricoltori e guadagnarne in reputazione al fine di ottenere sconti e altri benefici.

Come elemento nuovo, è anche possibile coltivare la propria fattoria, con la quale si sarà in grado di piantare gli ingredienti per cucinare e creare delle erbe utili. Il lead designer Tom Chilton ci dice che uno degli obiettivi di Mists of Pandaria è quello di rimuovere gran parte del sentimento "violento" delle altre espansioni.

Nella zona centrale, Vale of Eternal Blossoms, si trova una forza misteriosa. La zona è sotto assedio da parte dei Mogu, la razza che governava questa terra prima dei Pandaria. Il luogo fungerà come città centrale nell'espansione, e bisognerà difenderla da attacchi quotidiani.

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Anche se alcune parti non sono ancora state ultimate dal team di sviluppo, Pandaria è splendido. Sia l'architettura esotica che le bellezze naturali ci affascinano, ed è leggermente incredibile constatare come Blizzard riesca a fare così tante belle cose con questo motore grafico così invecchiato.

Ci saranno tre nuovi raid e nove nuovi dungeon, e due di questi ultimi erano già visionabili all'evento organizzato da Blizzard.

Il primo è Stormstout Brewery, una fabbrica di birra di grandi dimensioni che, in pieno stile WoW, è stata invasa da feccia di vario genere. Il primo piano è pieno di Hozen avvinazzati ("perché le scimmie ubriache fanno impressione"), che inizialmente sono troppo ubriachi per notare i giocatori, ma che si riprendono appena gli viene lanciato in testa un barilotto di birra. La sezione successiva è invasa dai cosiddetti Virmen, i più malvagi conigli mai visti, e che naturalmente si moltiplicano in massa, e nell'ultima parte la birra prende vita sotto forma di Elementali mentre il boss finale, Yan Zhu, ha un'abilità che fa spruzzare la birra fuori dalle orecchie dei giocatori, che danneggia i compagni se colpiti.

Il secondo dungeon che vediamo è il classico Scholomance. Come Dead Mines di Shadow Fang Keep in Cataclysm, questo dungeon è stato ridisegnato per essere molto più interessante e divertente. "Abbiamo spinto Scholomance al massimo", ci spiega l'encounter designer Scott Mercer.

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C'è un'altra grossa aggiunta per quanto riguarda i dungeon, vale a dire la modalità Sfida. Tutti i dungeon in Mists of Pandaria possono essere giocati come corse contro il tempo, con medaglie di bronzo, argento e d'oro assegnate a seconda di quanto velocemente si riesce a completare il dungeon stesso. Blizzard la chiama "la prima forma di PvE competitivo nel gioco" e ci saranno ovviamente classifiche e premi.

Vincendo medaglie d'argento si ottiene l'accesso a gruppi particolari di armature, che pur non migliorando le statistiche, possono essere utilizzati per la "transmogrificazione" - la nuova funzione in cui è possibile mantenere le stat di un oggetto, ma cambiare il suo aspetto. In questo modo si può, ad esempio, indossare un oggetto appena acquisito ma con le sembianze del set Tier 5 dei vecchi tempi. Se siete in grado di ottenere l'oro, potete acquisire un mezzo di trasporto volante.

Si tratta di un'idea ispirata dal popolare Baron Run di Stratholme e dagli orsi di Zul'Aman, e sono entrambi destinati a espandere la rigiocabilità e a incoraggiare i giocatori a giocare con le stesse persone.

Un'altra novità sono i cosiddetti scenari. Si tratta di un nuovo tipo di attività di gruppo, attualmente per un massimo di tre giocatori (anche se il limite può essere potenzialmente elevato) e ci ricorda le quest di gruppo delle precedenti espansioni.

Pertanto, in genere si svolgono all'aperto, ma sono istanziate (in modo da non venire disturbati da altri giocatori). A differenza dei dungeon, non c'è bisogno della consueta meccanica tank-guaritore-DPS, e il gruppo può pertanto essere bilanciato come si vuole. Vediamo un esempio di uno scenario in cui si deve proteggere una piccola fabbrica di birra da un attacco, ed è necessario spegnere un fuoco per potere andare avanti e distruggere alcuni mostri. Ogni scenario è stato progettato per durare 10-15 minuti e, come quasi tutte le altre attività sociali nel gioco, assegna i punti valore che possono essere utilizzati sul proprio inventario.

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Vediamo due nuovi Campi di Battaglia, uno in cui si lotta per un artefatto che incrementa sia il danno ricevuto che quello inflitto, e un altro che ci spinge in una grossa miniera, dove le due squadre devono spingere un carrellino da minatore verso un obiettivo, con la possibilità di mandare il proprio avversario verso alcune deviazioni, in stile Team Fortress 2.

Un'aggiunta meno seria è data dalle nuove battaglie dei propri animali da compagnia, che sono destinati a diventare un puro passatempo. Si tratta di un gioco a turni in stile Pokemon, oppure in stile Final Fantasy (per la demo, Blizzard ha addirittura preso in prestito la musica delle battaglie dei vecchi FF), dove tre animali domestici per parte lottano l'uno contro l'altro. Quando salgono di livello, ottengono l'accesso a nuove abilità, fino a sei a testa, e, a seconda delle loro proprietà, alcuni sono migliori di altri - gli animali d'acqua, per esempio, sono vulnerabili al fuoco.

È tutto molto casual, e se si sceglie di trovare avversari attraverso il sistema di matchmaking, non si vedranno i loro nomi, quindi non si potrà esultare o provocare gli altri giocatori dopo una battaglia. A differenza delle tante altre cose che si possono fare in World of Warcraft, le battaglie degli animali compagnia sono un piccolo sistema isolato, in cui non guadagnano punti.

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Se questa sembra la parte più superflua di questa espansione - e sarà probabilmente ignorata dai giocatori hardcore - secondo gli sviluppatori, è una delle aggiunte più complesse nel gioco, dato che i sistemi di un gioco a turni basato sulle creature è completamente diverso da un MMO in tempo reale. Ma se siete quel genere di giocatore che fa collezione di animali da compagnia, la gioia per voi sarà piuttosto grande.

E poi c'è la nuova razza, i Pandaren, e la nuova classe, il Monaco. Ma prima di arrivare ad essa, ci limitiamo a guardare il sistema dei nuovi talenti, che è forse il cambiamento più controverso in Mists of Pandaria.

I vecchi alberi delle abilità sono stati eliminati a favore di un nuovo sistema in cui si sceglie tra una delle tre nuove competenze ogni 15 livelli. Tom Chistol spiega che il sistema delle abilità è stato originariamente introdotto per permettere ai giocatori di personalizzare il proprio personaggio. Ma quando il gioco e gli alberi delle abilità sono cresciuti, divenne sempre più chiaro che c'era una build ottimale per ogni classe, e il bilanciamento diventava davvero complesso.

Con il nuovo sistema, si spera che la selezione delle skill avrà un vero significato nel gioco, e che non ci sarà un sistema "giusto" per costruire i diversi ruoli. Ho fatto un rapido test sia con un Warlock che con un Monaco, e la mia impressione iniziale è che Blizzard sembra aver raggiunto i propri obiettivi prefissati. Quasi tutte le competenze sembrano utili, quindi bisogna fare delle scelte reali, e si possono anche modificare le selezioni delle abilità in maniera individuale.

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Immergersi in una nuova classe a livello 85 è un po' spiazzante, e quando mi siedo a giocare a Mists of Pandaria, spendo una quantità notevole di tempo solo per selezionare la specializzazione, le competenze, e leggere quello che le diverse capacità effettivamente fanno. Dopo circa un'ora, però, mi sono soffermato sul blocco delle caratteristiche di classe.

La meccanica del Monaco mi ricorda quella del Rogue, nel senso che certi attacchi fanno guadagnare i cosiddetti punti Chi, mentre altri li consumano. Ma a differenza delle abilità a rotazione del Rogue, il monaco sembra più libero. Ci sono capacità studiate per affrontare i nemici singoli, altre per i gruppi - una spazzata di gambe che stordisce tutti gli avversari di fronte a voi, diventa rapidamente la mia mossa preferita.

Il bilanciamento non è completamente a posto, quindi alcuni attacchi sembrano un po' troppo forti, ma il Monaco resta comunque una classe rapida, agile, e soprattutto divertente dedicata al corpo a corpo, in grado di offrire una sua nicchia. E non ho nemmeno avuto il tempo di provare le sue abilità di tank o di guaritore.

Ci sono tanti elementi profondi. C'è un calcio volante che si dimostra essere un mix di carica e attacco AoE, mentre il cosiddetto Touch of Death è in grado di uccidere qualsiasi avversario PvE che ha meno vita di noi (ovviamente con un cooldown molto lungo). I cosiddetti "combo breakers" vengono attivati in modo casuale e consentono l'utilizzo certo di alcune abilità senza spendere Chi o ricevere danni extra. Nel complesso, c'è molto stile Street Fighter nel gioco - sempre tenendo in considerazione che questo MMO non è incentrato sul tempismo dei colpi, dato che ogni mossa agisce con circa mezzo secondo di ritardo.

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Ero abbastanza deluso quando Blizzard presentò Mists of Pandaria lo scorso anno. Ora non lo sono più. Sulla base della quantità enorme di nuovi contenuti e di nuove iniziative, sembra proprio che questa sarà la più grande espansione di World of Warcraft mai creata. Più conflitti Horde vs Alliance, nuove idee nei dungeon, nuove attività di gruppo, una necessaria ristrutturazione del sistema di abilità, più cose da fare per il giocatore singolo e meno foga di arrivare alla fine della storia.

Anche se il pensiero di livellare un altro nuovo personaggio da 1 a 90 non è proprio invitante, Pandaria ancora una volta ha tutte le carte in regola per diventare un successo. Non è solo un viaggio in un'isola da sogno, dove il gioco andrà a ritirarsi in pensione. È quasi l'opposto: nonostante la sua età, World of Warcraft sembra essere ancora in gran forma.

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